LA CAVALCATA SARDA, COSTUMI E TRADIZIONI: A SASSARI IL 21 MAGGIO, DUEMILA FIGURANTI TRA COLORI, MUSICHE E BALLI

Duemila figuranti in abito tradizionale e duecento cavalieri e amazzoni sfileranno per la 72/a edizione della Cavalcata Sarda, che si svolgerà a Sassari domenica 21 maggio.  Un’edizione con cui il Comune di Sassari punta al salto di qualità di uno degli eventi più attesi e partecipati della Sardegna: “Quest’anno la Cavalcata non sarà una semplice manifestazione, sarà un vero e proprio spettacolo”, annuncia il sindaco, Nanni Campus, presentando l’appuntamento del 21 maggio insieme con l’assessora alla Cultura, Laura Useri e il presidente della Fondazione Maria Carta, Nardo Marras, e il presidente della Società ippica sassarese, Giancarlo Scarpa. Per partecipare alla Cavalcata il Comune ha ricevuto oltre 260 richieste fra le quali il direttore artistico Giuliano Marongiu ha scelto 66 gruppi per la sfilata e 39 per la rassegna musicale Sassari in festa, con i canti e i balli della Sardegna, in programma sabato 20 maggio in piazza d’Italia, organizzata in collaborazione con la Fondazione Maria Carta, che vedrà esibirsi sul palco artisti come i Tazenda, Benito Urgu, Istentales, Maria Giovanna Cherchi, Giuliano Rassu, e tanti altri. La sfilata di domenica 21 maggio partirà alle ore 9 da corso Cossiga, seguendo il percorso dello scorso anno: emiciclo Garibaldi, via Brigata Sassari, via Cagliari, portici Borgone e Crispo e piazza d’Italia, per poi sciogliersi in via Roma. Subito dopo il passaggio dei gruppi provenienti da tutta l’isola, 120 donne vestiti con gli abiti della tradizione chiuderanno la sfilata, per lasciare la scena a diciotto coppie a cavallo e allo spettacolo dei 194 cavalli.  Cavalli che torneranno a essere protagonisti nel pomeriggio, dalle 17, con le pariglie all’ippodromo Pinna. Dalle 18 infine, canti e balli saranno di scena sul palco di piazza d’Italia, mentre da sabato pomeriggio un corollario di 230 bancarelle animeranno le strade attorno al percorso della sfilata. “È l’unica manifestazione folcloristica dell’isola che non è legata a un aspetto devozionale, religioso. Abbiamo un evento spettacolare e come spettacolo deve essere gestito. Per questo abbiamo voluto affidare l’organizzazione a un direttore artistico per vedere gli eventi attraverso una regia e una scenografia”.   

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