CON GLI SCRITTORI PAOLA BARBATO E PASQUALE RUJU, HA PRESO IL VIA LA IX EDIZIONE DI “FLORINAS IN GIALLO – L’ISOLA DEI MISTERI”

PH: Ignazio Caruso, Pasquale Ruju, Paola Barbato

di GRAZIA BRUNDU

Partenza col botto, con due autori eclettici e interessanti e un pubblico attento e partecipe, sabato sera a Florinas per la nona edizione di “Florinas in Giallo. L’isola dei misteri”, che adesso prosegue l’11 luglio con Sara Bilotti e “I giorni dell’ombra”. Gli ospiti della prima serata del festival letterario dedicato alla suspense – patrocinato dal Comune di Florinas con la direzione artistica dei librai Emiliano Longobardi della libreria Azuni di Sassari e Maria Luisa Perazzona e Elia Cossu della Cyrano di Alghero – sono stati gli scrittori e sceneggiatori di fumetti Paola Barbato, milanese residente a Verona, e il nuorese Pasquale Ruju, che intervistati da Ignazio Caruso hanno conquistato il pubblico raccontando il loro metodo di lavoro per i fumetti Bonelli, soprattutto la serie cult Dylan Dog, e svelando particolari di trame, personaggi e retroscena dei loro nuovi romanzi: il thriller “Io so chi sei” della Barbato e il noir “Stagione di cenere” di Ruju.

 

Paola Barbato ha parlato, in particolare, di tecnologia, processi mediatici e controllo psicologico: “Io so chi sei” inizia infatti quando la protagonista, Lena, trova nella posta un cellulare, sul quale arrivano decine di enigmatici messaggi. «Ormai il telefono è diventato una specie di appendice. Viviamo tutti nella necessità assoluta di contattare ed essere contattati. Però non dovremmo dimenticare che, come noi possiamo raggiungere gli altri e sapere tutto di loro, anche gli altri possono raggiungerci e sapere tutto di noi. E questo non è sempre un bene», ha spiegato l’autrice. Gli incendi dolosi in Sardegna sono uno dei temi centrali nel romanzo di Pasquale Ruju, ”Stagione di cenere”, pubblicato da Edizioni e/o nella collana Sabot/age – curata da Massimo Carlotto e Colomba Rossi – che si occupa di problemi della società contemporanea. «Non si parla quasi mai dei veri motivi dietro gli incendi dolosi, ed è difficile documentarsi – ha detto lo scrittore nuorese – però in ballo ci sono interessi illeciti di affaristi senza scrupoli, che bruciando i terreni cercano, per esempio, di aggirare i tempi lunghi delle licenze edilizie o di ricattare le assicurazioni».

 

La prima serata di “Florinas in Giallo” si è chiusa con un aperitivo di benvenuto, a cura delle Tenute Soletta, durante il quale il pubblico ha potuto dialogare con gli autori e chiedere dediche e autografi. Il brindisi è stato anche l’occasione per iniziare «una comunicazione con il territorio che è alla base della nona edizione del festival – hanno spiegato i direttori artistici – e che si svilupperà attraverso collaborazioni con realtà locali, come le Tenute Soletta, il sistema bibliotecario Coros Figulinas, la Comes-cooperativa delle mediateche sarde, l’Umanitaria di Alghero. Quest’anno, poi, il festival accosta alla letteratura linguaggi diversi, come il cinema, il teatro, la storia locale per offrire al pubblico una molteplicità di sollecitazioni e punti di vista».

 

I prossimi appuntamenti di “Florinas in Giallo” sono l’11 luglio con Sara Bilotti e il suo “I giorni dell’ombra”, il 10 agosto con lo scrittore cagliaritano Piergiorgio Pulixi, in tour con il nuovo romanzo “Lo stupore della notte” e il 20, sempre di agosto, con la scrittrice francese Dominique Manotti e il romanzo “Le mani su Parigi”. Poi il festival accelera il ritmo con quattro giornate non stop, dal 27 al 30 settembre.

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