RICONOSCIMENTO PER IL TEATRO SARDO: ‘IS MASCAREDDAS’ VINCE IL PRESTIGIOSO PREMIO SPECIALE UBU 2023 A BOLOGNA

Tonino Murru e Donatella Pau

Un successo senza precedenti per il teatro sardo: Is Mascareddas ha vinto il Premio speciale Ubu 2023, il più prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno alle eccellenze italiane del palcoscenico. È la prima volta che una compagnia isolana taglia questo traguardo, raggiunto “per il quarantennale percorso di ricerca sul teatro di figura fra tradizione e innovazione“.

L’annuncio è stato diramato, durante la cerimonia al Teatro del Sole di Bologna (e in diretta radiofonica su Rai-Radio3). Considerato l’Oscar del teatro italiano, il Premio Ubu è stato fondato nel 1978 e in questa quarantacinquesima edizione ha svolto in due fasi le sue consultazioni, con oltre 500 spettacoli visionati e 70 votanti coinvolti per un totale di 16 categorie premiate. 

La motivazione che assegna il premio rende omaggio non a una produzione dell’anno in corso, ma all’impegno di una vita: “Per gli oltre 40 anni di lavoro nel teatro di figura, che Tonino Murru e Donatella Pau hanno sempre pensato – fra tradizione e innovazione – al pari e al crocevia degli altri linguaggi performativi e artistici, diffondendo tale visione scenica tout public a partire dalla Sardegna, in tutta Italia e nel mondo attraverso progetti via via più sperimentali. Per il loro spazio-museo, che custodisce una biblioteca sul teatro d’animazione fra le più significative in Europa e una straordinaria collezione di marionette e burattini, nel 2022 posta sotto tutela dalla Soprintendenza. Soprattutto, per l’impegno politico e di pensiero, oltre che poetico e artistico, e per la tenacia della resistenza portata avanti in condizioni non sempre facili dal 1980 dentro e fuori il palcoscenico”.

È grande la soddisfazione di Tonino Murru, fondatore della compagnia, e Donatella Pau, direttrice artistica: “Ringraziamo la famiglia, i nostri collaboratori per il grande lavoro e tutto il popolo di legno, ferro, stoffa e cartapesta che ci ha accompagnato in questi anni. Soprattutto ringraziamo il pubblico che ci ha seguito finora e i giurati che ci hanno votato. Questo è un premio molto importante per noi, per l’isola e per tutto il teatro di figura in Italia”.

“I nostri sono 43 anni di impegno in un teatro che in Sardegna non si sapeva bene cosa fosse: il teatro di animazione. Burattini e marionette sono patrimonio del teatro in Italia da oltre un secolo, ma nella nostra Isola non esisteva tradizione. Non esistono da noi famiglie d’arte, non ci sono caratteri né maschere. Anche per questo il riconoscimento che ci viene assegnato rappresenta un grande onore. Noi abbiamo umilmente osservato, appreso e sicuramente “rubato” dal patrimonio mondiale del teatro di marionette, per creare un lavoro teatrale tutto nostro, sempre convinti della grande forza espressiva del teatro di figura. L’abbiamo indagato in tutte le forme alla ricerca di nuove drammaturgie e dedicandoci a pubblici diversi”.

Sul palco del Teatro del Sole, in una serata condotta da Graziano Graziani, voce di Rai-Radio3, e Gioia Salvatori, autrice e attrice, a tutti i premiati è stato chiesto di scegliere una parola che racchiudesse un concetto importante per il proprio lavoro. Is Mascareddas ha scelto la parola dubbio: “Il dubbio è uno spazio aperto senza limiti e senza confini, è la  giusta dimensione per riflettere, ricercare e non adagiarsi sulle certezze o sulle tradizioni. È grazie al dubbio se siamo arrivati fin qui. Senza, sarebbe stata una storia molto più semplice e sicuramente non da premio speciale“.

E qui risiede l’unicità del riconoscimento: la Sardegna nel corso degli anni si è distinta ai Premi Ubu con artisti o spettacoli, ma mai una compagnia aveva ricevuto un premio speciale per il suo impegno nel corso dei decenni. Per Is Mascareddas, il cui patrimonio di produzione artistica è stato sottoposto lo scorso anno a dichiarazione di interesse storico, artistico e demoetnoantropologico da parte della Soprintendenza, si tratta di un’altra importante attestazione per un lavoro culturale lungo più di 40 anni. 

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