FESTA PER GLI EMIGRATI A LOCERI PER NON DIMENTICARE RADICI E IDENTITA’ SARDE LONTANE: RICONOSCIMENTO A MINA PUDDU, PRESIDENTE DEL CIRCOLO SARDO A GRENOBLE

ph: Mina Puddu


articolo di Barbara Regina

La Festa dell’emigrato, tenutasi a Loceri la vigilia di Ferragosto, ha coinvolto e commosso profondamente tutti i presenti. “Il viaggio è qualcosa che ci appartiene, dimenticare i nostri emigrati è come dimenticare la nostra identità. Questa celebrazione ha un obiettivo: capire meglio il fenomeno, i numeri e i luoghi che accolgono i nostri conterranei in cerca di nuova vita oltremare”. Con queste parole il sindaco Roberto Uda ha dato il via all’evento, che aveva come ospite d’onore Paolo Fa, giovane locerese emigrato ad Ariccia. “Paolo ha lasciato Loceri giovanissimo, praticamente con niente”, ha spiegato  Roberto Uda presentandolo, “ma è riuscito a costruirsi col lavoro e l’impegno una bella attività”. Il giovane locerese ha raccontato quindi di come ha fatto la gavetta, ringraziando chi ha creduto in lui, e di come la sua sia una storia di integrazione assolutamente riuscita. “Io ho un bar ad Ariccia dove porto i prodotti del mio territorio, molti di Loceri ma anche di Jerzu, di Cardedu, Santa Maria etc, che sono apprezzati perchè buonissimi e genuini. La comunità sarda è molto presente ad Ariccia, devo dire che è ben accolta e apprezzata. Io però le mie origini me le porto nel cuore e non dimentico mai di dire che sono di Loceri perchè è un orgoglio per me.” L’amministrazione di Loceri, sulle note della banda musicale di Oristano presente alla serata, ha consegnato a Paolo Fa una targa: “A Paolo, che con il lavoro ha costruito il proprio cammino”. Durante l’evento è stata presentata e premiata anche Mina Puddu (presidentessa del Circolo dei Sardi a Grenoble ed ambasciatrice della Sardegna e di Loceri nel mondo) che ha fatto del soccorso agli emigrati sardi la sua ragione di vita, aiutando da oltre vent’anni i sardi che a lei si rivolgono approdando in Francia, organizzando eventi e gemellaggi ma soprattutto cercando di affrontare con le istituzioni i disagi e gli aspetti più drammatici per chi fa la scelta del viaggio come ultima risorsa. “Ho ricevuto tanti riconoscimenti”, afferma Mina Puddu, “ma questo, da locerese, è quello che mi commuove di più.” Le note di diversi brani ispirati al tema dell’emigrazione hanno intervallato i vari interventi. Le musiche di Judy Garland, della Minnelli e di Sergio Leone hanno accompagnato la serata. Non sono mancati i brani simbolo dell’identità sarda come Nanneddu Meu e Non potho reposare. 

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2 commenti

  1. Complimenti Mina: premio meritatissimo!

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