Nel recensire la pubblicazione lirica in limba (Raighinas de poesia, Edizioni Nemapress) di Salvatore Chessa, avevamo evidenziato l’impegno poetico nel rappresentare la vita e le “tante esperienze collettive” dell’ambiente locale e naturale della sua Cheremule. Ora, attraverso i componimenti della nuova raccolta in italiano Sentimenti in piena (Erga edizioni, pagine 106, euro 7,00), propone invece una originale ed interessante esperienza poetica profondamente intimistica, riflessiva e di attenzione verso la natura-creato.
La natura – scrive Anna Rosa Galdi nella prefazione – per il poeta Salvatore Chessa è il “principale tramite trascendente verso l’Oltre, l’Inconoscibile e quindi il pienamente Umano”, su cui intrecciare sentimenti, emozioni e coltivare un dialogo con Dio. Quella del Chessa è una poesia di fede laica che abbatte le barriere della classica poesia religiosa, da ritualità liturgica, e si relaziona col Trascendente cantando il mondo creaturale-naturale: evidente ed assoluta espressione di Dio dal valore ecumenico. La fascinazione della natura è spesso atto creativo di poesia e linguaggio, di versatilità di sentimenti che prospettano – secondo il poeta – la visione dell’uomo e del mondo nella ricerca della difficile armonia tra “anima” e “animo” umani. La scrittura lirica di Salvatore Chessa riserva, quando tratta il limite delle cose terrene, delle preziose perle di filosofica saggezza e dona significato alla vita e alle cose con le ragioni del sentimento dell’amore. Tanti i distintivi versi per una poesia posseduta dalla bellezza che sa immergersi nella vita, talvolta avventurosamente e da audace capace di meraviglia, ed offrirsi agli altri con solidale comprensione. Sentimenti in piena si compone di “tre stanze poetiche” – titolate: L’anima del mondo; Amori; Universi di sentimenti – che rispecchiano, con voce leggiadra, il mondo intimo del poeta, rielaborato e ricodificato in brevi ed accessibili messaggi lirici, dove le parole operano in un semplice e concreto piacevole ordine. Versi, sottolineati dalla prefatrice Galdi, come viatico per “elevarci al di sopra della quotidianità, guardando al Creato con sempre, e rinnovata, Meraviglia”. La bella e rappresentativa immagine di copertina, titolata “Sorgente Blu” (olio su tela – 120X120), è un’opera realizzata nel 2012 dal pittore Enrico Merli.