Chiusa la campagna elettorale a mezzanotte, oggi è la giornata del silenzio per i partiti e i candidati. Domani, domenica 4 marzo seggi aperti dalle 7 alle 23 nelle 1.838 sezioni della Sardegna. I sardi chiamati alle urne sono 1.368.482: 665.231 uomini e 703.251 donne. Dovranno eleggere i 17 rappresentanti alla Camera. Poco meno di 1.270.000 quelli che votano anche per mandare al Senato altri otto candidati. Complessivamente la Sardegna esprimerà quindi 25 parlamentari.
Per la prima volta potranno esprimere un voto per Montecitorio anche 14.907 18enni – 7.693 uomini e 7.214 donne -, mentre gli elettori sardi residenti all’estero e iscritti all’Aire sono 97.092. I dati sono stati forniti direttamente dal ministero dell’Interno che ha pubblicato un ampio dossier con tutte le informazioni. Lo scrutinio inizierà al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione al Senato.
La Sardegna è suddivisa in sei collegi uninominali e due plurinominali per la Camera e in tre uninominali e uno plurinominale per il Senato. Agli elettori verranno consegnate due schede, una di colore rosa per esprimere il voto per la Camera e una gialla per il Senato. Il voto può essere espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto va, in questo caso, alla lista e anche al candidato nel collegio uninominale.
Oppure è possibile mettere un segno sul nome del candidato all’uninominale: in questo caso il voto andrà alla lista collegata e, nel caso di una coalizione, alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti dalla singola lista nel collegio. E’ anche possibile mettere due segni sul candidato all’uninominale e su una delle liste collegate, mentre non è previsto il voto disgiunto (segno su un candidato all’uninominale e su lista non collegata) che, in quest’ultimo caso, sarà annullato.