Sebastiano Coinu
di LUCIA BECCHERE
Secondogenito di un allevatore fonnese, Sebastiano Coinu, classe 1943, è l’unico di tre figli ad essere stato indirizzato agli studi e questo grazie all’intuizione di una insegnante elementare amica di famiglia che avendo colto in lui notevoli capacità, ha suggerito ai genitori di non allontanarlo dalla scuola. Dopo l’esame d’ammissione, il piccolo Sebastiano ha frequentato le medie e il ginnasio presso l’Istituto salesiano di Lanusei, ha conseguito la maturità classica al De Castro di Oristano e nel 1969 ha conseguito laurea in medicina a Cagliari con 110 e lode, riconfermando per i sei anni l’assegno di studi per merito.
Ha svolto il servizio di medicina di base a Gavoi e Ollolai dal ‘70 fino al febbraio del ‘72 quando venne assunto presso il reparto di radiologia del San Francesco di Nuoro. Nel ‘74 conseguì la specializzazione in radiologia diagnostica nell’Università di Cagliari e si iscrisse alla società italiana di radiologia medica. Nel ‘78 ha conseguito la specializzazione in medicina nucleare alla Cattolica di Roma, l’idoneità nazionale per aiuto di radiologia e sempre nel ‘78 ha vinto il concorso per aiuto di radiologia allo Zonchello di Nuoro. Tre anni dopo ha conseguito l’idoneità nazionale per primario ospedaliero in radiologia.
Nel 1982 ha vinto il concorso di primario di radiologia allo Zonchello con rapporto di lavoro a tempo definito, traguardo che gli ha consentito di aprire lo studio radiologico, convenzionato prima con gli enti mutualistici e successivamente con L’Azienda Sanitaria. Durante il suo primariato allo Zonchello, suo il merito di aver trasformato il servizio di radiologia sanatoriale in un servizio di radiologia generale con nuove attrezzature all’avanguardia, ha curato l’acquisizione delle attrezzature radiologiche e del relativo personale in servizio nel dispensario di Nuoro nell’atto del passaggio dalla struttura dispensariale agli Ospedali.
E’ stato direttore e insegnante nella scuola dei tecnici di radiologia medica organizzati dall’Azienda Sanitaria dal 1988 fino al 1990, anno in cui è diventato primario di Radiologia al San Francesco per trasferimento dove, oltre la radiologia diagnostica e la ecografia, ha seguito la medicina nucleare con le scintigrafie per i malati oncologici e per le malattie tiroidee, secondo i protocolli allora vigenti. Ha curato anche l’installazione della risonanza magnetica, la prima in assoluto nella provincia di Nuoro e la formazione del personale.
Ha contribuito all’organizzazione di riunioni scientifiche locali e regionali e ha presentato comunicazioni in ambito radiologico.
Ha approfondito sempre più la sua già puntuale formazione con la frequenza di corsi di aggiornamento in Italia e all’estero, dal 1988 al 2023 è stato iscritto alla società di radiologia del nord America (RSNA), per ben 5 anni ha seguito i lavori del Congresso e i corsi di aggiornamento della società Americana di radiologia che annualmente si tengono a Chicago, sede di riferimento internazionale per l’aggiornamento dei radiologi.
Dal 1996, in pensione dall’Ospedale, si dedica interamente allo studio radiologico in posizione di radiologo-direttore sanitario. Lo studio, dotato già dal 1984 del primo ecografo, può vantare di apparecchiature di diagnostica per immagini moderne e aggiornate, dal 2001 dispone della prima risonanza magnetica privata presente in tutta la Provincia, per ben due volte sostituita con apparecchiature più aggiornate. Attualmente è in fase d’installazione l’intelligenza artificiale ad essa applicata.
Oggi, nello studio radiologico del dottor Coinu, che ha al suo attivo 54 anni di esperienza lavorativa e ha ricevuto la medaglia che l’ordine dei medici di Nuoro consegna ai 50 anni di servizio, operano 4 radiologi, una anestesista e 7 dipendenti.
“Sono soddisfatto e gratificato del mio lavoro – confessa Sebastiano Coinu -. Dai pazienti si impara sempre qualcosa, le debolezze altrui servono anche per capire le nostre debolezze, così come la forza morale dei pazienti ci insegna ad essere più forti.
I pazienti – continua -, per me non sono mai un numero, sono persone. Il mio rapporto con loro è spesso fugace, purtroppo non è come quello del medico personale, a volte non li vedo nemmeno essendo il nostro un servizio non una medicina clinica. Ma quando un malato ha dei dubbi e mi chiede spiegazioni io sono sempre disposto al dialogo, oggi più che mai in un momento in cui è sempre più assente il medico di riferimento o perché andato in pensione o per qualsiasi altra ragione, si cerca di essere utili in qualsiasi situazione di difficoltà. Ritengo comunque questo tipo di rapporto proficuo e cerco di fare il meglio compatibilmente coi miei tempi a disposizione, piuttosto ristretti per la mole di esami da preparare, che pressano e devono essere consegnati tempestivamente.
Emergono le debolezze umane – prosegue -, molte persone benché forti, difronte ad un problema di salute diventano fragili e se avvertono qualcosa di anomalo. perdono tutta la loro sicurezza. In queste situazioni ho sempre cercato di essere utile e di dare un input positivo a chiunque”.
Qual è il suo rapporto coi dipendenti?
“Mi sento il primo del gruppo, nient’altro. Sono molto collaborativo, credo di aver ottenuto ogni mio risultato con l’esempio. Lavoro più di dieci ore al giorno, sono il primo ad arrivare in studio e l’ultimo ad andare via”.
Le due figure di medico e di uomo come convivono in lei?
“A casa, spesso ripenso su qualche caso da rivedere, questo mi succede mentre guardo la tv e quando mi sveglio di notte. Certi casi entrano nella testa e difficilmente te ne liberi. Ti metti in discussione. Seguo l’informazione, l’attualità leggendo i giornali ma il lavoro è sempre presente nei miei pensieri.
Molti pensano erroneamente che il medico abbia delle certezze assolute, non è così. Il medico non le ha quasi mai. Noi facciamo spesso diagnosi di probabilità. Quando hai dei quadri precisi la diagnosi è chiara, perché le immagini parlano da sole, ma non sempre è così. A volte non abbiamo certezze e dobbiamo andare avanti, fare altri esami e questo spesso il malato non lo capisce. Un banale mal di testa può nascondere altro. Ti fermi a riflettere, il pensiero ti insegue e riguardi le immagini. Senti la responsabilità di quello che fai e devi andar coi piedi di piombo. Se il caso lo richiede, richiami anche il paziente per dire che bisogna fare qualche altro esame e approfondire. Se mi immedesimo in lui, so come mi devo comportare, se entro nella testa del malato non sbaglio”.
Ha mai pensato di cambiare lavoro?
“Non, mai. Ho sempre considerato il mio lavoro un valore assoluto, mai discutibile. L’ho anteposto a tutto. Nel lavoro ho sempre messo l’anima, ho sacrificato il tempo della famiglia, della mia libertà, ho rinunciato a viaggiare per non lasciare lo studio, se manco qualcosa si intoppa. Forse sbaglio nel credermi indispensabile? Ci si potrebbe programmare in modo da non essere indispensabile ma in questo momento non è così semplice organizzare alternative o fare qualcosa del genere. Questa mia convinzione nasce da una esperienza pluridecennale. Non è così semplice delegare agli altri”.
Dottor Coinu ricorda la prima volta che ha indossato il camice?
“Ero molto giovane e ha provato una grande emozione quando, studente al terzo anno di medicina faceva tirocinio. Poi da titolare ha provato anche ansia e paura di non fare le cose bene”.
Era un grande lettore di libri di letteratura italiana e straniera, ora ha meno tempo da dedicare alla lettura e si limita ai saggi di attualità e ai libri di storia. Il suo interesse per lo sport è tiepido e in età avanzata ha riscoperto la passione per la musica moderna che trova più positiva, mentre la passione per la musica classica è andata via via scemando.
Un difetto?
“Tanti, dovrei fare un elenco. Sono consapevole di non essere molto bravo nei rapporti di socializzazione. Questo mio limite mi ha creato da sempre problemi negli interventi delle riunioni scientifiche”.
Un pregio?
“Sono molto rigoroso sui miei principi e sui miei obiettivi. Non transigo in nessun modo. Questa è il mio imperativo”.
Chi è per lei dott. Sebastiano Coinu.
“Una persona onesta che stimo molto, con tanti difetti ma anche tanti pregi.
Cosa consiglia ai giovani che vorrebbero fare i medici?
“Farsi il mazzo nello studio e nel lavoro perché trattasi di una scelta totalizzante. Non considerarsi mai arrivati perché la formazione del medico è sempre in itinere”.
Cosa conta di più nella vita?
“La salute, tutto l’altro viene dopo. Riconosco anche che la famiglia, gli affetti, la pace, il rispetto, il lavoro, ecc sono tutti valori assoluti”.
Come vede la sanità di oggi rispetto a ieri?
“La situazione è molto peggiorata. A mio avviso la colpa non è da attribuire a questo o a quest’altro. Diciamo subito che la sanità è cambiata, la differenza fra la sanità di 50 anni fa e quella di oggi non sta solo nel fatto che sia stata governata da gente inadeguata, o perlomeno non sta solo in quello. Oggi sono cambiate le esigenze, è cambiato l’approccio del cittadino alla sanità, gli stessi mezzi della sanità sono cambiati, quindi gli schemi del passato non valgono più e di questo gran parte delle persone non se ne sono resi conto, molti pazienti pensano che debba essere scontato quello che avevano prima, ma in realtà è lo stesso paziente oggi ad avere delle richieste che un tempo non aveva. Da medico di base cercavo di risolvere il problema del paziente, davo la cura che ritenevi opportuna e lo facevo ritornare per relazionare. Adesso non è più così, adesso è proprio il paziente a non accontentarsi di un simile approccio. È lui a proporre e a voler fare questo o quest’altro, vuole subito approfondire il problema, fare la risonanza, la TAC. Oramai la gente è subissata dall’informazione, dalle trasmissioni televisive sulla sanità e tutti vogliono controlli immediati. Tutto questo non può essere garantito dallo stato, a mio avviso.
La richiesta di prestazioni specialistiche è enormemente aumentata e noi dobbiamo anche pensare che lo stato non coprirà più tutte le esigenze sanitarie delle persone. A mio avviso occorre stabilire dei livelli minimi di assistenza, certi e sicuri per tutti, bisogna garantire alcune malattie importanti che devono essere protette e assicurate, così come devono essere garantite certe categorie, ma non si può pensare nel modo più assoluto di assicurare tutto a tutti. Questo va detto con molta onestà, ma nessuno lo dice perché si ha paura che la gente non lo accetti.
Aggiungo che le strutture sanitarie sono impreparate a questa situazione. Bisognerebbe fare un’opera di standardizzazione delle cose per definire dove lo stato deve essere assolutamente presente e garantire certe prestazioni, però al di fuori di questo vanno studiate altre forme di assicurazioni supplementari perché così non è più possibile continuare.
Anche le figure dei sanitari – afferma -, oggi sono diverse, un tempo il medico era una figura di prestigio e rispettata. Non è più così. La gente è più esigente e il medico, anche se preparato e impegnato, può incorrere in cause di rivalsa che possono segnargli la vita. Per questo gli stessi medici, a volte, eccedono nelle prescrizioni di esami. Oggi la cronaca registra anche aggressioni fisiche a tutto il personale sanitario perché spesso gli si attribuisce la colpa del mal funzionamento del sistema.
Tante sono le cose da cambiare – conclude Coinu -. Occorre eliminare i test d’ingresso alla facoltà di medicina, ogni università dovrebbe accogliere tutti gli studenti che può preparare e la selezione dovrebbe essere fatta in itinere. Gli istituti della Facoltà di medicina dovrebbero dotarsi di un maggior numero di persone atte a curare esclusivamente la didattica spesso penalizzata dagli impegni di routine. Questo potrebbe favorire una riduzione dei tempi di formazione.
Un augurio?
“Vivere a lungo col cervello sano per continuare il mio lavoro. Gli acciacchi arrivano, ma quello che vorrei conservare in salute, è la testa”.
In pensione?
“Ci penso. Fatti i conti, sono certo che non passerà molto tempo. Meglio il più tardi possibile”.
Grazie a Tottus in PARI per aver parlato di noi♥️
Buongiorno,
mi inserisco per esprimere i più alti sentimenti di stima ed ammirazione per l’Uomo ed il Radiologo, che da oltre cinquant’anni impugna da protagonista con il testimone della Storia Radiologica Sarda. Sono onorato di averlo conosciuto ed aver ricevuto la sua fiducia. Lo conobbi nel 1996 da Responsabile per la Sardegna di un Azienda Italiana, leader mondiale nella produzione dei Mezzi di Contrasto per Risonanza Magnetica e Tomografia Assiale Computerizzata e da allora fino alla fine del 2021, ci siamo sempre ritrovati per conversare sulle novità scientifiche, relative al complesso argomento dei Mezzi di Contrasto. Alla sua veneranda età può forse essere considerato il più anziano Radiologo in attività, non soltanto in Sardegna, ma probabilmente a livello Nazionale. Un vero grande esempio di passione e dedizione al lavoro, che arricchisce la qualità dell’offerta Sanitaria Regionale, a favore della Popolazione. Uomo dall’intelligenza viva, ha seguito con puntualità in questi lunghi anni, l’aggiornamento del progresso tecnologico, dimostrato dall’acquisizione di nuove apparecchiature, a fronte di ingenti investimenti personali. Sono stato testimone diretto della sua massima attenzione nell’impiego dei migliori Mezzi di Contrasto, disponibili sul mercato farmaceutico mondiale, ma di produzione Italiana, con l’unico obiettivo di perfezionare sempre più, la risposta da dare ai pazienti. Avendo conosciuto per lavoro tutto il mondo Radiologico, Pubblico e Privato della Sardegna, senza tema di smentita posso affermare come lo Studio CID sia un eccellente punto di riferimento nel panorama della Radiologia Sarda, grazie al suo abile Timoniere e ad un Equipaggio affidabile e ben preparato, sempre pronto a rispondere alle richieste, anche le più esigenti, provenienti dal Territorio Nuorese e Regionale di cui la Città di Nuoro deve andare fiera ed orgogliosa. Del Dr. Coinu mi ha sempre colpito il carisma, unito ad una grande umiltà con la quale mi accoglieva e mi ascoltava, durante le visite di Informazione Scientifica, semplificando notevolmente il mio non facile lavoro.
Quindi Grazie Dr. Coinu per i nostri 25 anni di puntuale collaborazione, Le auguro un’ottima salute e la perfetta lucidità mentale, così come da Lei tanto auspicata. Cordiali Saluti e a nos bider sanos, MC 👋🙋♂️👋
Eccellente medico,uomo di grande spessore
Dott Coinu.. Un grande.
Un vero medico, bravo Dott Coinu
Bravissimo dott.Coinu
Il mio capo dal lontano 1989 fino a 2004 che tempi!!!! Vero dotto’ !!!!!!
Congratulazioni Sebastiano,un abbraccio a voi tutti
Bravissimo
Super dott Sebastiano Coinu, per noi fonnesi”Coccianu”,molto umano oltre che competente
Dottore umano e competente…
Un grande professionista al servizio di chi ha bisogno.
Grazie dottor Coinu e bravo tutto lo staff
Un professionista competente e serio.
Un medico che fa onore alla categoria.
Bell ‘articolo Prof!
Congratulazioni Sebastiano, un saluto
UNA GARANZIA..👏👏
Il migliore ❤️
è dal 1979!
Bravissimo 👏 lunga vita Dott Coinu
ho la fortuna di conoscerlo di persona.nutro per lui una grande stima e lo considero un esempio da seguire.uomo dall’animo nobile,dotato di una grande sensibiltà.ha sempre dato anima e corpo al suo lavoro che svolge con grande professionalità e passione.anche il suo staff è a sua immagine e somiglianza.che dire:”caro dottore le auguro una lunga vita in salute che le consenta di portare avanti la sua missione”
Grazie al mio compianto datore di lavoro, conosco dr Coinu da tanti anni, sono affezionata a lui e lo ritengo un professionista serio e preparato che ha trasmesso anche ai suoi collaboratori una delle qualità primarie: attenzione alle persone. Lunga vita dotto’.
Unici ❤️ sempre vicino alle persone con rispetto e soprattutto gentilezza auguri di ogni bene vince sempre l umanità delle persone
Bravissimo