IL MARE UNISCE QUELLO CHE LA TERRA DIVIDE: INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA’, IL CUORE GRANDE DEI SARDI DEL CIRCOLO “QUATTRO MORI” A LIVORNO


di Samantha Giusti

Nella notte tra il 9 e il 10 settembre a Livorno si scatena una tempesta di pioggia e vento che lascia all’indomani  dietro di sé nove morti e danni per decine di milioni di euro, questa è stata la ferita con cui la città insonne ha dovuto fare i conti, tra responsabilità  disattese , negligenze e retoriche per cui non c’era tempo.

Il tempo invece all’indomani dell’ alluvione  ha materializzato una realtà differente attraverso l’aiuto volontario dei cittadini che fin da subito si sono mobilitati a fianco dell’esercito e della protezione civile per restituire alla propria città quella dignità spazzata via da un  evento  climatico catastrofico che come altri  testimonia un progressivo e violento infrangersi  del delicato equilibrio  che lega l’uomo all’ambiente.

L’iniziativa promossa dall’Associazione Sarda “ Quattro Mori” per la raccolta fondi per andare incontro all’emergenza creata dall’alluvione ai cittadini è stata tempestiva dopo il disastro, una risposta concreta che rivela il risultato di un integrazione umana e sociale  profonda con il tessuto cittadino iniziata poco più di vent’anni fa.

L’Associazione Sarda è nata nel 1994 e si è gradualmente introdotta nel territorio grazie all’impegno della Regione che l’ha riconosciuta e al Comune di Livorno in cui si è sviluppata e di cui ha promosso il gemellaggio con Olbia e Porto Torres al fine di stringere un legame di unione tra le due città e i loro porti, punti di accesso per la diffusone della cultura della Regione Sardegna in Toscana e viceversa, abbracciando tutti quegli ambiti che determinano e caratterizzano uno scambio culturale sano e profondo volto a creare una cittadinanza consapevole della ricchezza che risiede nella propria unicità storica e folkloristica e che trova il suo apice nella condivisione dei suoi valori senza distinzione alcuna.

Nel trascorrere degli anni l’Associazione Sarda è sempre stata quindi promotrice di eventi per la divulgazione  della cultura legati alla propria terra di origine ma soprattutto una presenza attiva in costante equilibrio con le problematiche e le specificità di Livorno, proponendo e individuando soluzioni che  hanno avvicinato le due regioni rafforzando il senso di appartenenza ad una comunità in un ottica più estesa. E’ con questo approccio che sono state organizzate iniziative importanti in vari ambiti come la giornata dedicata alla Thalassemia , una malattia cronica che grazie al progresso della scienza oggi  può essere  curata con esiti insperati fino a non molto tempo fa.

L’Associazione anche in quel caso  individuò nella solidarietà e nella collaborazione la possibilità di superare gi ostacoli posti dalle normative nel campo delle donazioni del sangue, a luglio del 2002  l’Associazione Sarda organizzò un evento della durata di una giorno,  nel prestigioso teatro “Goldonetta”, in cui a un convegno medico  scientifico  si  susseguirono  iniziative artistiche  canore e artigianali ,tra cui l’esposizione e vendita dei lavori di ricamo realizzati con amore dalle donne dell’Associazione  i cui ricavati furono devoluti alla ricerca per combattere la Thalassemia. Un iniziativa importante  che diede poi il via a uno scambio di emocomponenti tra la Provincia di Livorno e la Gallura.

E anche in seguito al tragico incidente della Moby Prince al largo delle coste di Livorno, l’Associazione Sarda è stata presente con la partecipazione della polifonica corale con i canti sardi alla messa in Duomo, così come alle celebrazioni per il disastro aereo che il 30 ottobre del 2000 vide precipitare in mare davanti all’Isola Gorgona un elicottero con a bordo  7 Carabinieri  e un agente della polizia Municipale.

L’Associazione nel tempo cresce e partecipa attivamente alle metamorfosi socio culturali del territorio, si infittiscono i legami con la città e con il mondo su cui sta affacciata e con cui  quotidianamente si confronta, le attività di solidarietà intraprese si arricchiscono e si abbattono altre frontiere così dal 2004  inizia e porta avanti adozioni a distanza di alcuni bambini in Costa d’Avorio , provvede all’educazione del piccolo Fabio Murau affetto dalla Sindrome di West, ed è sempre con uno sguardo rivolto in tutte le direzioni ma in particolare ai bambini  in difficoltà  che dal 2015  l’Associazione dà loro la possibilità di partecipare gratuitamente e con continuità a svariate attività sportive.

Non è mancata un intensa attività di raccolta fondi,svolta promuovendo la cultura sarda a Livorno, per la donazione  di un contributo solidarietà per il terremoto in Abruzzo, e a seguito dell’alluvione che il 18 novembre 2013  che colpì la Sardegna.

Un impegno costante quello dell’ Associazione Sarda  a Livorno che si è fatto sentire anche nei giorni che hanno seguito l’alluvione, durante i quali oltre a essere a fianco dei cittadini ha organizzato un per la raccolta di fondi per gli alluvionati.

Una maratona che dalle 15 alle 24 ha proposto diverse attività grazie alla sensibilizzazione e al coinvolgimento di numerosi artisti livornesi che si sono alternati sul palco con esibizioni di vario tipo insieme alla corale del circolo 4 mori. L’Assessorato alla cultura e allo sport di Livorno  hanno dato un importante contributo, mettendo a disposizione il Palazzetto dello sport Bruno Macchia . L’Associazione Sarda si è fatta carico dell’allestimento e della pubblicità, del coinvolgimento della TV e della stampa locali che sono stati presenti.

E’ importante ricordare che la corale sarda di Livorno fa parte dei cori Toscani e che dal 28 ottobre all’11 dicembre sarà impegnata in una rassegna di corali  che si esibiranno per la raccolta fondi destinati al ripristino dei danni causati dall’alluvione alla scuola di canto Guido del Monaco, una serie di concerti a cui il 25 novembre parteciperà anche il Coro Polifonico Turritano  che per l’occasione sarà ospitato nelle case di alcuni dei membri dell’Associazione.   

Una sinergia quella tra la città e l’Associazione che non smette di crescere e fissa momenti preziosi di gioia condivisa nel grande mosaico della vita in cui ogni tassello è esistenza e resistenza individuale e collettiva.

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