FRANCESCA DORDEI, STUDIA ANTIMATERIA CON UN ESPERIMENTO INIZIATO IN SARDEGNA: LAUREATA A CAGLIARI, ORA LAVORA AL CERN DI GINEVRA

ph: Francesca Dordei


E’ laureata a Cagliari, ed è stata assunta al Cern di Ginevra come Cofund Marie Curie Research Fellow. Francesca Dordei fa parte del ristretto cerchio di “cervelloni” che da tutto il mondo il Cern seleziona con criteri severissimi per affidare loro una missione: svelare i misteri della materia. Così lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca nei pressi di Ginevra, a cavallo tra Svizzera e Francia, interamente dedicato alla fisica delle particelle, una “cittadella” di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli accanto a scienziati affermati.  Francesca Dordei è stata studentessa all’Università degli Studi di Cagliari e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il professor Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla Lhcb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato “beauty”, da cui la “b” nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Lo porta avanti lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia. Dopo la laurea, Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg dove ha conseguito il dottorato nel maggio del 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come Cofund Marie Curie Research Fellow, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.

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Un commento

  1. Bellissimo articolo che fa capire come l’università di Cagliari abbia delle ottime risorse nonostante tutto. Mi permetto però di far notare che il cammino della studentessa è proseguito al di fuori non solo della nostra terra, ma dall’Italia. È uscito un articolo ovviamente anche dell’università di Cagliari impropriamente autocelebrativo. Io e tanti laureati di Cagliari dissentiamo da tutto questo clamore. Complimenti alla ragazza.

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