Agriturismo, boom di aziende: aumenta l'offerta negli esercizi autorizzati nell'isola

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Sono 757 le aziende sarde autorizzate a praticare l’agriturismo. Il settore è in crescita (+5,4 in un anno). In Italia le aziende autorizzate sono 18.480 con un incremento nel 2008 di 760 unità (39 in Sardegna). Nell’isola la divisione per zone altimetriche attesta, secondo i dati dell’Istat, che 65 aziende si trovano in montagna, 470 in collina e 222 in pianura. L’agriturismo sardo pesa per il 4,1% del totale nazionale. Nel Paese c’è una presenza agrituristica molto diffusa in Toscana e in Alto Adige dove sono localizzate rispettivamente 4061 e 2921 aziende. Ma l’attività presenta dimensioni significative anche in Veneto, Lombardia, Umbria, Piemonte, Emilia e Campania. La presenza femminile è molto importante nella conduzione di questo tipo di aziende con una quota pari al 34,9% (6441 unità); e si distingue la Toscana dove le donne gestiscono 1645 aziende. In Sardegna sono 496 le attività gestite da maschi e 261 quelle gestite dalle donne. Il boom dell’agriturismo è avvenuto tra il 1998 e il 2008, un decennio d’oro in cui le aziende sono aumentate del 90,2%. E aumentano in progressione le imprese che svolgono più servizi. Del resto per l’Unione europea il turismo rurale è un concetto molto ampio che comprende qualsiasi attività. In Italia si distinguono i settori produttivi, così l’agriturismo è considerato una vera e propria attività agricola accessoria alla coltivazione e all’allevamento. Il Centro Sud si conferma l’asse dell’ospitalità con il 60,7% del totale nazionale degli alloggi autorizzati e il 65,2% dei posti letto. In Sardegna a poter dare alloggio sono 575 aziende su 757. I posti letto 5667 e le piazzole messe a disposizione 1165; 464 aziende oltre all’alloggio, forniscono la ristorazione. Lo studio dell’Istat conferma la tendenza a offrire pacchetti integrati con servizi differenziati, diretti a qualificare l’attività agrituristica rispetto al territorio in cui è esercitata. Grazie alla tipologia dell’offerta si possono anche vedere le specializzazioni: nel Trentino è diffuso il solo pernottamento, in Toscana un quarto delle imprese offre la prima colazione mentre in Sardegna prevale la mezza pensione (397 unità pari al 69%). La sola ristorazione è comunque più diffusa in Lombardia, in Trentino, Friuli, Veneto e in Sardegna. Gli abbinamenti della ristorazione con l’alloggio e altre attività risultano diffusi in Toscana, Campania, Emilia e Sardegna. Da segnalare che la degustazione dei prodotti non è prevista nell’isola. Nelle altre regioni è invece un punto di forza e consiste nell’assaggio di prodotti agricoli senza che questo assuma le caratteristiche di un pasto o di uno spuntino. Rappresenta, infatti, un arricchimento dell’offerta aziendale con il consumo di prodotti coltivati sul posto. L’offerta della degustazione è più diffusa in Toscana, Marche, Veneto, Campania, Umbria e Piemonte. Infine le «altre attività»: sono 128 le aziende sarde autorizzate per l’equitazione e 151 per l’escursionismo. Dal computo Istat non risultava nessuna azienda votata al trekking e nemmeno all’impiego di mountain-bike. È possibile individuare alcune specializzazioni: Toscana, Lombardia e Umbria per l’equitazione; Alto Adige e Toscana per l’escursionismo, Umbria, Toscana e Alto Adige per lo sport; ancora la Toscana per il trekking e mountain bike. Per le osservazioni naturalistiche dove la Sardegna è incredibilmente assente prevalgono Campania e Sicilia.

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