CAGLIARI- BOLOGNA 2-1 NELLA PRIMA GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO. LA VITTORIA DEI “NERVI DISTESI” E LE  “TRE ARMI VINCENTI” DI RANIERI

Petagna

di GIANRAIMONDO FARINA

Finalmente una “prima”. Voluta e sofferta. Contro una big. Una delle prime dieci della Serie A. Tale è il Bologna di Motta. Bisognava fare meglio nel ritorno. E tale è stato. Il Cagliari si è rimesso in corsa. Verso la salvezza.  Nei primi trenta minuti dominio totale felsineo,  coronato dalla rete di Orsolini al 20′ su una disattenzione (l’ennesima) difensiva di Augello,  che ha battuto Scuffet. Poi vi è stata la reazione isolana con il pareggio di Petagna,  autore di un’ ottima e coriacea prova. Segno che la “ramanzina” settimanale di Ranieri ha portato i suoi frutti.  È stata la sua prima rete in Serie A con la maglia del Cagliari. Nella ripresa i sardi han cercato in tutti i modi di vincerla. E la rete decisiva è giunta a seguito di un calcio piazzato di Viola,  con uno stop a seguire di Wieteska. Calafiori tocca per il più classico degli autogol. Questa la cronaca essenziale delle reti. Poi vi è la lettura del match. Si è trattata della prima “vera” vittoria del Cagliari. A seguito delle altre,  più “rabbiose”,  più rincorse,  più combattute. Certamente anche qua abbiamo assistito ad una rimonta. Però più costruita e,  soprattutto, giocata.  È,  al momento, senza dubbio,  l’affermazione più importante del Cagliari in questo sofferto campionato. E l’ ha costruita Ranieri. A livello tattico, soprattutto. Passando dall’ “albero di Natale” del 4-3-2-1  allo spostamento dell’ ottimo Nandez a laterale destro. La vittoria,  quindi, dei “nervi distesi”. Dopo i primi trenta minuti a subire le sfuriate di un ottimo Bologna, il tecnico romano è passato alla difesa a cinque. Tale impostazione ha “gettato” le basi della vittoria. Grazie anche alle “tre armi”di Ranieri. La prima è stata, appunto, il rafforzamento della difesa. La seconda il recupero auspicato e realizzato di un ritrovato Petagna. E la terza è stata l’incanalamento di Nandez a destra, che ha ritrovato la spinta di sempre. Decisivo anche sul piano del comportamento. Molto positiva è stata la prova, dopo tanto, di Wieteska dal primo minuto. Sia in fase difensiva che offensiva. Motivo per cui il Cagliari dovrebbe dare fiducia a certi calciatori. Altro aspetto rilevante è che la squadra ha mantenuto una certa “freddezza”  dopo lo svantaggio. Ranieri, rinforzando la difesa,  ha “gettato le basi” per “passare la nottata” e per giocarsi la partita e vincerla. Il Cagliari è un po’ come le “canne al vento” di deleddiana memoria: si piegano ma non si spezzano. Questo è stato fondamentale e commovente. Anche sul piano dei tifosi. Che hanno capito. Continuando ad incitare la squadra. Anche dopo l’ingresso di Pavoletti. Anche con il Bologna,  finora una delle più belle squadre presentatesi all’ “Unipol Domus”.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Un commento

  1. Complimenti Cagliari, ti porto sempre nel cuore ❤ dal 1996, ultimo anno in vacanza in sa Sardinia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *