“SOPHIA” DI MASSIMO VINCIS, UN LIBRO CHE È UN VIAGGIO DENTRO L’ANIMA

Massimo Vincis

Presentato presso la biblioteca Emilio Lussu a Cagliari l’ultimo libro di Massimo Vincis, Sophia – Edizioni Amicolibro, una storia coraggiosa che porta l’attenzione verso tematiche sociali importanti.

Massimo, le donne nei tuoi romanzi hanno sempre voce e coraggio. Si è vero, cerco di descriverle nella modalità che più si avvicina alla mia idea di concepire l’essere umano in tutta la sua molteplicità a livello caratteriale e di personalità, e quello che crea cambiamenti nel loro essere nel continuo confrontarsi con il prossimo, nell’acquisire sensazioni sia positive che negative in ogni esperienza che pone davanti a loro la vita. Le donne dei miei racconti sono ancora di più pietre preziose con tantissime sfaccettature, hanno voce e coraggio, ma conoscono l’importanza del silenzio e delle parole non dette, hanno coraggio ma si riscoprono vulnerabili, hanno uno spiccato senso della giustizia, sanno quel che vogliono e combattono per questo tante volte commettendo anche errori. Ma io spero che più di ogni altra cosa, appaiano vere.

Sei anche un poeta, cosa riesci a esprimere con la poesia? Con la poesia si può esprimere tutto. Si può raccontare e descrivere tutto quello che sta fuori e ancora di più tutto quello che sta dentro noi. Decidiamo cosa far emergere e come deve emergere. Amo tantissimo l’allegoria, ma ci sono anche altre figure retoriche che prediligo. In ogni caso, che sia un flusso prepotente o un pensiero articolato e modellato, quando viene riportato su un foglio di carta, significato che quei versi, da quel momento, possono essere letti da tutti.   

Sofia è la figlia, la sorella, la ragazza della porta accanto. Sofia è tutti questi personaggi, ha tanti difetti, esattamente quanti sono i pregi. Conosce l’importanza dell’amicizia ma sa essere anche egoista. In certe situazioni, nel suo rimuginare diventa prolissa, indice di innata curiosità, di un estremo desiderio di sapere, di conoscere il mondo attraverso le sensazioni, le emozioni. Ama sentirsi viva, vuole ardere di vita ma quando questo non avviene va incontro a periodi complicati, nel confrontarsi con se stessa e con chi le sta vicino. 

Cosa ti piace del tuo scrivere? Mi piace il fatto che i personaggi appaiono veri, sinceri, reali. Come lo sono le persone nella vita di ogni giorno. Le storie possono essere quelle raccontate da chiunque. La trama e lo sviluppo della storia fluiscono in maniera naturale e non hanno bisogno di particolari artifici. Sono storie “normali” e penso e spero sia questa la loro forza.

Quale domanda vorresti che non ti venisse fatta dai lettori? In realtà non c’è una in particolare, anzi capovolgo la domanda rispondendo che mi piacerebbe confrontarmi con chi, un giorno, chiedesse la mia opinione circa l’utilizzo della IA nella letteratura. Di quello che penso sull’argomento faccio un accenno nella pagina delle dediche in Sophia. Lo considero un inganno verso i lettori e soprattutto nei confronti dell’autore stesso e va completamente contro il lavoro espressivo e creativo che c’è dietro ogni racconto scritto senza barare. Perché alla fine questo è, barare. Mi viene da fare un parallelo tra i miei racconti e questa considerazione. Ci sono dei personaggi che barano e ingannano in entrambi i romanzi, ma nessuno di loro ha una bella vita.

Views: 0

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

7 commenti

  1. Roberto Brughitta

    Gran bel libro

  2. Daniela Porqueddu

    Bellissima intervista, fa risaltare ancor di più la bellezza di Sophia ❤️

  3. Massimo Vincis

    Grazie mille

  4. Janice Robinson

    Purtroppo non sono brava x leggere in Italiano😭

  5. Alesandra Gonzales

    Auguri

  6. susanna vacca

    Bravo !!!!

  7. patrizia floris

    Auguri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *