segnalazione di GIANNI CILLOCO
Venerdì 10 giugno, alle ore 18:30, allo Spazio Ilisso sarà inaugurata la mostra “Maria Lai. Dall’informale all’opera corale”.
La rassegna nasce dalla collaborazione tra Spazio Ilisso, l’Archivio Maria Lai, la Fondazione Maria Lai , la Fondazione Stazione dell’arte Ulassai e il Magazzino Italian Art Foundation di New York nell’intento di presentare al pubblico le opere più significative dell’artista in un’esposizione dal respiro internazionale. La mostra focalizza il lessico visivo di Maria Lai asciugato e sganciato dai consueti e troppo spesso ricorrenti aspetti aneddotici, agiografici e favolistici che incrostano la figura dell’artista. Settanta capolavori rivelano i passaggi cruciali del suo percorso artistico in un iter espositivo che ripercorre circa 40 anni di ricerca.
Un itinerario espositivo, progettato dall’Arch. Antonello Cuccu, studiato per avvicinare il visitatore agli esiti più alti e centrali della ricerca di Maria Lai, alla sua spinta creativa esplicitata nel personalissimo linguaggio materico, dai profondi contenuti antropologici.
La mostra e il catalogo sono curati da Elena Pontiggia, nota storica dell’arte e accademica, già autrice della completa monografia sull’artista pubblicata, anche in edizione inglese, da Ilisso nel 2017. Nel suo saggio l’autrice rivela che «uno dei motivi di fascino dell’opera di Maria Lai, del resto, è la sua capacità di interpretare le ricerche del suo tempo, traducendole e riportandole al suo mondo, all’eredità di segni e di affetti che l’Isola le ha lasciato. Per questo la protagonista di questa mostra è un’artista internazionale, pur rimanendo un’artista sarda: proprio il deposito di tradizioni e di sensibilità della Sardegna le ha permesso di dire qualcosa di nuovo nell’ambito dell’arte contemporanea … due dimensioni che non vanno staccate l’una dall’altra, ma si legano armoniosamente».
Realizzazione allestimento e catalogo: Ilisso edizioni