di EUGENIA CERVELLO
La inquietante e tragica realtà, quella della guerra, di cui l’umanità intera, oggi, è testimone – sia sul campo, sia attraverso i mezzi di comunicazione – si dilata nel tempo potenziando sempre di più il suo non senso e la sua incomprensibilità davanti all’orrore della violenza gratuita sulle vite umane e davanti alla devastazione dei centri abitati, punti focali di identità: Il conflitto Russia-Ucraina identifica la Russia come aggressore e l’Ucraina come territorio aggredito che perdendo la sua specificità storica e rimanendo nella posizione di aggredito, diventa simbolo di resistenza, di disperazione e nello stesso tempo di coraggio, per tutti i popoli aggrediti che lottano per la libertà della loro patria e per la difesa della loro identità religiosa o laica che sia.
L’Associazione Lumen nasce come Centro di Mediazione di conflitti psico-sociali e, oggi – più che mai – è consapevole che l’Umanità, ha toccato il punto più buio dell’esistenza, dove la vita e la morte si toccano inesorabilmente, e dove l’umanità stessa diventa preda del potere e della sua stessa sorte, più o meno con responsabilità e insidie minaccianti la sua dimensione umana, e si propone, pertanto, con una tematica dura e distruttiva, quale è la guerra, simbolo di morte, l’unica vincitrice sul campo di battaglia: Bunker – le lacrime degli Innocenti, un percorso concettuale artistico letterario, costituito da un insieme di interrogativi e di riflessioni sull’eterno ripetersi della storia: il crollo, la ricostruzione e nuovamente la distruzione e con essa l’identità di un popolo che vede i suoi diritti oltraggiati e divorati dal cinismo del potere fine a se stesso.
L’Arte, dunque, come luogo liturgico… come espressione sublime della spiritualità dell’uomo che si eleva oltre le dimensioni spazio-tempo, diventando figura mediana che unisce empaticamente l’artista all’Umanità, e ancora l’Arte come espressione di verità universale che, trascendendo l’alterità, come elemento perturbante, fonte costante di angoscia e di guerra, di distruzione e di morte, in un mondo di sfida, altamente conflittuale e belligerante, diventa all’unisono condivisione, unità, pace, speranza, rinascita.
E l’attenzione si sposta sull’Arte e sulla Poesia, che, elevandosi oltre le dimensioni temporale e spaziale, partecipano del divino, ed è nel divino che si realizza il compito doloroso di ritorno all’unità, di ri-composizione dei frammenti delle civiltà e della loro identità, diventando così figure mediane, portatrici di pace che uniscono in un processo di sintesi l’artista, il poeta, l’umanità.
Emergono, infatti, il segno, la voce e l’intelligenza intuitiva, il senso di com-passione e di vicinanza verso il sofferente e il perseguitato, di 21 artisti di terra di Sardegna, testimoni diretti di quella terra che si è fatta sempre simbolo di accoglienza e di solidarietà e che, oggi, all’unisono condividono l’anima del progetto: Bunker – le lacrime degli innocenti, pianificato dall’associazione Lumen.
Segni e voci si elevano come forza trainante e liberatoria – come un’onda silenziosa, fresca e rigeneratrice che dà e restituisce la speranza della rinascita a quell’umanità martirizzata, quale è quella del popolo ucraino – e non solo, quella del popolo palestinese, quella del popolo siriano, del popolo del Myanmar e a tutta quella umanità devastata dal dramma della guerra e presente su tutto il pianeta Terra.
Segni e voci, dunque – alla luce della tutela dei diritti fondamentali dell’uomo e affinché venga ri-compreso il significato della natura religiosa della vita e si ri-definisca nella sua matrice identitaria – sono proiettati nel sensibilizzare al ripristino di messaggi di pace, di bellezza e di verità, perché la ricerca del punto di condivisione accomuna l’uomo al suo simile, trascendendo il condizionamento dei vari modelli culturali etnici, storici, politici e geo-politici. Quella linea di demarcazione dei confini territoriali, spesso definita linea rossa, possa, attraverso l’Arte e la Letteratura, diventare una terra di nessuno che dà luogo a processi di scambio tra culture differenti.
Da Cagliari a Nuoro a Forlì… “Se i muri potessero parlare e il silenzio delle macerie… e l’urlo senza voce… e l’innocenza bagnata di lacrime e sangue… ”
GRAZIE A CHI HA CREDUTO TOTALMENTE NEL PROGETTO BUNKER…. a tutti gli ARTISTI partecipanti… e a tutti gli ORGANIZZATORI della Fiera di FORLI’.
Grazie al giornalista- poeta CRISTOFORO PUDDU per la pubblicazione dell’evento in TOTTUS IN PARI.
Grazie a GIUSEPPE MANCA per la elaborazione grafica della locandina, presente anche nei cataloghi precedenti.
Grazie a TUTTI.
Che bello, peccato Irene, se fossi stata a Rimini sarei venuta senz’altro
Complimenti a te
Congratulazioni 👏 👏
Complimenti!
Grazie Eugenia e grazie a tutti quelli che mettono il loro impegno per l’arte. Complimenti. 😘😘😘
Ho letto con piacere l’articolo. Veramente bello e pieno di significato. Grazie da parte mia, ma penso di interpretare il pensiero di tutti gli artisti.
Grazie a te, al tuo impegno e alla tua dedizione.