CONVEGNO CULTURALE “BOGHES PRO GRAMSCI”: L’INIZIATIVA A LIVORNO E’ DELL’ASSOCIAZIONE “QUATTRO MORI”

nella foto da sinistra: Stefania Calledda, Luca Paulesu, Simone Pisano


di Giampaolo Pisanu

80 ANNI sono trascorsi, da quando Antonio Gramsci ci lasciò, dopo le indicibili vessazioni ed i patimenti subiti in oltre dieci anni di detenzione impostigli dal regime fascista.

La Regione Sardegna e la FASI hanno già da tempo enfatizzato l’opportunità della organizzazione di eventi e iniziative per la degna celebrazione di questa ricorrenza da tenere nei Circoli di tutta Italia nel 2017 definita“Anno Gramsciano”. A Livorno, nella città che lo ha visto grande protagonista di una importantissima fase istituzionale e storica della nostra Nazione, nello splendido scenario offerto dall’Auditorium diVilla Henderson, sede del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno, organizzato dal Consiglio Direttivo del Circolo “QUATTRO MORI”, rivive la limpida, fiera e severa figura del nostro conterraneo con il Convegno “BOGHES PRO GRAMSCI”, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Livorno.

La luminosa giornata di sole, ha contribuito a valorizzare tutto lo svolgimento della manifestazione dove hanno trovato fertile terreno l’accoglienza e l’ambiente, tanto elegante, quanto prestigioso, creati dalla Direzione museale e dal suo personale; la qualità e la capacità dei  Relatori e del Moderatore,  invitati a dare voce agli innovativi convincimenti  di Gramsci allo scopo di rimarcare la profondità e l’universalità delle sue riflessioni, il deciso rilievo culturale, il valore morale ed educativo di ogni suo gesto ben sintetizzati ed evidenziati dal suo pensiero ancor oggi analizzato e studiato in tutto il mondo.

Se si sommano l’entusiastica e sentita partecipazione del numerosissimo pubblico che ha colmato l’Auditorium, la presenza di Personalità pubbliche e private e l’affluenza, sia di tanti sardi soci e non, che di cittadini livornesi e di molti giovani interessati a conoscere e prendere coscienza dell’esempio lasciato da Gramsci, con i commenti finali, l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto.

Il Convegno è stato aperto, come è ormai consuetudine, da alcuni brani musicali popolari della tradizione sarda cantati egregiamente e con gran sentimento dalla nostra Corale Polifonica Sarda “Giovanni Sedda“ diretta dal Maestro Mauro Ermito, che ha “preparato” e “riscaldato” l’atmosfera per gli approfondimenti successivi.

Subito dopo, la simpatica manifestazione di premiazione dei giocatori  della squadra giovanile di calcetto promossa in serie Cin merito dei risultati conseguiti sotto la gestione e l’impeccabile guida del Presidente del Circolo e di alcuni Soci “Allenatori” e “Accompagnatori” che hanno fatto guadagnare alla nostra squadra “SANDALIA” anche il premio per la miglior condotta tenuta nei campi di gioco, valutata in considerazione di fondamentali valori umani, quali  lealtà, impegno, educazione e sportività.

E’ bello sottolineare che la premiazione è stata affidata alla giovanissima sorella di un nostro giovane Socio recentemente scomparso, a testimonianza dei grandi sentimenti di solidarietà e vicinanza che animano lo spirito sociale del Circolo.

A seguire, quindi, il Convegno con l’intervento dei Relatori.

Giuseppe Andrea MANIAS, insegnante e bibliotecario di archivi storici, particolarmente quello Gramsciano, in vari Comuni sardi su incarico della Regione Sardegna, studioso e profondo conoscitore delle esperienze vissute da Antonio Gramsci. Quest’oggi, facendo seguito ai suoi numerosi interventi in manifestazioni già tenute nell’Isola, ha raccontato, commentando con dovizia di particolari, talvolta inediti, le immagini e, quindi, i ricordi fissati in documentazioni storiche, fotografiche e non solo, della vita del nostro prestigioso conterraneo.

E’ intervenuto, poi, Luca Paulesu, che vive e lavora a Firenze, dove è nato. Laureato in legge, ha trascorso l’adolescenza a Ghilarza dove visse la famiglia di Antonio Gramsci del quale è pronipote. Luca è da sempre appassionato di disegno, particolarmente quello vignettistico. Nel suo accorato intervento, ha ripercorso, le abitudini e le attitudini di Antonio Gramsci proprio nella sua stessa casa e negli ambienti dove visse l’adolescenza, raccogliendo i ricordi trasmessigli dalla sorella minore di Antonio, Teresina, da lui frequentata.

La passione insortagli non solo dalla parentela, ma soprattutto dalla interpretazione degli stati d’animo, dai motivi scatenanti delle idee e dalle visioni politiche ed umane di Gramsci nati in quelle mura domestiche, in quei cortili dove la sua figura continua tutt’oggi a dominare, è stata la chiave della attenta partecipazione degli ascoltatori Nella Sala dell’Auditorium del Museo, Luca ha decisamente fatto rivivere le stesse sensazioni e gli elevati valori umani e politici di Antonio Gramsci che  hanno dato corpo a “NINO MI CHIAMO”, opera che ha riscosso grande successo di critica e lettori.

Infine, la Dott.ssa Stefania Calledda che ha raggiunto giovanissima, prima la laurea, poi la laurea specialistica nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, concludendo nel 2010 il cammino accademico con una tesi storica sul tema “Gramsci giornalista: profili storici e teorici” che ricevette nel 2013 la menzione per la pubblicazione nell’ambito della XIII edizione del Premio Gramsci indetto dalla Casa Natale Antonio Gramsci di Ales. Pubblicazione avvenuta, l’anno successivo, nella relativa antologia.

Stefania ha voluto focalizzare l’attento uditorio sulla figura di Gramsci “Giornalista”, o più precisamente, su come intendesse il giornalismo, libero di esprimere integralmente le proprie idee e convinzioni, senza modificare le proprie opinioni per ottenere guadagni e favori. Da qui, ecco emergere il suo indomabile credo politico espresso fedelmente negli organi di stampa da lui curati e diretti, come “L’Ordine nuovo” e soprattutto“L’UNITA’ “fondata nel 1924. Ogni gesto, ogni parola di Gramsci, enfatizza Stefania, ha un preciso significato culturale e ideologico che ha il compito di condurre, anche criticamente, con vari ragionamenti, chiaramente espressi, alla conclusione degli obiettivi perseguiti, arricchendo l’informazione con rubriche afferenti i riflessi vitali delle persone, quali le notizie scientifiche o culturali come, ad esempio, il linguaggio e le tecniche di espressione.  Stefania conclude con una frase emblematica di Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.

Il Dott. Simone PISANO, Coordinatore FASI del Centro-Sud, laureato in Glottologia e ricercatore presso l’Università “Guglielmo Marconi” di Roma, dove insegna Linguistica Applicata e Fonetica e Fonologia, studioso di storia, cultura e tradizioni sarde, ha svolto il ruolodi “Moderatore” del Convegno ed ha curato i numerosi interventi e le richieste di approfondimento mosse dagli astanti, a conferma   del gradimento dell’iniziativa e del suo contenuto.

Dopo i ringraziamenti di rito da parte del Presidente Antonio Deias, i partecipanti sono stati invitati al rinfresco finale predisposto nella stupenda “Sala del Mare” dove, accanto ai resti fossili il nostro Socio Scultore Roberto MARMELLI ha esposto alcune splendide opere, apprezzate e ammirate dai visitatori per l’armonia e la delicatezza delle forme espresse dall’Autore con tratti decisi ed espressivi.

Infine, l’originale, raffinato ed elegante trattenimento predisposto dal Ristorante “UPM” (UN PUNTO MACROBIOTICO) operante in via dell’Eremo, 8 a Livorno che ha proposto assaggi (abbondanti) di saporiti piatti confezionati con prodotti biologici provenienti da semi autoriprodotti, sia dolci che non, anche validi alimenti per diete macrobiotiche.      

Giampaolo Pisanu e Antonio Deias

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