IL 28 FEBBRAIO AL MADN DI SENORBI’, CONFERENZA SCIENTIFICA “FRAMMENTI DI STORIA DA SANTU TERU, DATI DI UNA PRIMA RICOGNIZIONE”

di ELISABETTA FRAU

Conferenza dell’Università degli Studi di Cagliari, Cattedre di Archeologia Fenicio-Punica e Classica, (survey condotto in area Monte Luna – Santu Teru (Senorbì) – 24/27 settembre 2019)

Venerdì 28 febbraio, presso il MADN di Senorbì, alle ore 10.00, avrà luogo la Conferenza Scientifica “Frammenti di storia da Santu Teru, dati di una prima ricognizione”, promossa grazie a un intento sinergico tra istituzioni e realtà culturali: Amministrazione Comunale e Civico Museo Archeologico di Senorbì, Cattedre di Archeologia, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, Nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Beni Culturali.

Obiettivo dell’evento quello di restituire alla Comunità  i risultati del primo survey condotto a Senorbì lo scorso settembre 2019, presso il sito di Santu Teru – Monte Luna, dalla squadra universitaria delle Cattedre di Archeologia Fenicio-Punica e Classica.

Protagonisti della Conferenza, introdotta dal Sindaco Alessandro Pireddu, dall’Assessore alla Cultura, Paola Erriu e dal Responsabile Scientifico del MADN, Elisabetta Frau, saranno gli Archeologi che hanno materialmente condotto le attività di campo, il loro Responsabile, Dr. Dario D’Orlando, i Direttori scientifici del progetto, Prof. Marco Giuman e Prof.ssa Carla del Vais, il Funzionario Responsabile della Soprintendenza Archeologia, la Dott.ssa Chiara Pilo, il Comandante Paolo Montorsi del Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale.

L’intervento, oggetto dell’incontro, si configura nell’ambito delle azioni previste dalla convenzione recentemente stipulata tra l’Amministrazione Comunale di Senorbì, l’Università di Cagliari e la Soprintendenza competente, accordo con il quale si è inteso riprendere l’indagine di un territorio particolarmente ricco di testimonianze storico-archeologiche, fonte inesauribile di sapere.

Le azioni condotte e quelle auspicate, scaturiscono dall’interesse per l’area in oggetto di cui il Museo Archeologico locale rappresenta, non solo il luogo di esposizione dei reperti sin qui rinvenuti, ma anche il naturale polo di riferimento per tutte le operazioni di analisi, catalogazione e studio di quelle che saranno le nuove acquisizioni, preziose testimonianze attraverso cui ricomporre meglio la storia di questi territori.

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