BOCCATA DI OSSIGENO PER IL CAGLIARI TRA CUORE ED ORGOGLIO: L’UDINESE E’ SCONFITTA DA UNA MAGIA DI MARCO SAU


Ci sono tanti modi di vincere, nel calcio: irretendo l’avversario con il possesso palla, schiantandolo sul piano del ritmo, con il colpo magico di un fuoriclasse. E poi c’è la vittoria di squadra, che viene dal cuore, dall’orgoglio, di un gruppo che ridotto all’osso in termini numerici, triplica le forze, lotta pallone su pallone, soffre disperatamente ma alla fine può festeggiare. E’ il caso del Cagliari, che supera l’Udinese al Sant’Elia con l’ormai classico risultato di 2-1, ottenendo 3 punti fondamentali per il suo campionato. Sono 3 punti che scacciano i fantasmi, assestano un colpo di maquillage alla classifica (non che fosse brutta prima…) e portano a +12 il vantaggio sulla terz’ultima, in attesa della partita del Pescara questa sera sul campo della Roma. E’ stata la risposta che Rastelli e tutti i tifosi si aspettavano, da parte della rosa rossoblù: nel momento dell’emergenza, con sette giocatori fuori, diventati otto con il forfait anche di Melchiorri, con in campo per 90’ Fabio Pisacane recuperato all’ultimo, il Cagliari ha trionfato utilizzando le armi che aveva, ricevendo il sostegno del grande pubblico del Sant’Elia. E c’è voluta anche quel pizzico di fortuna che, si sa, ci vede benissimo e accorre in aiuto degli audaci. Mai come in questo caso il Cagliari l’ha meritato. Piccoli dettagli che tracciano il senso dell’appartenenza e fanno la differenza: l’urlo di Storari dopo una uscita alta, l’esultanza di Padoin dopo un recupero a centrocampo che ha ritardato la ripartenza friulana in pieno recupero, la vis guerriera di Borriello che ci ha messo tutta la sua esperienza e il fisico in un finale rovente per tenere lontano il pallone dall’area rossoblù.

Prima della partita è stato consegnato al capitano dell’Udinese un oggetto artistico opera dell’artigiano Graziano Viale. Le maschere in pelle realizzate con cuoio in alta manifattura nascono da uno studio preliminare realizzato in argilla. Le opere di Viale presentano una evidente eleganza estetica e finezza esecutiva. Le sue maschere sono presenti in numerosi teatri italiani, europei e nel mondo, ma possono venire destinate anche al singolo amatore, in quanto pensate per esser indossate o utilizzate come oggetto decorativo.

Rastelli recupera Pisacane, schierato sulla sinistra, sull’altro versante c’è Isla. Di Gennaro torna a fare il regista, con Barella e Padoin ai suoi fianchi. Farias è il trequartista, in avanti Borriello e Sau. Melchiorri non ce la fa, non va nemmeno in panchina.

Parte meglio l’Udinese, attenta a non concedere spazi e lesta a ripartire. Il Cagliari ha difficoltà nel trovare gli equilibri, con tanti giocatori di attacco schierati per forza tutti insieme. La tensione si fa sentire. Pericolosi Thereau e Fofana: una combinazione tra i due giocatori francesi porta il numero 6 al tiro, fortunatamente la conclusione, ciccata, termina larga sul fondo. Rastelli corre ai ripari, piazzando Padoin centrale e Di Gennaro a mezzala. La squadra sembra rinfrancarsi, Borriello suona la carica con un tiro cross finito tra le braccia di Karnezis. L’Udinese tiene palla, ma al 37’ il Cagliari trova il lampo che sblocca la situazione. Scambio Farias-Borriello, il brasiliano controlla a seguire ed entra in area, Karnezis esce a valanga e lo travolge. Rigore indiscutibile, per il portiere greco c’è il cartellino giallo. Dal dischetto Farias non sbaglia, con un rasoterra angolatissimo. Il gol scuote i rossoblù: Farias ha subito la palla per il raddoppio, entra in area dalla sinistra, cerca un esterno destro che però finisce sull’esterno della rete. E ad inizio ripresa, sempre Farias si trova una grossissima occasione. L’azione parte da un pasticcio di Wague, il cui scellerato retropassaggio serve involontariamente Borriello. Il centravanti tiene palla, aspetta l’arrivo del compagno e lo libera con un geniale colpo di tacco: Farias è solo davanti al portiere, cerca un tiro angolato, ma fallisce la mira di un niente. Com’è l’antica legge del calcio? Gol fallito, gol subìto. E infatti l’Udinese ne approfitta subito. Su un cross dalla sinistra, sponda di Matos per Thereau, tiro rimpallato, raccoglie Fofana che con una finta si libera di Barella e fa partire una bordata velenosa: Storari tocca ma non riesce ad impedire la corsa del pallone verso la rete. Qui il Cagliari è bravo a mantenere il controllo dei nervi, seguendo le indicazioni del suo allenatore: un gol in Serie A lo si può incassare, l’importante è superare il momento avverso. Al 58’ infatti arriva il 2-1. Lancio di Barella oltre la linea difensiva friulana, il pallone sembra lungo, invece è perfetto per lo scatto di Isla che giunge in tempo e in scivolata mette in mezzo per Sau: l’attaccante rossoblù cerca e trova la soluzione più difficile, un colpo di tacco alla Bettega che si infila nell’angolo lontano. L’Udinese non ci sta: Delneri opera un doppio cambio, Perica e Faraoni per Matos e Widmer. Nel Cagliari entra Bittante per Di Gennaro. Trenta secondi e il difensore rossoblù si infortuna alla caviglia: resiste in campo stoicamente sino al termine. Al 65’ punizione dalla sinistra di Adnan, si origina una mischia, tiro al volo di Thereau ribattuta da Padoin col corpo. Entra anche Penaranda al posto di Zapata. Il Cagliari tiene botta, Sau, Borriello, Farias e Barella lottano come leoni sdoppiandosi nella fase di interdizione  e rilancio. Al 67’ gran tiro di Thereau, deviato da un difensore, pallone sul palo. Al 70’ lancio di Bruno Alves, spettacolare stop di Farias, assist per Borriello, la palla non passa. Un minuto dopo Isla si libera con un sombrero di Adnan, tocco per Borriello, sinistro alto. Piovono cross nell’area rossoblù, Bruno Alves e Ceppitelli dominano. Isla, Bittante e Sau spendono un cartellino giallo in obbligatori falli tattici. I minuti scorrono, le energie calano, è solo difesa: Bittante opera una gigantesca chiusura su un pallone filtrante di Peneranda. All’80’ assist di Barella, un esterno per Borriello che gira di prima intenzione in porta, Karnezis in tuffo rimedia. Entra Salamon per Sau a rinforzare gli ormeggi, poi Giannetti al posto di uno stremato Farias. A due minuti dalla fine Penaranda scaglia un bolide verso Storari quasi da fermo, il portiere ci mette una pezza, il palo l’aiuta. Pericolo scampato. Cinque minuti di recupero che non passano mai: aiutano a velocizzarli Borriello e Barella, bravissimi a tenere il pallone vicino alla bandierina del corner. Il fischio finale di Pairetto sancisce il successo rossoblù: 2-1.

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