IL 24 OTTOBRE A ORISTANO, LA PRESENTAZIONE DEL SAGGIO “PIANGERE” DI DON GIUSEPPE PANI E DON SALVATORE CIPRESSA

Nella sala conferenze del Centro Diocesano di Teologia in via Cagliari n. 179, interverranno l’arcivescovo di Oristano, padre Roberto Carboni; don Roberto Caria, vicepreside della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna e direttore del Centro Diocesano di Teologia; Luciana Putzolu, docente del liceo scientifico Mariano IV; Raffaele Cau, addetto all’archivio diocesano. Dialogherà con l’autore Sabrina Sanna, docente del liceo classico S. A. De Castro.

Il libro, edito dalla Cittadella, fa parte della collana I riti del vivere della quale sono usciti già tre titoli: AttendereCliccare e Cantare.

Don Giuseppe Pani è vicario parrocchiale di Norbello e docente Stabile di Teologia Morale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sassari – Tempio Euromediterraneo. Don Salvatore Cipressa, sacerdote della diocesi di Nardò-Gallipoli, è segretario dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale, docente di teologia morale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano “Don Tonino Bello” di Lecce e nell’Istituto Teologico Calabro.

La prima parte del lavoro, sviluppata da don Cipressa, analizza le lacrime da un punto di vista antropologico. Il pianto è un mistero che racchiude in sé la vulnerabilità dell’uomo di fronte alla vita, che rivela la sua natura personale, fatta prima di tutto di sentimenti e di emozioni.

La seconda parte del saggio, affidata a don Pani, esamina il tema dal punto di vista biblico, teologico e liturgico. Le lacrime sono presenti nelle orazioni liturgiche, ma anche nella tradizione popolare de s’attìtidu, il pianto rituale nelle cerimonie funebri, un tempo combattuto dalle gerarchie ecclesiastiche. Con ironia, don Giuseppe ci parla anche di chi oggi gestisce il pianto professionalmente nei salotti televisivi…

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