ANIMALI E ALTRE BESTIE DI SARDEGNA (QUINTA PUNTATA): LA BALENOTTERA AZZURRA

immagine di Alessandra Murgia
di PATRIZIA BOI

Viveva nelle acque del Golfo di Cagliari una Balenottera azzurra che aveva attraversato mari e oceani, veduto il rosso dei coralli più belli, girovagato per i fondali più variopinti, udito i suoni più profondi.

Ogni tanto saliva in superficie per ammirare sua madre Luna. L’ammirava quando illuminava tutta la superficie del mare, le piaceva osservare la sua immagine sbiadita sull’acqua calma. Quando la Luna si dimezzava diventava melanconica, quando si eclissava dietro l’orizzonte si sentiva perduta.

Un giorno, poi, vide il Sole e ne rimase fulminata. Lo fissò finché non discese nell’acqua. Lui le fece conoscere i misteri dell’abisso mostrandole tutto ciò che lei non aveva mai guardato.

Si accorse che i pesci, variopinti come l’arcobaleno, improvvisavano fantasiose coreografie per mostrarsi al sole in tutte le loro sfumature. La Balenottera seguì il Sole, si scaldò nel suo abbraccio e respirò tutta la sua luce. Precipitarono insieme nel fondo più fondo, nel buio maestoso della notte che nessuno vede mai. Conobbe il fuoco che si cela sotto l’acqua, poteva avvicinarsi con la protezione del sole senza bruciarsi e dopo aver scaldato il suo sangue,  risalì in superficie trasformata. Infine salutò il Sole che apparve di nuovo in cielo per illuminare le tenebre della notte.

L’Aurora la lasciava incantata a vederlo risorgere, giorno dopo giorno, più splendido che mai. Attendeva che la prendesse di nuovo per mano e la guidasse attraverso il buio. Spesso lo aspettava seduta sulla Sella del Diavolo e si domandava quale Diavolessa fosse riuscita a convincere il Diavolo in persona a scendere dal suo trono e scomparire per sempre.

Trascorreva tutte le notti col Sole, mentre di giorno si sentiva perduta. Passava il tempo ad aspettare che lui tornasse: già quando albeggiava, la solitudine la invadeva e iniziava a contare le ore e poi i minuti che la separavano dal tramonto. Gli faceva sempre la stessa domanda:

«O Sole, perché non scendi con me nel mare profondo per sempre?».

E il Sole le rispondeva:

«E poi chi illuminerebbe il giorno a tutte le Creature? Non essere egoista, ti ho insegnato la strada, devi esplorare l’abisso da sola».

Una notte, poi, il Sole non venne e la Balenottera si ritrovò davvero sola. Allora si ricordò di sua madre e s’affacciò sulla superficie dell’acqua. La Luna invadeva l’Universo di luce argentata. Appena la vide sorrise e le disse:

«Prendi questa Stellina e fatti sempre guidare nella giusta direzione. Lei ti indicherà dove andare».

Poi la salutò e se ne andò.

La Balenottera prese coraggio e discese in fondo al mare con la Stellina. Si rese conto che, nonostante la Stella emanasse solo un tenue chiarore, lei poteva vedere tutte le bellezze del mondo sottomarino.

Da quel momento, giorno e notte, fu in compagnia della sua preziosa Stellina che le portò una grande fortuna e tanta felicità.

Ogni bambino ha la sua Stellina

che lo accompagna fino a mattina

tutte le notti gli porta un bel sogno

e della luce non ha più bisogno.

Anche nel buio la strada si trova

per chi ci crede e anche ci prova

sappiate bimbi che l’oscurità

porta nel cuore il sol che verrà.

QUI LA QUARTA PUNTATA

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