LUCREZIA DEL ZOMPO, LAVORO E PASSIONE PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE A LONDRA: E’ INGEGNERE BIOMEDICO NELLA TERRA DI SUA MAESTA’

Lucrezia Del Zompo

di GIANMARCO COSSU

Una laurea prestigiosa e due specialistiche. Poi, premi e riconoscimenti, ma soprattutto la soddisfazione immensa di fare ciò che più si ama. La storia della 27enne Lucrezia Del Zompo: volata via dalla sua Cagliari verso Londra quasi dieci anni fa e oggi ingegnere biomedico, nella terra di Sua Maestà, presso una grande azienda. Un racconto di coraggio e passione, tra studio e specializzazione nell’intelligenza artificiale, insieme a tante amicizie strette oltre la Manica. Chissà, poi, se un giorno Lucrezia ritornerà nella sua Sardegna, portando con sé un bagaglio di belle esperienze da trasmettere.

Nel 2015, la maturità al liceo scientifico Alberti di Cagliari. Poi, per Lucrezia, cagliaritana con i suoi interessi e le amicizie da adolescente, la scelta di partire, lasciando casa e le sue comodità. “Ho sempre avuto un po’ di difficoltà in inglese e allora ho pensato a una possibile avventura all’estero, pensando a quello che poteva esserci per me. Così ho scoperto il mondo delle università inglesi. Ho scelto di fare ingegneria biomedica e nonostante avessi superato il test alla facoltà di Cagliari, ho deciso comunque di partire”.

A Londra ecco l’iscrizione alla King’s College, lavorando nei pub e come addetta alle vendite per due aziende. E, ovviamente, studiando e imparando la lingua inglese. In tre anni il traguardo di una laurea in ingegneria biomedica. Ma se è vero che all’estero le soddisfazioni possono essere tante, non sono mancate certamente le difficoltà di adattamento, soprattutto all’inizio. “A Cagliari ci stavo bene, con la mia famiglia e nella mia città. Alla triennale lavorare e studiare, imparando anche una lingua diversa, mi ha dato qualche difficoltà. In generale, poi, qui la vita e i ritmi sono molto diversi dai nostri. Posso capire chi magari non ce la fa. Diciamo che la mia è stata una sfida con me stessa e io ho sempre cercato di resistere”.

Ma per Lucrezia, alla fine, è stato inevitabile adattarsi, a poco a poco. “Ho trovato la mia dimensione e la mia serenità. E qui sto benissimo, conoscendo anche altri ragazzi sardi.   Abbiamo il nostro circolo e ho persino ritrovato due mie vecchie compagne di scuola che come me hanno deciso di partire per studiare qui. Mi sono anche sposata con un ragazzo sardo e il matrimonio lo abbiamo celebrato proprio nel Kent”.

Dopo la laurea, per Lucrezia il trasferimento alla Queen Mary University, dove consegue una specialistica in intelligenza artificiale. E ancora prima del titolo, subito l’assunzione per un’importante azienda, che decide di investire su di lei pagandole una seconda specialistica in Digital. “Sono sempre stata appassionata di programmazione, imparando nel corso degli anni di studio diversi aspetti tecnici sull’intelligenza artificiale. Credo che, soprattutto nel campo della medicina, sia qualcosa di positivo, dato che può essere un aiuto per il medico nell’individuazione e nella conferma della malattia”.

Chissà se in futuro Lucrezia non possa tornare nella sua Sardegna, terra che ha sempre nel cuore. “Spero che un giorno nell’Isola possa esserci un posto anche per me. Qui ci sto bene e mi piace quello che sto facendo, ma un domani mi piacerebbe rientrare”. Per il momento, comunque, il suo messaggio rivolto ai giovani dell’Isola, in tanti pronti per partire, è chiaro. “Credo che una scelta come questa possa essere una bella esperienza che tutti possono fare. Ho una sorella più piccola e a lei, come ad altri, dico che io non sono speciale. Ci vuole solo tanta forza di volontà”.

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Un commento

  1. Grande Lucrezia!

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