2017: UN ANNO CHE MUORE. 2018: UN ANNO CHE NASCE

di Paolo Pulina

2017: un anno che muore

A gennaio muore un caro amico novantaseienne,

Rino, poeta dialettale pavese di rinomata fama.

A metà maggio, a Brescia, Paolo, ottantunenne, 

presidente dei Sardi, la crudele Parca lo reclama.

In Oltrepò, viene strappato alla sua amata vigna,

a giugno, Mario, 77 anni, de Bono in Sardigna

La nera mietitrice, spietata, a novembre, chiama,

in Cile, Alessandro, consuocero sessantacinquenne.

A dicembre, deve lasciare gli archivi che tanto ama

Fabrizio, amico vogherese, storico sessantottenne.

Il 15 dicembre, ti trafigge il cuore come una lama

la notizia che con il carissimo Egidio, settantunenne,

a Mantova non si può più imbastire la lieta trama

di un’amicizia nata nel corso degli incontri regionali

tra funzionari provinciali addetti ai servizi culturali

e cresciuta nella comune passione, vera e autentica,

per cultura, giornalismo, politica di natura etica.

2018: un anno che nasce

Considerato quanto avvenuto nell’anno passato,

essendo impotenti di fronte all’imponderabile,

auguriamoci che il 2018 sia meno implacabile

e che il conforto degli amici ci sia assicurato.

Dicendo “Salude e trigu” (salute e frumento)

in sardo si augura benessere fisico e materiale;

A largos [medas] annos” si dice nel momento

che inizia un anno di una serie auspicata speciale!

Chi s’annu nou e chentu de sos annos benidores

bos assegurent salude, trigu, paghe e fatu eretu!

Che l’anno nuovo e cento degli anni a venire

vi assicurino salute, grano, pace e buona sorte!

A totus sos amigos caros auguro“Bon’annu nou!”

A tutti gli amici cari auguro “Buon Anno!”

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