CON LA PRESENZA DEL GRUPPO FOLK “P.MEREU” DI TONARA E L’ARTISTA MOSES CONCAS, LA XX FESTA SARDA CON L’ASSOCIAZIONE “DELEDDA” DI PISA

le immagini nell’articolo sono di Diego Sechi

di ANGELA SABA

Domenica sera 15 luglio si è chiusa la Festa della Sardegna 2018. La soddisfazione del Presidente Giovanni Deias e di tutto il Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale Grazia Deledda di Pisa è grande, i risultati sperati sono stati raggiunti e superati: è stato un successo.

L’edizione di questo anno della festa della Sardegna ha avuto un significato particolare per l’Associazione Culturale Grazia Deledda perché quest’anno ricorre il ventennale della fondazione dell’associazione e il bronzetto sardo, simbolo della nostra associazione, quest’anno ha perso la maschera verde del bronzo e si è vestito d’oro proprio per voler sottolineare l’importanza dell’evento per tutti gli associati.

L’edizione 2018 della Festa si è aperta martedì 10 Luglio e si è conclusa domenica 15 luglio 2018. Sei giorni all’insegna della buona tavola, quella sarda con la consueta scelta tra antipasti, primi e secondi seguendo un menù che di anno in anno subisce leggere variazioni, perché mai possono mancare i malloreddus al sugo di salsiccia, l’attesissimo porcetto o la pecora al sugo o bollita, piatti richiestissimi da tutti, quindi all’insegna della buona tavola ma anche della cultura.

Scopo dell’associazione da sempre è quello di promuovere nel territorio pisano la cultura sarda in senso ampio, e quindi certamente la cucina ne è un’espressione ma anche le danze tradizionali, il ballo sardo in tutte le sue molteplici declinazioni, la musica dell’organetto che accompagna il ballo ed i costumi tradizionali indossati dai danzatori divulgano al meglio le nostre tradizioni. Quest’anno sul palco della Festa della Sardegna è salito il corpo di ballo del Gruppo Folk “PeppinuMereu” di Tonara. Un gruppo di giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni ha ballato per quasi 2 ore nelle serate di sabato 14 e domenica 15 luglio e nonostante il gran caldo dei giorni scorsi, amplificato dal tessuto di orbace dei costumi tradizionali ricamati con sete e broccati, è stato molto bravo a coinvolgere il pubblico presente. In tanti hanno ballato sul palco, chi con il passo sicuro e fermo del sardo che vive da anni in Toscana e che mai può scordare i passi tipici del ballo della sua isola, chi con passo incerto e tuttavia curioso di aprirsi alla bellezza delle figure de su passu torrau o de su ballutundu.

Grande attesa c’è stata anche per Moses Concas il giovane artista sardo vincitore dell’edizione 2016 dell’Italia’s Got Talent ma già famoso come musicista di strada nella scena londinese dei buskers come vengono chiamati in gergo i musicisti di strada. Moses ha emozionato il pubblico venuto apposta per sentire il suo repertorio e il suono potente della sua armonica beatbox.Con grande spontaneità ed immediatezza ci ha fatto ascoltare la sua musica, tirando fuori dalla sua armonica beatbox un suono assolutamente originale e personale, frutto del suo grande talento e della sua passione per questo strumento che pur venendo suonato in maniera assolutamente diversa da quella classica sarda,riesce comunque a vibrare sul solco della tradizione da cui prende le mosse mantenendone intatta la dolcezza del suono nonostante gli accordi brevi e molto ritmati. Belle anche le parole che Moses con umiltà ha rivolto ai giovani presenti incoraggiandoli a provare sempre ad esprimere le loro passioni così come ha fatto lui. Emozionante anche il duetto con la moglie Silvia Piras dalla splendida voce.

Durante tutte le sere il palco della Festa della Sardegna è stato animato e così la prima sera martedì 10 Luglio è stata la volta dei Guys in Jeopardy giovanissimo e grintoso gruppo rock pisano, mercoledì sera 11 luglio sono stati i Gitana Group a fare ballare liscio, mazurke, balli di gruppo al pubblico ed infine venerdì sera 13 luglio la giocosa allegria del progetto e gruppo musicale Operazione Tarantella ha contagiato con allegria tutta calabrese i presenti e la tarantella, danza solare e gioiosa, ha mosso i piedi di tutti e riscaldato la serata grazie anche alla musica che usciva da zampogne, lire, ed organetti tradizionali calabresi. Del resto l’Associazione Culturale Grazia Deledda di Pisa ha sempre avuto una vocazione inclusiva ed aperta a tutte le culture, quella Toscana in primis ma anche quella calabrese, molto forte e presente a Pisa e partner in diverse iniziative dell’associazione sarda durante tutto l’anno. Lo spirito della festa è anche quello dell’accoglienza, della tutela della diversità intesa come ricchezza e dell’integrazione.Il personale che ha animato la festa in tutti i suoi luoghi ha certamente provenienza prevalentemente sarda, ma diciamo che non solo l’Italia tutta era presente in sala, nelle cucine, nei vari banchetti espositivi,ma anche Albania, Senegal, Romania, Filippine etc. erano degnamente rappresentate.

E come ogni anno la campagna di solidarietà, da sempre tra gli obiettivi dell’Associazione, ha visto riproporre il “piatto solidale”con il sostegno della Società della Salute di Pisa per sostenere un progetto di inclusione sociale. Mentre la raccolta fondi all’ingresso della festa andrà a favore delle Associazioni “AMICI PER L’AFRICA” Onluse “UN SORRISO PER IL BURKINA”, impegnate in attività di sostegno a distanza nella realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo nei settori fondamentali della vita. Inoltre l’Associazione sosterrà delle adozioni a distanza con il Movimento Shalom Onlus di Ponsacco (PI) e il progetto filmico “Mamme fuori mercato”. Ed infine come nelle edizioni passate l’Associazione SchermAbilità ha incontrato il pubblico nel pomeriggio di giovedì 12 luglio con I suoi eccezionali atleti e maestri.

L’atmosfera che ogni anno puntualmente si ricrea nella festa ha qualcosa di magico o comunque qualcosa di molto, molto emozionante e nonostante i problemi, i ritardi, gli imprevisti, le tensioni che puntualmente si presentano, il sorriso è sempre presente nei volti dei volontari, c’è sempre spazio per la battuta, lo scherzo, la risata, indispensabili anche per smorzare la grande fatica di questi 6 giorni che ognuno dei volontari, ciascuno secondo la propria disponibilità, dedica all’associazione ed alla festa. La partecipazione degli iscritti alla associazione e dei volontari è stata massiva e fondamentale e determinante per la buona riuscita della festa. Secondo uno schema organizzativo ormai collaudato i volontari, divisi per mansioni, hanno animato le cucine, la sala con il servizio ai tavoli, il bar, l’enoteca, la cassa del ristorante; anche quest’anno la fatica, l’impegno, il sudore generato anche dalle serate calde di luglio e la forte motivazione di ciascuno volontario ha reso possibile la perfetta riuscita della festa. I numeri che sono stati realizzati in linea con le aspettative e sulla scia dei risultati degli scorsi anni confermano il fatto che oramai la Festa della Sardegna è uno degli eventi più attesi del mese di luglio in tutta Pisa,Vicopisano, Uliveto Terme, il comune nel cui territorio si svolge la festa,e circondario. La Festa della Sardegna è un evento imperdibile per assaporare un po’di Sardegna, per promuovere la cultura sarda amata ed apprezzata in tutte le sue espressioni.

Certo l’impegno per i volontari è gravoso, la supervisione del presidente Giovanni Deias è sempre vigile e costante, la tensione non si allenta mai perché tutto deve andare bene, chi viene alla festa deve andare via soddisfatto delle ore trascorse e con un pezzo di Sardegna nel cuore oltre che nello stomaco.

E poi puntualmente, nella serata di domenica, quella conclusiva, arriva quel momento: il tendone al di sotto del quale sono disposti i tavoli per la cena, piano piano si vuota, gli ultimi avventori si allontanano, si allenta finalmente quella tensione che ha animato tutti in queste sere, i volontari si ritrovano insieme e inizia la loro cena e come tutte le sere si scherza, si chiacchiera, si raccontano i vari aneddoti, si commentano i risultati che i soci addetti alla cassa portano, si canta al suono della fisarmonica e si brinda con l’ultimo bicchiere, e si finisce per fare tardi. A quel punto la malinconia cala come cala la sera: anche quest’anno la festa è finita!Tra volontari ci si saluta, ci si abbraccia e anche se la stanchezza è tanta, spiace, spiace perché per riprovare quella magica atmosfera della Festa della Sardegna bisogna aspettare un anno intero.

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Un commento

  1. Giovanni Deias

    Grazie a tutti i volontari per il tempo donato all’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – Pisa e grazie ad Angela Saba per il contributo finale. Grazie a tutti e …sempre insieme ed uniti.

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