LA SCOMPARSA A ROMA DEL PITTORE SASSARESE NINO DORE

 

di Cristoforo Puddu

E’ scomparso a Roma, dove si era stabilito con la famiglia dal 1970, il pittore sardo Nino Dore.

Nato a Sassari il 4 dicembre 1932 e diplomato all’Istituto d’Arte cittadino -aveva avuto come maestri i grandi artisti Filippo Figari, Stanis Dessy ed Eugenio Tavolara-  si dedica inizialmente all’insegnamento (Scuola Media di Lanusei) e all’impegno nei movimenti d’avanguardia artistica sarda degli anni Cinquanta. Nel 1953 partecipa alla VIII^ Quadriennale romana; seguono frequenti mostre nell’Isola e nel 1960, grazie ad una borsa di studio del Governo francese, si trasferisce a Parigi ed inizia un significativo periodo formativo “da cui ricava un totale dominio formale inteso come mezzo per l’espressione dell’interiorità”. Dopo la preziosa esperienza parigina, dove frequenta anche corsi d’incisione dell’Atelier 17 de l’Academie Ranson diretti da Hayter, è insegnante di Disegno dal Vero e di Decorazione Pittorica all’Istituto d’Arte di Sassari fino al trasferimento nella Capitale. Negli anni Ottanta coniuga “l’impeto esistenziale con il rigore della pittura tedesca” e a Roma fa parte, prima, del gruppo artistico di “Spazio Alternativo” e successivamente a quello collegato alla galleria “L’Ariete”. Nino Dore, figura rappresentativa nell’arte figurativa sarda, ha tenuto mostre a Sassari, Cagliari, Nuoro, Olbia, Quartu, Roma, Parigi, Kornwesteim, Morges, Bellinzona, Cairo e nel 2010 al Palazzo della Frumentaria: ritorno simbolico ed omaggio alla città in cui tutto era iniziato.

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