“GO IN SARDINIA”, E’ CAOS TOTALE A OLBIA TRA RITARDI E MIGLIAIA DI TURISTI LASCIATI A TERRA. E L’EMERGENZA DURERA’ PER TUTTO IL FINE SETTIMANA


La nave di GoinSardinia ha attraccato nel porto Isola Bianca di Olbia, proveniente da Livorno, giovedì mattina poco dopo le 6, per poi ripartire alle 9.15. Quella appena trascorsa è stata una notte di caos per le centinaia di passeggeri che hanno atteso la nave nella Stazione Marittima olbiese, che per garantire assistenza è rimasta aperta tutta la notte. Ma i turisti, esasperati per la situazione, lamentano la mancanza di informazioni da parte della compagnia. 

Per ridurre al minimo i disagi dei circa 1500 passeggeri lasciati a terra ad Olbia, è al lavoro da ieri una task-force presso la Capitaneria di porto, che vede riunite le forze dell’ordine, l’Autorità Portuale del Nord Sardegna, Questura, Prefettura, la Regione, la Protezione Civile e le compagnie di navigazione, coordinate dall’ammiraglio Nunzio Martello. Un intervento che mercoledì, anche se con circa 12 ore di ritardo, ha consentito alla nave El Venizelos di lasciare il porto di Livorno, diretta in Gallura. 
Ma per turisti e passeggeri si rischia persino la beffa, perché dovranno pagare un nuovo biglietto. Anche se, fa sapere l’assessorato regionale ai Trasporti, il presidente di GoinSardinia, Giampaolo Scano, si è impegnato con un messaggio inviato ai passeggeri a rimborsarli. Secondo quanto riferito dalla stessa GoinSardinia, poi, sino a metà settembre dovrebbero essere circa 20.000 i passeggeri che potrebbero rimanere a terra in seguito al blocco della nave affittata dall’associazione che raggruppa circa 200 tra imprenditori turistici, ristoratori, albergatori e agenti di viaggio del Nord Sardegna che hanno unito le forze dal 2013 per cercare di portare i turisti nell’Isola.

L’assessore Deiana consiglia a chi viaggia in auto di consultare le biglietterie delle diverse compagnie di navigazione per valutare la possibilità di itinerari alternativi, imbarcandosi ad esempio da Cagliari dove, anche in questi giorni di fine agosto, sono disponibili posti auto. “Eravamo al corrente delle difficoltà economiche di GoinSardinia – spiega Deiana – ma i vertici della società ci avevano informato solo del mancato pagamento del carburante. Ora scopriamo che c’erano anche problemi di mancato pagamento del nolo all’armatore. La Regione ha sempre guardato a GoinSardinia come un’iniziativa interessante, ma la realtà dimostra che non è sufficiente noleggiare una nave – conclude Deiana – per essere considerati una compagnia di navigazione. E’ necessario essere strutturati dal punto di vista tecnico, manageriale e finanziario”.

“La situazione di emergenza legata a GoinSardinia durerà per tutto il fine settimana”. Lo ha precisato l’ammiraglio Nunzio Martello, della Capitaneria di porto di Olbia, che coordina il tavolo tecnico per le gestione dei disagi legati alle difficoltà della compagnia di navigazione sarda.
In porto, per tutta la giornata di giovedì, ha regnato il caos. Solo nella tarda mattinata, GoinSardinia ha comunicato l’impossibilità di garantire la tratta Livorno-Olbia. Per ore, oltre 1.600 passeggeri hanno cercato di reimbarcarsi su una nave per rientrare nella Penisola, dopo essere stati lasciati a piedi. Sono stati diversi gli episodi critici all’interno della stazione marittima Isola Bianca, con i turisti esasperati alla ricerca di informazioni su come rientrare a casa.
Al momento, la compagnia non ha comunicato, né alle autorità né ai passeggeri, se le tratte di venerdì verranno garantite. E così è corsa ad acquistare il biglietto con altre compagnie, anche se sono pochissimi i posti ancora liberi. La Regione sta seguendo l’evoluzione della situazione di ora in ora, in accordo con l’Autorità marittima di Olbia e la Prefettura di Sassari. L’assessore ai Trasporti Massimo Deiana ha attivato interlocuzioni con gli altri vettori “soprattutto con la compagnia Tirrenia che ha un contratto di servizio per trasporti da e per la Sardegna”, chiedendo di garantire la massima disponibilità di posti per i passeggeri e di praticare la migliore tariffa possibile. “La compagnia di navigazione Tirrenia – dice l’assessore- ha dato la disponibilità per i giorni di venerdì, sabato e domenica, cioè 29, 30 e 31 agosto, di 7 mila postiper i passeggeri e 1.100 posti auto”.
A tutti i passeggeri rimasti a terra, intanto, Confcommercio e Federalberghi Sardegna hanno assicurato unposto letto gratuito in una delle strutture alberghiere della Gallura, tra Olbia, Arzachena, San Teodoro e Budoni. “Adesso gestiamo l’emergenza – ha spiegato il presidente di Confcommercio regionale, Agostino Cicalò – poi, quando terminerà questa fase, occorrerà sederci tutti attorno ad un tavolo per pianificare gli interventi per il prossimo anno a partire dal settore dei trasporti che è essenziale per lo sviluppo della Sardegna e deve diventare più efficiente”.

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8 commenti

  1. senza parole. queste le situazioni che condannano l’isola ad esser sempre più isolata e non più meta turistica ambita

  2. C’è assoluto bisogno di soluzioni strutturali definitive per garantire il diritto alla mobilità da/per la Sardegna. Dove sta la continuità territoriale aerea e marittima?

  3. e a terra Stendiamo un velo pietoso… 131 compresa! treni, pullman, ehm ehm, direi pochino, solo pochino, lenti ?!

  4. Purtroppo il problema più grave è aver lasciato da soli questi imprenditori Sardi …. Le istituzioni Sarde preferiscono chi vuole danneggiare il turismo… E cosi hanno danneggiato una bellissima idea !

  5. ricordiamoci che molti turisti sono potuti venire in Sardegna grazie a GoinSardinia…..l’anno prossimo la Sardegna sarà ancora più lontana dalla penisola!!!!!!!!!

  6. Continua la dimostrazione lampante dell’ennesimo flop dell’iniziativa imprenditoriale sarda. Il pressapochismo la fa da padrone come al solito.

  7. La vicenda GoinSardinia è un disastro. Un disastro. Sotto tutti i punti di vista.
    Io sono molto dispiaciuta, ma è la dimostrazione che il sistema trasporti non è un problema che può essere gestito senza una “rivoluzione pubblica” di tutti i poteri che ci sono intorno. In tanti – me compresa – abbiamo sperato che quella fosse una delle possibili soluzioni.

  8. Stiamo parlando di una vicenda che alla Sardegna ha provocato danni enormi, difficilmente quantificabili, in tutti i settori. Una storia dai contorni scabrosi e fatta con un cinismo sulla pelle dei sardi che ci riporta indietro nei secoli. Un quadro desolante di compiacenze del governo e passività della Regione. Gli interessi e gli intrecci che stavano dietro questa storia sono inquietanti, fondazioni di noti politici al governo finanziati da questi. Ecco i sardi sarebbero dovuti andare a rovesciare quelle navi, altroché. Questi di Go in S. hanno provato a fare qualcosa, ma era chiaro che muoversi contro quei colossi non sarebbe stato facile. Io gli concedo l’onore delle armi, se lo meritano.

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