UNA COPPIA SARDA DA SOSTENERE A GENOVA: STORIA DI UNA FAMIGLIA IN DIFFICOLTA’, UN AIUTO PER SALVARE UNA VITA

di FEDERICA VACCA

La storia di una mamma, Teresa Aru, e di un papà, Roberto Peddio, e del loro piccolo bambino. Teresa è una ragazza molto giovane con già sei bambini a cui badare, ma è l’ultimo nato che, ahimè, sarà il protagonista della nostra storia. Durante la gravidanza dopo vari controlli”, racconta Teresa, “all’ospedale di Cagliari si sono accorti che il bambino aveva la vescica troppo grande, un rene che non funzionava e un difetto al cuoricino. Alla 35essima settimana, mi hanno fatto partire al Gaslini di Genova, dove hanno scoperto anche diversi altri problemi. Il 18 dicembre, appena nato, subito me lo hanno portato via. Al terzo giorno il bambino non mangiava e hanno capito che aveva un’atresia esofagea, così al quarto giorno di vita è stato operato. Dopo questo, ha dovuto fare un mese in rianimazione e il 27 febbraio lo hanno operato anche al cuoricino. Purtroppo non è ancora finita, ora stiamo aspettando per l’altro intervento al rene”. La storia di Teresa e Roberto è una storia forte e complicata, non solo per le condizioni precarie del bambino, ma anche perché l’unico che può lavorare in questo momento è lui., Ma sapete bene che, di questi tempi, non è semplice nemmeno vivere con due stipendi, figuratevi cosa può essere mantenere due affitti (perché Teresa è costretta a pagare un affitto vicino all’ospedale di Genova, per stare vicino al bambino), le spese del viaggio e sei bambini, con un solo stipendio. La situazione è realmente critica, si devono districare fra bollette, cibo e quant’altro. So che sono tante le raccolte fondi che trovate su internet, ma come sapete è la prima volta che noi di Vitae decidiamo di scrivere su una raccolta fondi. La situazione è senza dubbio difficilissima per questi due genitori, che fanno i salti mortali per i figli. Un imprenditore villacidrese, Stefano Vacca, ha creato una raccolta fondi per Roberto e Teresa, chiedendo come regalo per il suo compleanno una qualsiasi donazione a questi ragazzi. Il suo gesto è stato senza dubbio un atto straordinariamente nobile e per questo lo ringraziamo. Sono tante le persone che in questo periodo hanno aiutato Teresa e Roberto, che increduli non smettono di ringraziare. Ma io ora non sto scrivendo un articolo di ringraziamenti, quello potrò farlo quando il pericolo sarà scampato, io sto scrivendo perché questi ragazzi hanno bisogno di aiuto. Perciò a quelli che possono e vogliono chiedo di entrare nel link che riporterò sotto, di verificare con i propri occhi la gravità della situazione e l’attendibilità di quanto ho scritto, e di donare anche solo qualche euro, perché quelli che per noi possono sembrare i soldi per un caffè e una pasta, per loro possono significare un barlume di speranza. Il link per la donazione è quello creato da Stefano che mettiamo qui sotto. Clicca su Un aiuto per Roberto per vedere la pagina dedicata alle donazioni. Per chi non può permettersi di fare una donazione anche solo di qualche euro, può almeno condividere questo articolo, in modo che altre persone possano leggere e aiutare. Ripetiamo, la situazione è critica, serve la massima condivisione anche da chi ha già aiutato Roberto e Teresa. Da noi un enorme in bocca al lupo.

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Un commento

  1. Gabriella Suella

    Serve un piccolo ma grande aiuto per questo bimbo sfortunato e la sua famiglia.

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