LA V EDIZIONE DI “MODAS – ABBIGLIAMENTO TRADIZIONALE DI SARDEGNA” CON LE MOSTRE DI DAVIDE NIEDDU, MATTEO ATZENI E SANDRINO ULLERI: A OSSI L’11 E 12 DICEMBRE

di ANTONIO MANNU

Un vero artista è una persona creativa e speciale che sceglie un modo non semplice per esprimere il suo stato d’animo, per dire, per parlare, per fare e per raccontare. E’ colui che crea dal nulla ,tramite un impulso interiore ,rispettando e ammirando qualunque cosa venga prodotta da un’emozione, un sentimento, dall’anima.

L’associazione culturale folkloristica “Santu Bertulu”,per mettersi a pari passo con le edizioni di “MODAS, Abbigliamento tradizionale di Sardegna” ( visto la stasi della 4^edizione,ma recuperata nel mese di Ottobre 2021) vuole presentare ,col contributo della Regione Sardegna e il patrocinio del Comune di Ossi e in collaborazione con la Pro Loco, la 5^ edizione con uno speciale artistico “PINTURAS” mettendo in primo piano il talento di tre giovani artisti che esprimono il “costume“ tradizionale in chiave grafica.

L’accuratezza artistica di Matteo Atzeni, selargino, riporta i dettagli del patrimonio etnografico sardo tramite carta, matita e pennarelli. Essa viene espressa mediante il progetto “GALANIAS, forme e colori del vestiario tradizionale sardo” nato qualche anno fa per documentare e conservare l’originalità dei “costumi” affinché non si ricada, come in passato, nei tranelli di didascalie errate, di foto o cartoline sovra dipinte, oppure, disegni, litografie e xilografie poco chiare che mettono in serie difficoltà chi non ha un occhio “esperto” nel settore. La sua vena artistica( diplomato al liceo artistico di Cagliari),lo scorso anno, ha toccato anche il paese di Ossi.

L’estroso Sandrino Ulleri, di Maracalagonis, con l’utilizzo di penne bic, pastelli, uniposca e pennarelli riproduce, su semplice carta d’acquerello, la minuziosità di ogni componente che riguarda l’abbigliamento tradizionale della Sardegna. Una caratteristica del suo estro sono i volti e le mani delle persone che lui raffigura in modo serio e austero, per riprendere l’uso della posa fotografica di fine ‘800 e inizi ‘900. La scelta della tecnica diretta su carta d’acquerello è portata avanti da una idea grafica, nata da un modo progettuale impostato durante gli studi del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari e poi nell’Accademia di Belle Arti di Roma, dove grazie allo studio della grafica d’arte, come l’incisione calcografica e xilografica e poi nella progettazione del graphic design ha impostato tutto sull’immediatezza delle sue illustrazioni. Porta avanti anche un progetto di illustrazioni su grande formato con pastelli ad olio e un pittorico con acrilici, sempre con tematica degli abiti tradizionali.

L’autodidatta Davide Nieddu,ploaghese,sfoga la sua arte osservando in giro per il mondo e per la Sardegna,alla ricerca del bello e del suo regno di pace. Nella sua esperienza artistica lascia le sue certezze e le sicurezze come beni intoccabili ma condivisibili. Tra vari oggetti nei suoi dipinti sono presenti poltrone,sedie e manichini,passando per maschere sarde nelle quali cerca di omettere la parte umana fino ad arrivare ad opere sperimentali di una pittura base e di ispirazione rupestre che sia di impatto e priva di ogni costruzione,fiera e liberativa. Il tutto con un foglio,una penna e una tazzina di caffè.

L’evento avrà luogo nel locale del Saloncino Parrocchiale ,adiacente alla Chiesa di San Bartolomeo ,con l’inaugurazione a partire dalle ore 16,00 dell’11 Dicembre fino alle ore 20,30. Domenica 12 Dicembre, mattino,dalle ore 9,00 -13,00 e il pomeriggio dalle ore 15,30 -20,00.

Si ricorda, sulla base delle misure di sicurezza e procedure di contenimento sars-cov-2 , l’accesso alla mostra avverrà solo col green pass o con un certificato di tampone molecolare eseguito entro le 48 ore.

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