
di SERGIO PORTAS
La vedo negli occhi dei bimbi a san Siro/ la fame di Gaza.
Le loro mamme che piangono a casa, per i parenti, nella trappola di Netanyahu.
A scuola li prendono in giro che Israele sta vincendo tre a zero, ma l’arbitro è americano.
E l’occidente, noi tutti siamo occidente, che guarda complice di tanto misfatto.
La vedo negli occhi dei bimbi a san Siro la paura di Gaza,
le bombe che orbano cugini e fratelli in cerca di pane,
per bere c’è l’acqua di pozze roventi di sole,
per casa le tende che coprono la vergogna di vivere come topi in deserto.
E non ce la faccio più a reggere lo sguardo dei loro occhi stupiti
che il mondo continui a fare le cose di sempre senza fare alcunché.
E provo vergogna ogni volta metto in bocca un pezzo di pane.
E provo vergogna ogni volta che sento i nostri politici che tuonano in televisione.
Senza neppure la dignità di richiamare l’ambasciatore che copre l’orrore.
Senza mai neppure pronunciare che la Palestina deve essere Stato.
E’ diritto per Israele a difendersi, lo dice la UE.
E io provo vergogna che sia la premessa per il suo non agire e non dire.
Che i bambini di Gaza stanno morendo di fame. I camion carichi di viveri fermati alla frontiera d’Egitto.
Si muore di fame, si muore di fame, si muore di bombe e di droni assassini.
Ogni giorno, ogni ora, a gennaio e febbraio e marzo e novembre.
Si continua a morire con metodi infami. Vergogna che mai morirà per lo stato chiamato Israele.
Vergogna per l’occidente, siamo noi l’occidente, e i fratelli arabi che tacciono insieme con noi.
Se riusciamo a tollerare questo orrore, ogni giorno, è perché non siamo più gli umani di prima.
Cosa siamo diventati, non so. So solo che non riesco più a guardare negli occhi dei bimbi, a san Siro.

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