FINALE SCUDETTO: REGGIO EMILIA VOLA SUL 2 A 0. SASSARI SCIVOLA ANCORA


di Stefano Loffredo

Non è basato neanche il ritorno di Shane Lawal alla Dinamo. Reggio Emilia fa il replay di gara 1 batte Sassari 84-71 e si porta 2-0 nella serie della finale scudetto. Ci si aspettava una reazione della squadra di Sacchetti. Ma la reazione non c’è stata. Sassari non riesce ad accendersi in questa serie. Come ha spiegato anche Meo Sacchetti: “Ci manca il fuoco dentro”. E cosi come è accaduto in gara uno la Dinamo non è praticamente mai riuscita ad entrare in partita. Ha tenuto in avvio fino al 6 pari poi quando la contesa si è fatta dura i sassaresi sono crollati sotto i colpi di una Grissin Bon decisamente più in palla. Tanti errori al tiro, 14 su 40 da due 7 su 28 da tre e 20 palle perse testimoniano la serataccia biancoblu.Unica nota positiva i rimbalzi 48-31. Ora la serie si trasferisce a Sassari (giovedì e sabato) e al PalaSerradimigni, si spera, possa essere tutta un’altra musica, con il pubblico che con il suo calore può spingere la squadra a ritrovare intensità ed energia per rimettere in piedi la serie. Nello starting five di Sacchetti c’è il ritorno di Shane Lawal, Logan, Dyson, Kadji e Devecchi. Reggio risponde con Kaukenas, Chikoko, Cinciarini, Silins e Polonara . Apre subito Reggio con un alto basso per Cinciarini. Ma è tornato big Shane Lawal che cattura tre rimbalzi di fila e subisce il primo fallo della gara. Fa uno su due dalla lunetta: 2-1. La Dinamo sembra più aggressiva ma litiga troppo con il canestro: 6-6 dopo 3′.30” di gioco. La squadra di Menetti è vero che soffre di più sotto canestro ma è più precisa al tiro. E prova il primo strappo con Kaukenas per il 14-6 quando mancano 4’.31” alla fine del quarto. Meo chiama time-out per parlarci sopra. Ma Sassari non si scuote: fa un enorme fatica in fase di costruzione. La manovra di Reggio è più fluida in attacco e a 2’ dalla fine i padroni di casascappano via con decisione: 22-8. Serpeggia anche un po’ di nervosismo, Dyson si becca con Cinciarini: doppio tecnico e per il play del Maryland è il terzo fallo. Nel finale di quarto però i sassaresi hanno sussulto e con la tripla di Jeff Brooks a fil di sirena chiudono sotto di 10: 27-17. Il quarto si apre con una manata di Kaukenas su Sanders: per gli arbitri tutto regolare. Il match si innervosisce, ma Sassari riprende come aveva finito e ora segna con più continuità. Sul 29-22 coach Menetti chiama minuto. Il due su due dalla lunetta di Brooks segna il -5 biancoblu. Il ritmo si alza ma Reggio riesce a strappare di nuovo: la Dinamo si disunisce e la Grissin Bon con due triple vola di nuovo a +11: 37-26 a metà tempo. Sacchetti prova a scuotere i suoi aumentando le rotazioni, ma l’imprecisione e le amnesie sassaresi continuano: 43-30 a 3’.13”. Sassari non riesce a togliere certezze a Reggio e si aggrappa al suo totem Lawal che firma il -10: 44-34. Ancora qualche “non fischio “ nel pitturato biancorosso lascia perplessi e innervosisce i sassaresi. Muso duro tra Formenti e Kaukenas ed è un nuovo doppio tecnico. Si va al riposo lungo sul 47-36 per i padroni di casa. Reggio impatta meglio la terza frazione e con Cinciarini e Silins firma il 5-0 del 52-36. Sassari risponde con due triple ma Sanders commette il terzo fallo. La squadra di Menetti riesce però a mantenere il margine di vantaggio anzi lo incrementa: 60-43. Sacchetti chiama time-out ma è furibondo non solo con i suoi e lancia occhiatacce e qualche urla contro Paternicò e company. I padroni casa però approfittano del metro arbitrale e delle difficoltà sassaresi per volare a +20: 63-43 a 5’.09” dalla fine. Ma non è serata. I sassaresi non trovano il filo del match, la palla circola male, sono imprecisi al tiro e si perdono di nuovo nella bolgia del PalaBigi. Il terzo quarto si chiude: 68-49. Nell’ultimo quarto Sanders prova a suonare la carica con una tripla ma Reggio risponde e a8’.28″ è ancora avanti, troppo avanti per sperare in una miracolosa rimonta anche perché il tiro dall’arco continua a ancare: 72-54. Meo Sacchetti rimette dentro Dyson ma la musica non cambia. Sanders esce per cinque falli. La Dinamo non riesce a ridurre lo svantaggio, è sotto di 14 a 5’.05”: 74-60. Ogni tentativo di rientro finisce male e Reggio chiude anche la seconda contesa 84-71 e si porta 2-0.

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