
di DANIELA MARCHETTI
La Sardegna si è presentata al mondo. Dal 22 al 28 giugno, l’Isola è stata protagonista al Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka, una delle vetrine internazionali più rilevanti per cultura, economia e futuro sostenibile. Un’intera settimana curata dalla Regione con il coordinamento dell’assessorato dell’Industria e la rappresentanza ufficiale del vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni.
Sotto il tema nazionale “L’arte rigenera la vita”, la Sardegna si è proposta come esempio di connessione fra tradizione millenaria e innovazione tecnologica. Il percorso espositivo e il calendario degli eventi – fittissimo e articolato – intendevano valorizzare non solo il patrimonio culturale, artigianale e ambientale dell’Isola, ma anche le più avanzate frontiere della scienza e della sostenibilità.
A inaugurare ufficialmente la settimana sarda, è stato l’assessore al Turismo Franco Cuccureddu, con il taglio del nastro.

Ampio spazio è stato dedicato alla civiltà nuragica, con l’evento “La civiltà nuragica, i giganti di Mont’e Prama e il parco del Sinis”, a cui ha fatto seguito la conferenza “Arte e Architettura nella Sardegna preistorica: le Domus de Janas”, incentrata sulla candidatura Unesco del sito seriale.
Grande attesa da parte dei nipponici per le maschere del carnevale barbaricino e la conferenza-performance “I carnevali di Sardegna” che hanno messo in luce Mamuthones, Issohadores, Thurpos, Boes, Merdules e Filonzana. Poi “Le maschere del carnevale di Ottana”, con una dimostrazione dal vivo della loro antica ritualità.
Ma l’Expo è stato anche lo scenario in cui la Sardegna ha presentato il suo contributo al mondo della scienza: l’Einstein Telescope, il rivelatore europeo di onde gravitazionali, è stato al centro di due convegni internazionali in collaborazione con l’INFN: “A territory of science” e “Italy and Japan in the worldwide gravitational wave network”, quest’ultimo con la partecipazione del premio Nobel Takaaki Kajita.

Spazio anche all’economia, con la sessione “Il Giappone racconta l’Italia”, in collaborazione con il Ministero del Made in Italy, per favorire l’attrazione di investimenti nipponici in Sardegna. Sono stati illustrati i progetti di riutilizzo dei siti minerari dismessi, in connessione con l’Einstein Telescope, come nuova frontiera dello sviluppo tecnologico e imprenditoriale.
Momento dedicato al turismo con la presentazione della strategia “Destinazione Sardegna – Heart of Mediterranean sea”, seguita da un workshop operativo tra imprese isolane e giapponesi.
A chiudere il programma la performance musicale “La voce della pietra”, un concerto con le pietre sonore di Pinuccio Sciola suonate da Maria Sciola e accompagnate dal quartetto d’archi giapponese “Expo 2025 Osaka Kansai”, sotto la direzione di Andrea Granitzio.
Una settimana densa di cultura, ricerca e relazioni internazionali, in cui la Sardegna ha inteso confermarsi non solo custode di un passato glorioso, ma anche terra capace di parlare al futuro.
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