“VIE QUIETE”, LA BELLEZZA DELLA SARDEGNA NELLA POESIA DI GIOVANNI DELOGU

Giovanni Delogu

Giovanni Delogu, non si vuol definire un poeta, ma lo è. Nel suo libro, Vie Quiete – Edizioni Amicolibro, il sentimento amoroso provato e vissuto verso la Natura dell’entroterra selvaggio dell’Isola.

Giovanni, non ti definisci poeta. É vero che un poeta è colui che trasmette con dei versi un’arte, quella della parola, ma sento più giusto definirmi un trasformatore di esperienze contornate di sentimenti in brevi espressioni di linguaggio creativo e sinuoso, semplicemente un trasmettitore di emozioni e pensieri. Non ho l’architettura poetica ma semplicemente un’ispirazione in brevi narrazioni con tratti poetici.

L’amore per la terra e per l’ambiente lo esprimi molto bene con i tuoi versi. Questo viene riconosciuto da molte persone che hanno letto le mie raccolte.

La mia isola ha delle qualità, soprattutto dal punto di vista naturalistico, non facilmente ritrovabili in altri luoghi: i passi in quell’aria che ci carezza e non ci rendiamo conto, un sole che illumina quella sovrana pietra, il suono dei venti spartiti tra le verdi chiome, il pensiero del calore dei fuochi e del nero carbone, un silenzio perenne, un richiamano alle origini lontane tra canti solitari…

Immergersi in questo mondo apparentemente distante, scabro, di parvenza ostile é solo da scoprire, richiama l’intensità da insulari illuminando le nostre essenze: la forza, il vigore, l’emotività tra l’immaginario e l’azione in uno stato di quiete.

Quando è avvenuto il primo incontro con la poesia?  Circa quindici anni fa, in vari momenti di solitudine, iniziai a scrivere, in particolare sull’amore, sul femminile e sui sentimenti, ma non pubblicai, solo qualche breve lettura su eventi poetici. Negli stessi anni mi avvicinai un po’ alla recitazione teatrale e nel 2019 scrissi e recitai un monologo ” Viva la Vita” ispirato in buona parte alla mia autobiografia. Subito dopo, il primo gennaio 2020, ci fu il rincontro con madre natura, in particolare con le cime dello splendido massiccio del Corrasi; un amore riconquistato che da un po’ di anni avevo interrotto. Li avvenne la prima forte ispirazione verso quel paradiso misterioso, fu l’inizio di un trasporto dei sensi, curiosi, una meditazione su pensieri liberi, scritti, fino alle pubblicazioni di tre diari di viaggio: Passi – Terre invisibili – Vie Quiete

La bellezza quanto è difficile raccontarla? Non é semplice esprimere un amore e un sentimento, raccontarli. Ma non dobbiamo dimenticare che la bellezza é nei luoghi dove c’é pace, serenità, quiete. Immergersi in questi luoghi ci porta ad un momento di riflessioni su noi stessi e dove ritrovare i segreti, di suoni deboli e sommessi, dove avviene un vero mistero e una profonda lettura della tua anima. Qui può nascere la passione, l’intesa e la fiducia della bellezza che ti sta intorno e che ti avvolge perché non sei altro che uno dei suoi figli.

Presenterai questo libro quando? Come prima presentazione di Vie Quiete ho scelto il mio paese natale, Tissi, nel Logudoro a pochi km da Sassari, il giorno 27 giugno. Le mie forti ispirazioni nella scrittura non sono avvenute nel mio luogo ma non solo, ho sempre pensato alle difficoltà di apprezzamento a causa di giudizi o aspettative che possono essere più difficili da superare, perciò mi sono raffrontato in altri contesti alla ricerca di nuove sfide e opportunità. Oggi mi sento più maturo per affrontare il mio luogo nel quale sono cresciuto dalla nascita, dove potrò esprimermi con meno scetticismo.

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7 commenti

  1. Giovanni Delogu

    Grazie!

  2. Daniela Porqueddu

    Bravi! 👏🏻👏🏻👏🏻

  3. GAVINO mario Soro

    Itte bellu piseddu

  4. super

  5. applausi

  6. numero uno

  7. Congratulazioni Giovanni!

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