DATI ISTAT SUL LAVORO IN SARDEGNA: DIMINUISCE DI POCO L’ESERCITO DEI DISOCCUPATI. IN 110MILA CON LE BRACCIA INCROCIATE


Un leggero miglioramento, paragonando i dati dell’ultimo trimestre con quelli del 2015. Ma la strada è ancora lunga e in salita. I dati rilasciati nei giorni scorsi dall’Istat, rielaborati dal Servizio di statistica regionale, certificano un ulteriore calo del tasso di disoccupazione, che scende al 15,9%, un aumento degli occupati e della forza lavoro, e una sensibile diminuzione degli inattivi. 

Il tasso di disoccupazione in Sardegna nel terzo trimestre del 2016 si attesta al 15,9% contro il 18,6% del Mezzogiorno e il 10,9% nazionale, e in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno prima (quando era al 16,7%). I disoccupati sono 110300, nello stesso periodo dell’anno precedente erano 114800, mentre nel secondo trimestre del 2016 erano 112400. Il tasso di occupazione in Sardegna, al terzo trimestre 2016, è al 52,1%, contro il 44,0% del Mezzogiorno e il 57,6% nazionale. La variazione tendenziale (rispetto allo stesso periodo del 2015) nell’isola registra un +1,4%: 582200 occupati contro i 574300 dello stesso periodo del 2015. “Incoraggianti” anche i numeri della forza lavoro, ossia il totale delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione: +0,5% per 692600 persone. Il tasso di attività è del 62,2% in Sardegna, 54,2% nel Sud, 64,8% il dato italiano.

In calo gli inattivi: sono 25200, il 3,6% in meno rispetto a un anno fa: 412100 contro i 427.300 dello stesso periodo del 2015. Il tasso di inattività in Sardegna è del 37,8% contro il 45,8% del Mezzogiorno e il 35,2% del dato medio nazionale. Ancora problematica, sebbene migliore rispetto all’andamento del Mezzogiorno e del resto d’Italia, la situazione del lavoro femminile in Sardegna. La disoccupazione femminile è al 16,5%, contro il 20,7% del sud e il 12,0% nazionale. Il tasso di occupazione femminile in Sardegna è più alto che nel resto delle regioni del Sud: 44,0% contro il 32,3%, vicino al valore nazionale: 48,0%. Al terzo trimestre del 2016 le occupate sarde sono 240800 circa, le inattive sono 256100. “Nel confronto con i dati che la Giunta regionale aveva di fronte al momento del suo insediamento, all’inizio del 2014, la situazione del Mercato del Lavoro in Sardegna è innegabilmente migliorata: la disoccupazione era al 19,7%, oggi è al 15,9% (-3,8%), i disoccupati erano 133200, oggi sono 110300 (22900 in meno), mentre gli occupati erano 543500 e oggi sono 582200 (+38700), per un tasso di occupazione cresciuto dal 48,0% del 2014 al 52,1% di oggi. La forza lavoro era di 676600 unità contro le 692600 di oggi (+16000 unità). Il tasso di attività era nel 2014 al 59,9%, oggi al 62,2%. Gli inattivi erano 445100, oggi sono 412100 (33000 in meno). Le donne occupate al primo trimestre del 2014 erano 230800, oggi sono 240800 (+10.000), le disoccupate erano 55300 e oggi sono 47800 (-7500)”.

Per l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, i dati sul terzo trimestre 2016 “sono incoraggianti, anche se non ancora appaganti. In questa rilevazione emerge un certo consolidamento di alcune indicazioni che già nei precedenti trimestri si erano manifestate: il calo del tasso di disoccupazione, l’aumento degli occupati e la diminuzione degli inattivi, ci dicono che, tra i cittadini diminuisce la rassegnazione. Non siamo, naturalmente di fronte a un traguardo definitivo, ma gli indicatori positivi ci invitano a insistere con determinazione lungo la strada intrapresa, apportando dove necessario gli opportuni correttivi. La Sardegna” – prosegue Mura – “migliora più del resto del Mezzogiorno, e a far segnare questa differenza positiva, in presenza di un quadro normativo comune a tutta Italia, sono certamente anche le misure avviate dalla Giunta regionale. Se poi allunghiamo lo sguardo alla situazione che abbiamo trovato quando ci siamo insediati – conclude la titolare del Lavoro – è innegabile che il mercato del lavoro sardo, in un quadro che resta difficile, abbia comunque registrato un sensibile miglioramento”.

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