Far conoscere la Sardegna ai francesi: filo diretto con Parigi

di Giusy Porru

 

Carissimi, devo precisarvi che il vostro sito rientra nella mia più grande considerazione e approvazione per tanti motivi.  Diversi anni fa avevo cominciato a frequentare i circoli sardi. Era l’opportunità che avevo per incontrare molti sardi emigrati che come me erano stanchi e refrattari a far parte di questi gruppi pseudo familiari che si riunivano per le solite "cenette" a suon di musica tradizionale che stagnavano nei consueti, e se vogliamo ridicoli commenti nostalgici e memorie folcloristiche… E’ stato così che una decina d’anni fa sono riuscita a riunire un centinaio di persone interessate a partecipare a un’altra forma di associazionismo molto più attivo e moderno, più adatta ai nostri tempi e necessità con lo scopo di avere uno scambio culturale tra la Francia e l’Italia. Questo grazie alla creazione di "Art et Culture en Sardaigne" di cui ero Presidente. Il mio obiettivo essenziale era concentrato principalmente sullo sviluppo delle attività culturali che in un modo o in un’altro erano sempre legate alla Sardegna e alle sue peculiarità positive.
Manifestazioni che richiedevano molta applicazione e un lavoro certosino anche con le istituzioni locali e sarde per poterle approntare.  Ma la problematica era ed è sempre la stessa: la mancanza di risorse economiche per realizzare idee e progetti.  Soldi per i locali, soldi per gli artisti. Insomma, una difficoltà dietro l’altra. Per alcuni anni sono andata personalmente negli Uffici Regionali, agli assessorati dove ho cercato di esporre quanto realizzavo per la Sardegna a Parigi. Ho cercato di spiegar loro il metodo di lavoro e l’importanza delle associazioni Culturali come richiamo per l’isola, principalmente anche nell’ambito turistico.  Mi lamentavo della poca coordinazione e delle scarse informazioni che filtravano nel dialogo a distanza fra gli emigrati sardi e la Sardegna.  In Regione si mostravano entusiasti e chiaramente d’accordo con le mie propensioni a lavorare per "l’isola". Ma ahimè, le burocrazie a volte estenuanti, non si snellivano mai e così diventava impossibile smuovere quelle norme che fossilizzavano il sistema. Alla Federazione avevo presentato l’importanza di una rete di comunicazione tra i circoli di tutto il mondo…creare delle vetrine permanenti almeno in ogni capitale importante. Immaginavo ed auspicavo a un vero legame e scambio di informazioni con la Sardegna che avrebbero dovuto attivare tutte queste "antenne" nel Mondo, che ritenevo inesistenti…  Avevo presentato per ben due volte dei progetti di film e documentari per il mondo dell’emigrazione sarda, che sarebbero stati utili anche come materiale scolastico come memoria storica della nostra storia. Ma non ho mai avuto risposte… Poi con grande difficoltà riuscii a creare una prima bozza del sito "Sardaigne in Paris" che voleva coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la Sardegna. Un modo per confrontarsi "TUTTI INSIEME"… Ora capirai perché mi rispecchio con piacere nel vostro sito.  Per finire non essendo un’esperta informatica il sito non è potuto andato avanti: sono rimaste solo le bozze e tanti sogni nel cassetto. Nel frattempo ho svolto parecchie manifestazioni interessanti, sempre con passione e tanto volontariato. E senza finanziamenti. Le risorse, purtroppo, raggiungevano solo le  "Sedi Riconosciute Ufficiali" che continuavano con la stessa "musica" senza proporre nulla di innovativo. Stanca ho dato le dimissioni! Gli anni sono trascorsi e anche i circoli hanno migliorato e tanto il loro modo di interpretare quel ruolo che la Regione gli riconosce: si fa cultura e la mentalità è decisamente cambiata.  Anche grazie ai computer forniti dall’Assessorato, si comunica meglio su internet. Sono stati lanciati diversi progetti interessanti come "vetrine permanenti". Certo, magari tutti non hanno compreso appieno il meccanismo visti i risultati. Da poco è stato bandito il concorso cinematografico per i sardi nel mondo…che bella sorpresa!
Quando ho scoperto il vostro sito che mette in pratica quel mio desiderio iniziale e che si rispecchia anche nel vostro nome…è stato realizzato un’altro mio desiderio e mi congratulo perché abbiamo avuto le stesse idee e lo fate benissimo. Potrei essere soddisfatta ….ma c’è ancora molto da fare…tantissimo……….
Cordiali saluti a Tonino Mulas, presidente della FASI, incontrato al concerto in memoria di Lao Silesu che avevo organizzato al teatro "des Champs Elisée" circa 5 anni fa. Dovrebbe ricordarsi di me, anche se ero dietro la scenografia…

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