LA SARDEGNA E I SUOI ANTICHI SAPORI: IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO GASTRONOMICO A FALZE' DI TREVIGIANO (TV)


di Dario Dessì

Come è ormai tradizione da venti anni a questa parte, sabato 19 ottobre, molti commensali, in prevalenza veneti, hanno partecipato a una sontuosa cena a base di prodotti della terra. Pressola Trattoria EnotecaSchiavon a Falzé di Trevigiano, in provincia di Treviso, è stato organizzato un vero banchetto, cui era assolutamente consigliabile  partecipare. Soprattutto per poter degustare tante leccornie con il sapore delle cose di un tempo,  sapientemente accostate a certi deliziosi vini della Cantina di Santadi. All’inizio, in piedi, gli intervenuti hanno partecipato a un costante e convinto assedio ai piatti  di alcuni  gustosi aperitivi: fette di torta di carciofi,  coiettas (involtini di carne e lardo), spiedini a base di funghi, olive nere rosolate, bocconcini di pecorino immersi  nel vino Nasco, mentre l’infaticabile Luciano andava riempiendo, senza farsi pregare, bicchieri di “Pinot nero 1° Fase” Enoteca da Giorgio e di Pedraia Nuragus di Cagliari D.O.C. della Cantina di Santadi. Un ora dopo, a tavola,  gli antipasti: Pomodori al forno con polpettine allo zafferano e zucchine ripiene con spiedini di agnello ai ferri. Il tutto accostato a un eccellente Cala Silente, Vermentino di Sardegna DO.C. della Cantina di Santadi. A seguire, sono stati portati in tavola due favolosi primi piatti: una minestra di funghi porcini e dei ravioli, accostati a un vino “Antigua”  Monica di Sardegna D.O.C della cantina di Santadi. Sono stati quindi serviti, come secondi piatti: “Sa Panada Asseminese”(Ricetta Piano), a base di carne di capretto. (Molto bravi nella preparazione Giuseppe e Francesco  Schiavon)  e un piatto di agnello in agro, accompagnati da piatti di crudities,  mentre Luciano, con elegante solerzia non smetteva di riempire i bicchieri  con un “Grotta Rossa”, Carignano del Sulcis D.O.C.  e un “Noras”, Cannonau di Sardegna D.O.C. , sempre della Cantina di Santadi. Il Dessert  “Arancini con le noci (Ricetta di Paola Serra) è stato servito con un “Latinia” Nasco I.G.T. della Cantina  di Santadi. E per finire sono stati portati in tavolo Caffè, Mirto di Sardegna e Filu e Ferru. Durante il corso della serata i commensali  son stati informati sulle origini di alcune ricette ed il Magister Vini Mario Bonuso, ex Direttore della mensa Ufficiali dell’aeroporto di Istrana, ha parlato sulle ragioni dei particolari accostamenti tra le pietanze e i vini della Cantina di Santadi. Oltre alle ottime e inedite pietanze della cucina sarda, tutti i vini sono stati particolarmente apprezzati e questo è degno di nota, se ci si sofferma a considerare la posizione di spicco  che il  Veneto occupa tra le regioni italiane in quanto alla quantità ed alla qualità della sua produzione vinicola. Alla fine sono stati tributati lunghi e calorosi applausi a tutti i componenti della famiglia Schiavon e a tutto il personale  addetto alla cucina e alle sale.  Non bisogna dimenticare che il successo di un tale evento conviviale e culturale è dovuto alla perseveranza e al fiuto di coloro che si dedicano alla ricerca di certe  ricette, quasi sempre inedite che, talvolta, si ottengono attraverso contatti diretti con persone, che a loro volta le hanno apprese oralmente dai loro ascendenti o conoscenti in qualche sperduto villaggio della Sardegna. Ma una volta scovate le ricette e le cantine che producono i vini appropriati, subentra la necessità di decidere sulla fattibilità delle singole pietanze e sulla disponibilità e sui costi degli ingredienti. Costi da contenere per evitare che incidano sul prezzo della cena. Diventano quindi indispensabili una o due cene di prova per verificare la bontà delle pietanze  e degli accostamenti. A questo punto non si può fare a meno di apprezzare lo stato di affiatamento  e di collaborazione che si è venuto a creare  col trascorrere degli anni tra gli Schiavon (tutti veramente bravi in un campo enogastronomico, cosi lontano dalle loro tradizioni venete) e tutti coloro che collaborano con convinzione e dedizione alla riuscita di certi eventi, da considerare  unici al mondo. 

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