SA DIE DE SA SARDIGNA CON IL CIRCOLO “SU NURAGHE”: LA FESTA SARDA A BIELLA IL 14 E 15 GIUGNO

il Coro di Terralba


di Battista Saiu

Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza, nei giorni 14 e 15 giugno 2014, la XX edizione di Sa Die de sa Sardigna, Festa del Popolo sardo, patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con la Città di Biella e con la F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia).

Sabato 14 giugno, ore 21, nel Chiostro di San Sebastiano, Balli, suoni e canti di Sardegna, con il Gruppo Folk Ichnosdi Concorezzo (Monza-Brianza),launeddas, solittu e sonette dei Bagamundus di Tore Agus, Matteo Muscas, Nicola Diana, Maurizio Caria e il Coro Folk di Terralba (Oristano).

Domenica 15 giugno, ore 10.30, Missa Majore, Santa Messa nella Basilica di San Sebastiano, tempio civico della Città di Biella, luogo della memoria in cui sono custodite le spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora. Il culto divino sarà officiato da padre Angelo Manzini e da don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe, decorato dai canti inLimba del Coro di Terralba e dalle Voci di Su Nuraghe di Biella.

Alle ore 12.00, cerimonia a Nuraghe Chervu. Dopo il messaggio di saluto, verranno deposti fiori ai piedi del monumento che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi nella Grande Guerra; seguiranno il canto del Miserere; la benedizione col grano e la benedizione religiosa in lingua sarda, impartita da don Ferdinando Gallu. Infine, dopo le salve beneaugurali deiFucilieri di Su Nuraghe, alle ore 13.30, il tradizionale pranzo sociale con breveghe in cappotto (bollito di pecora) e su zicchi(una specie di pancotto), momento conviviale presso l’Hotel Ristorante Bugella.

 Alla festa di Biella parteciperanno i Bagamundus, suonatori erranti, gruppo di giovani suonatori che nasce dall’incontro di Tore Agus, Maurizio Caria e Tonino Mei (primo insegnante di solittu di Nicola Diana e di Matteo Muscas); successivamente i ragazzi incontrano il M° Orlando Mascia e tutti diventano suoi allievi di launeddas. I giovanissimi Nicola e Matteo (ora ventenni) seguono i loro maestri nelle serate. Matteo e Nicola, oramai cresciuti artisticamente, subentrano nel trio Bagamundus. Il brano che meglio li rappresenta è il ballo campidanese a fiorassiu, eseguito con i diversi strumenti: sonette, organetto diatonico (Tore), launeddas (Matteo),solittu (Nicola), percussioni e sa trunfa, lo scacciapensieri (Maurizio). Matteo, virtuoso delle launeddas, che con Tore ha tenuto un corso di launeddas a Biella – unico nel panorama musicale fuori dalla Sardegna -, esegue un classico dello strumento: mediana a pippia e, insieme a Nicola, vari duetti (cuncordias) a solittu e a launeddas. In diverse formazioni, a seconda delle situazioni, fanno ballare tutta la Sardegna, Sardi e Continentali anche fuori dall’Isola. Il Coro Folk Terralba, nato nel 1995, è composto da 19 voci virili, divise in 4 sezioni: tenori primi e secondi, baritoni e bassi. Il suo impegno musicale è teso soprattutto alla riscoperta e alla diffusione del canto in lingua campidanese, parlata dai componenti del coro, ma poco utilizzata dai cori polifonici maschili dell’Isola. Il Coro risulta essere una sorta di laboratorio di ricerca musicale e linguistica, proprio perché adotta testi in campidanese e suggerisce nuove sonorità, sempre nel solco del canto tradizionale sardo. Il ricco repertorio, di oltre quaranta brani perlopiù originali, comprende filastrocche e poesie di tradizione orale e scritta, musicate dal direttore del Coro, M° Francesco Vacca Baldus, che richiamano i codici musicali popolari campidanesi. I brani spaziano dal sacro al profano: Santa Messa, canti del periodo natalizio e della Passione, canzoni a beffa ed altre, a seconda delle diverse ricorrenze della vita. Ichnos è la parola con la quale gli antichi riconoscevano geograficamente la Sardegna per la sua caratteristica forma di sandalo o impronta del piede, ascritta ad antiche divinità. Col nome Ichnos nasce l’Associazione Culturale e folcloristica di Concorezzo (Monza-Brianza). Musica, ballo ed abiti tradizionali sono componenti che caratterizzano le esibizioni del Gruppo Folk Ichnos, formato da circa trenta elementi che indossano i vestiti della festa dei loro paesi di origine, portando in scena la policromia di tutta l’Isola in un’alternanza di suoni, colori e musicalità, con una ricca rassegna di coreografie di Ballu a Passu e Passu Torrau,  Dillu, Cruxi e Logudoresa. Nei luoghi d’emigrazione, Ichnos è alfiere di tradizione viva e vivace che alimenta identità attraverso la memoria attiva, avvicinando alla plurimillenaria cultura dell’Isola chi non avesse ancora avuto occasione di conoscerla e chi, avendola incontrata, vuole rivivere momenti indimenticabili.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *