PER NON DIMENTICARE: A 31 ANNI DALLA TRAGEDIA DEL MOBY PRINCE, IL 10 APRILE A LIVORNO

LUCHINO CHESSA, presidente Associazione 10 aprile-Familiari Vittime Moby Prince

NICOLA ROSETTI , presidente Associazione 140-Familiari Vittime Moby Prince

E siamo arrivati al 31 esimo anniversario. Sono 31 anni di dolore, depressione, sconcerto, ma anche rabbia, ribellione, voglia di fare qualcosa per chi quella notte del 10 aprile è morto senza avere una spiegazione, senza che nessuno dei familiari ancora oggi possa sapere la verità ed avere giustizia. Ogni anno è una fatica psicologica, prima che fisica. Quando muore una persona in modo “normale” il giorno della sua morte i familiari stretti e gli amici più intimi si ricordano e lo portano nel cuore. Noi soffriamo il doppio perchè a 31 anni dalla morte dei nostri cari non sappiamo ancora perchè sono morti! E’ un dolore impossibile da capire! Il nostro incontro a Livorno del 10 aprile è una sorta di espiazione della rabbia che ci pervade. Dello stato di malessere che ci portiamo ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Ma siamo stanchi, molti di noi sono vecchi e malati, molti probabilmente non avranno il “piacere” di sapere la fine di questa storia e non vedranno le condanne dei responsabili diretti e indiretti di una strage senza risposta. Ma noi familiari andiamo sempre avanti, fiduciosi perchè la commissione parlamentare di inchiesta sta lavorando senza sosta e la Procura di Livorno sta indagando come mai è stato fatto nel passato. Abbiamo mandato lettere alle principali cariche delle Stato, Presidente della Repubblica Mattarella, Presidente del Senato Casellati, Presidente della Camera Fico, Ministra della Giustizia Cartabia, per avere un loro conforto, per avere la loro presenza a Livorno, pur sapendo le difficoltà del momento legate alla guerra in Ucraina. Ma alla fine ci bastano poche parole di vicinanza che ci possono aiutare ad andare avanti.

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