TRA CIELO E MARE: DALLA SARDEGNA ROBERTO E GIUSY, MOLLARE TUTTO PER VIVERE IN BARCA

ph: Roberto e Giusy


di Massimo Dallaglio

Galeotta fu la barca… Si chiamava Euforia e più euforici quei tre giorni non avrebbero potuto essere per Roberto e Giusy. Si conobbero su quella barca e non si mollarono più. Altro che colpo di fulmine, fu un temporale che  li accompagnò dalla Sardegna sulle ali del vento e delle frecce di Cupido sulle rotte delle isole toscane. Ironia della sorte, Roberto, per tutti Bobo, aveva appena venduto la sua barca. Un piccolo grande 28 piedi con il quale aveva bordeggiato in su e in giù per la penisola, e ora navigava con amici e sulle barche del Centro velico di Caprera. Nel momento stesso in cui Giusy gli disse che amava il mare, che era una guida subacquea e che aveva sempre desiderato esplorare il mondo veleggiando, avevano già deciso insieme di cercarsi la loro barca. Ma fu la Poissonniere  II (in francese arcaico significa sirena)  a trovare loro. Li aspettava a La Spezia e fu amore al primo sguardo anche questo. Era una magnifica barca finlandese disegnata da un signore dell’architettura nautica come David Pedrick. Aveva attraversato l’Atlantico, il Baltico  e il Mare del Nord  e prima di ripassare le colonne d’Ercole era ben disposta a farsi un po’ di sano Mediterraneo. Era davvero splendida  e ora lo è ancora di più con le nuove comodità e attrezzature che la equipaggiano. La sua base è nel cuore della Sardegna, sulla costa orientale, in un luogo magico che Bobo e Giusy amano da sempre: Santa Maria Navarrese. Ma in Primavera e in Estate la si può trovare un po’ dappertutto, per offrire partenze più comode agli ospiti che scelgono di provare con lei l’emozione della vela. Bobo, dopo 35 anni di giornalismo in uno dei maggiori quotidiani italiani, ha scelto di mollare tutto continuare per dedicarsi alle sue passioni: il mare e il cielo. Infatti è anche pilota di aeroplano e se i suoi sailors si fanno apprezzare spesso ci scappa un voletto omaggio, magari un battesimo dell’aria… continua la sua attività di giornalista solo come freelance. Giusy, biologa molecolare per un’importante azienda americana, nonché istruttrice di biologia marina,  corre sulla barca non appena può per accogliere gli equipaggi come solo lei sa fare, offrendo agli ospiti della Poissonniere un’accoglienza a cinque stelle e accompagnandoli se lo desiderano anche sott’acqua a conoscere da vicino l’affascinante mondo sommerso dei nostri mari. Il viaggio, l’avventura, la libertà sono le parole chiave della loro vita. La sensazioni che si provano in una crociera in barca a vela per loro non hanno prezzo: il silenzio appena si spegne il motore, quando resta solo lo scorrere delle onde e il soffio del vento; l’atmosfera incantata di una cena in rada a lume di candela; il sapore di una birra gelata dopo una bella veleggiata; il primo bagno del mattino in una baia ancora deserta; la gioia di sbarcare a terra con il tender e scoprire i luoghi come fossero terre inesplorate; la libertà di poter cambiare rotta per vedere un posto nuovo. E mille altre. Il loro progetto si chiama Sirena Sailing. Sirena Sailing comincia in Mediterraneo e finirà molto più lontano: la Sirena scalpita per tornare in Atlantico e provare l’ebbrezza dei Caraibi e del Pacifico. Ogni cosa a suo tempo. Come dicono Bobo e Giusy, ci sono angoli di Sardegna e di Mediterraneo che valgono più di un paradiso tropicale. Ed è lì che vi porteranno con la loro Sirena.

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