I FINALISTI DI “VISIONI SARDE 2018”: “L’ULTIMO MIRACOLO” DI ENRICO PAU

di Bruno Culeddu

“L’ultimo miracolo” è il saggio finale realizzato dagli studenti dell’Università di Cagliari nell’ambito del laboratorio di regia del CELCAM, Centro di ricerca sulla formazione al cinema e agli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari. Il Centro è retto da Antioco Floris.

Guidati e diretti da Enrico Pau, gli studenti hanno lavorato insieme a una troupe di professionisti sia nella fase dell’elaborazione del soggetto, sia nelle riprese e nella produzione, apprendendo così a gestire tutti gli aspetti organizzativi della realizzazione di un film.

La loro esperienza formativa ha dato vita a un’opera di alta qualità attestata dal Festival di Venezia, che l’ha scelta per chiudere la 32ma Settimana internazionale della critica, sezione SIC@SIC – Short Italian Cinema.

Da segnalare l’aiuto fornito dal circolo studentesco Notorius e dalla  casa di produzione Francesco Piras Studio per la produzione e gestione del lavoro.

Il cortometraggio è stato prodotto nell’ambito del progetto “Estetica, identità e industria culturale del cinema locale” con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione spettacolo e Sport, con i fondi per la didattica del cinema (LR 15/2006) e l’ERSU di Cagliari con i fondi per le associazioni studentesche.

IL FILM

Il cortometraggio, della durata di 20 minuti e ambientato a Cagliari, racconta la storia di un Cristo rimasto sulla terra dopo la resurrezione che, ormai vecchio e cadente, ha dimenticato come si fanno i miracoli. L’incontro casuale con un giovane e talentuoso fischiettista che non riesce più a essere intonato, lo porterà a voler riprendere. Cerca così di camminare sulle acque ma senza riuscirci. Con Pietro un personaggio altrettanto vecchio e acciaccato che lo segue ovunque, decide allora di prendere i soldi dalla cassetta delle offerte di una chiesa; cerca addirittura il soccorso di un mago. Forse la sua amnesia è il sintomo di un’epoca in cui la gente ha smesso di credere, un’epoca in cui la parola del Signore stenta ad arrivare.

I veterani Tino Petilli e Mario Faticoni ricoprono i ruoli principali di Gesù e di Pietro. Alessio Medda è il fischiettista e Luca Spanu il chitarrista. Francesco Origo è nei panni di un mago eccentrico e inquietante. Massimiliano Medda appare nelle vesti di un pescatore. Hanno recitato anche: Riccardo Cau, Barbara Usai, Pietro Rais, Michele Carta, Alessio Cadeddu, Giorgio Borrelli, Marco Camba.

Nel cast: Enrico Pau (regia); Giovanni Marceddu, Enrico Pau (soggetto), Giovanni Marceddu, Enrico Pau, Simona Loddo, Michele Carta, Andrea Perra e Gianluca Caboni (sceneggiatura), Francesco Piras (fotografia), Andrea Lotta (Montaggio), Alessio Medda e Luca Spanu (Musiche), Antioco Floris e Francesco Piras (Produttori), Francesca Melis e Pietro Rais (scenografia), Stefania Grilli (Costumi), Piero Fancellu (Fonico di presa diretta), Stefano Guzzetti (Sound design), Roberta Aloisio (Aiuto regia e direttore di produzione).

Ricordiamo i nomi degli studenti che hanno partecipato al laboratorio e al cortometraggio augurando loro di sempre maggiori fortune : Alessio Cadeddu, Andrea Perra, Andrea Staffa, Carlo Murtas, Gianluca Caboni, Giorgio Borrelli, Marco Camba, Michele Carta, Riccardo Soro, Simona Ledda, Simona Loddo, Stefano Savona e Roberta Vinci.

L’Ultimo Miracolo” – ha dichiarato il regista – è ispirato liberamente a una favola popolare siciliana. Con questo cortometraggio torno a raccontare una favola urbana, torno nelle periferie della mia città, ritorno al rumore del mare, alla mia passione per la musica e a quella, profonda, per gli ultimi e i dimenticati”.

 

 

IL REGISTA

 

Enrico Pau è nato a Cagliari nel 1956. Esordisce alla regia con il cortometraggio “La volpe e l’ape “ (1996). Il corto vince il primo premio al Festival Visioni italiane e viene selezionato in concorso ai festival internazionali di Clermont Ferrand e Premiers Plans di Angers.  Nel 1999 realizza il documentario Storie di pugili” che racconta le vicende umane di sette grandi pugili sardi, il desiderio di riscatto di questi atleti che, nati nelle periferie, arrivano fino alle luci dei ring internazionali conquistando titoli olimpici, europei e mondiali. Il documentario è propedeutico al suo primo  lungometraggio “Pesi leggeri” (2001), in concorso al festival Cinema Mediteranéen di Montpellier.  Dirige anche “L’Anatema di Aquilino” (2002), breve documentario dedicato al poeta  cagliaritano Aquilino Cannas, che riceve il Premio Dessì. Nel 2006 realizza “Jimmy della Collina” (2006) tratto da un romanzo di Massimo Carlotto e  sceneggiato dal regista con Antonia Iaccarino. Grazie a questo film vince il Premio Cicae al Festival di Locarno, dove era inserito nel concorso ufficiale, e due premi al Giffoni Film Festival. Il film partecipa inoltre a numerosi festival internazionali come: Shanghai, Karlovy Vary, Palm Springs, Brasilia, Mons, Villerupt, Annecy . Segue “Voci sul Mare” (2008), reportage poetico su Cagliari che viene premiato al Festival Libero Bizzarri  di San Benedetto del Tronto.  Nel 2015 gira “L’accabadora” con Donatella Finocchiaro, Barry Ward, Sara Serraiocco e Carolina Crescentini. Il film partecipa ai festival di Shanghai, Ajaccio, Isreal di Nuoro e Galway. È presente al Medfilmfestival di Roma ed è premiato al Bobbio Film Festival 2017. È  ancora in visione nelle sale italiane.

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