VENT’ANNI ALL’OMBRA DELLA TORRE PENDENTE: INTERVISTA AL PRESIDENTE GIANNI DEIAS DELL’ASSOCIAZIONE “GRAZIA DELEDDA” DI PISA

 

Gianni Deias e Tonino Oppes (foto di Manola Bacchis)

di Tonino Oppes

Chissà quante volte da ragazzo si sarà arrampicato fin sul castello di Acquafredda, quando con gli amici fuggiva da Siliqua per andare incontro, quasi inconsapevolmente, alla Storia. “Beh, sì. Mi è capitato spesso e ti assicuro che arrivare fin lassù, allora, era più complicato di oggi. Ora il castello è un punto di riferimento turistico del territorio, ma un tempo era poco più che un rudere. Arrivarci era fatica, ma anche gioia. Ti affacciavi ad una delle feritoie e scoprivi l’ampia vallata. Era tutto ai tuoi piedi. Ti sembrava quasi di volare. Magari è cominciata così la mia passione per gli aerei” mi dice sorridendo.

Gianni Deias, una vita dedicata all’Aeronautica militare, ex istruttore di Tecnici di Bordo, missioni in tutto il Mondo, vive a Cascina (Pi) da molti anni, ma non dimentica quelle arrampicate con gli amici sul colle che sovrasta la piana del Cixerri. Saranno anche i casi della vita, ma…c’è un filo lungo ottocento anni che unisce la sua terra d’origine a quella di adozione. Quel filo parte proprio dal vecchio maniero, distante quattro chilometri da Siliqua, fatto costruire dalla nobile famiglia pisana Della Gherardesca.

Ero poco più che un ragazzo quando sono arrivato in città per lavoro. Sapevo della torre pendente, ma poco di Ugolino che pure lega il suo nome al mio paese. Poi ho cominciato a scoprire”, dice mentre mi indica la targa posta sulla torre-prigione in cui il conte trascorse gli ultimi giorni della sua vita. Siamo nella grande piazza Dei Cavalieri su cui si affaccia la Normale, la prestigiosa Università che, ormai da decenni, frequentano anche numerosi studenti sardi.

Gianni Deias è il presidente più “longevo” di una delle più “giovani” associazioni sarde aderenti alla Fasi. E’ in carica da 10 anni. Il suo ultimo mandato scadrà nel 2019.

“Poi toccherà ad altri” aggiunge quasi sottovoce.

Ci sarà tempo per pensarci, intanto ripercorriamo la storia del circolo dei sardi a Pisa dedicato a Grazia Deledda, la grande scrittrice nuorese che nel 1926 vinse il premio Nobel. Gianni Deias è stato tra i soci fondatori, ma non il primo presidente.

L’idea di dar vita al circolo è nata in caserma, durante una discussione con il collega Nicolino Corongiu e Angelo Becciu. C’erano associazioni ovunque, anche in Toscana. Ma perché non a Pisa dove pure risiedono moltissimi sardi? ci siamo detti. Allora abbiamo cominciato a parlarne con altri amici, tra cui il compianto ingegnere Tinuccio Manca, e il professor Giancarlo Ortu che aveva da poco lasciato la Sardegna per trasferirsi in Toscana. Lui è stato il primo nostro presidente. E’ stato in carica per due mandati, sei anni. Poi è toccato a me fare due mandati, fino al dodicesimo anno di vita dell’associazione, quindi è stata eletta una donna, la bravissima Piera Angela Deriu, che purtroppo è rimasta in carica soltanto tre anni anche se continua a darci una grande mano di aiuto come vice presidente. L’anno scorso ho cominciato il mio ultimo secondo mandato. L’atto di costituzione della nostra associazione è del 25 marzo del 1998. Ci tenne a battesimo il professor Remo Bodei che, l’anno prossimo, tornerà tra di noi proprio in occasione della prima iniziativa prevista per celebrare i venti anni di attività del circolo.”

“Perché la vostra associazione è nata in ritardo rispetto alle altre?” gli chiedo.

In molte parti d’Italia c’era una esigenza forte, compresa quella di organizzare i viaggi per l’Isola soprattutto in estate. Ho letto cosa ti ha detto Filippo Soggiu in una intervista pubblicata da Tottusinpari. C’erano i bivacchi nei porti e trovare un posto in nave per la Sardegna era un’impresa. Qui il problema era meno avvertito e il bisogno di organizzarsi era meno forte. Forse anche per questa ragione siamo nati dopo”.

“Allora, perché nasce un circolo?”

Per la voglia di incontrarsi e di confrontarsi. No, non è una questione di nostalgia anche se la Sardegna è sempre nel cuore e questo desiderio mette insieme professionisti, impiegati, militari, artigiani. Qui a Pisa ci sono moltissimi sardi. Tanti sono arrivati per lavorare, altri per studiare. Hanno trovato un’occupazione e sono rimasti. Perché non avere un luogo fisico per stare insieme e parlare?”

“Questa è stata sempre la vostra sede?”.

No. La nostra prima sede si trovava in una zona centralissima della città, in via San Francesco, ora siamo in periferia a San Giuliano Terme, comunque sempre a due passi da Pisa. Chi vive al centro qui può tranquillamente arrivare a piedi.”

 “Chi vi aiuta nel circolo?”

“Come altrove anche qui tutto si regge sul volontariato, e noi contiamo sull’aiuto di almeno 80 soci. Per questo trovi soprattutto pensionati, sono le persone che hanno più tempo. Però non mancano i giovani. Questo è un bel segnale. Il nostro direttivo è composto da sette/undici 11 soci. Abbiamo due vice presidenti, Piera Angela Deriu e Davide Mustaro, che cura il sito Web. L’economo è Franco Brancaccio, mentre Alfredo Solarino si occupa degli aspetti legali dell’Associazione. I nostri “fotografi” sono Diego Sechi e Pietro Cuzzola:  sono loro a mettere in rete le immagini che documentano le nostre iniziative, mentre il tesoriere è Giancarlo Cherchi che, con la moglie Marcella del Bianco, si trasforma in speaker quando facciamo le presentazioni di libri. Lui è il lettore ufficiale durante le nostre cene con l’autore che stanno riscuotendo un grande successo. Ha una voce bellissima. Però mi piace ricordare che recentemente si è avvicinata al microfono, anche lei per una lettura, la piccola Anna Serena Mustaro. Ci sono stati tanti applausi sinceri. Alle presentazioni di libri, con la dottoressa Angela Saba, che organizza numerosi eventi, partecipa spesso, come relatrice, anche la professoressa Gilda Cefariello Grosso, che non è sarda ma ama intensamente l’Isola. Tra le nostre iniziative culturali non possiamo dimenticare il teatro; inoltre abbiamo promosso corsi di lingua inglese, proiezioni di film, documentari e serate dedicate al ballo sardo. Facciamo una grande attività di promozione culturale, ma anche gastronomica e, quindi, economica. Tutto quello che consumiamo al circolo e nelle nostre iniziative arriva dalla Sardegna, preferibilmente da aziende associate, cantine e latterie sociali. Il nostro fiore all’occhiello è la “Festa della Sardegna”, una rassegna gastronomica che organizziamo, in estate, nello spazio fieristico di Uliveto Terme. In quella settimana c’è l’esaltazione della cucina sarda con i tradizionali primi, a base di malloreddus o ravioli, e secondi, a base di arrosto di maialetto ovviamente innaffiato dall’ottimo cannonau di Oliena. Non mancano il formaggio di Pozzomaggiore, il pane carasau di Nuoro, Bitti, Orgosolo, e le seadas di Pattada. Arriva gente da tutta la Toscana. Facciamo una media di cinquemila coperti. Siamo presenti anche alla festa del Mediterraneo a Ponsacco. Con i soldi che riusciamo a incassare finanziamo in gran parte l’attività del circolo, ma riusciamo a fare anche un po’ di beneficienza perché i Sardi non dimenticano mai il valore della solidarietà”.

“In che modo vi state preparando a celebrare i primi venti anni di vita della vostra associazione?”

“C’è un calendario ricchissimo. Celebreremo il compleanno con una lunga serie di iniziative che andranno avanti fino a dicembre del prossimo anno. Ti dico solo che la prima è stata programmata per il 31 gennaio, quando nella prestigiosa sala della gipsoteca presenteremo il libro di Manola Bacchis dedicato alle copertine de Il giorno del giudizio, il capolavoro di Salvatore Satta. Ci sarà con noi il professor Bodei. Fu proprio il filosofo cagliaritano a tenere a battesimo la nostra associazione con un mirabile intervento sui temi dell’identità che a noi stanno molto a cuore perché servono a non disperdere le nostre radici culturali. Sarà un grande piacere poterlo riascoltare nel ricordo di un altro illustre figlio di Sardegna.”

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5 commenti

  1. complimenti al nostro presidente Giovanni Deias e a tutta l’ Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – Pisa

  2. Grazie a Tonino Oppes, a Manola Bacchis che ci ha colto in uno scorcio del Comune di Vicopisano che amo moltissimo e permettetemi di ringraziare tutt* le/i Volontar* che partecipano alla Festa della Sardegna e le Istituzioni che ci sostengono.

  3. Bell’articolo Giovanni Deias ma bella anche la foto con lo sfondo del cartello turistico della Torre del Brunelleschi a Vicopisano, Comune dove si trova Uliveto Terme sede della Meravigliosa Festa della Sardegna!

  4. Complimenti a Giovanni Deias per la passione e il grande lavoro che ha sempre dedicato all’associazione

  5. Complimenti Giovanni Deias! Ti ricordiamo sempre con affetto! Gruppo Folk Li Frueddhi Tiltesi di Telti (Sardegna)

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