
Marika Farre
di LUCIA BECCHERE
E’ stata mia zia Mary, a trasmettermi la passione per il canto. Quando piccolina mia madre mi lasciava dai nonni per andare al lavoro, noi due ci divertivamo a ballare e cantare a squarciagola le canzoni di Michael Jackson, senza mai desistere nonostante gli aspri rimproveri di mia nonna per il troppo chiasso” racconta Marika Farre.
Una ragazza sensibile e creativa che a 15 anni ha cantato per la prima volta all’Aspronis Got Talent che si tiene annualmente a Nuoro, esibendosi con la canzone “Domani è un altro film” del gruppo musicale i “Follya” e con sua grande sorpresa è stata proclamata vincitrice. “Tenere fra le mani la coppa – ricorda -, è stata un’emozione indicibile, da sempre un mio sogno. Sul polso porto il titolo tatuato, metafora di speranza che si rinnova ogni giorno”.
A 19 anni, conseguita la maturità linguistica, si è iscritta alla scuola civica Antonietta Chironi, insegnante di canto Francesca Lai. L’ammissione alla frequenza le è giunta mentre si trovava in un campo estivo presso Oristano, nel momento in cui cantava un’altra volta ancora la canzone “Domani è un altro film” col suo caro amico Stefano alla consolle. Notizia che ha accolto con un urlo liberatorio rendendone tutti partecipi.
Nei banchi di quella scuola è nato in lei il desiderio di scrivere le sue canzoni. Sorretta dall’insegnante, dal gruppo di studio e dalla famiglia, da due anni scrive i suoi pezzi: “Vieni con me”, “Ho voglia di vederti”, “Adieu” e per ultimo “Ora che non ci sei più”, un dialogo intimo fra lei e la nonna materna Ines venuta a mancare 4 anni orsono e alla quale, da sempre, la lega un profondo affetto.
“Di lei mi manca tutto – confessa -, i sorrisi, le carezze, i consigli. Spesso, oltre i vetri della finestra, vicine vicine, vedevamo volare una farfalla bianca e un giorno lei mi disse. “Quando non ci sarò più, sarò sempre la tua farfallina bianca che si poserà accanto a te”. Così, lei è la mia farfalla che è volata via. Una settimana fa me la sono tatuata sul cuore. Oggi porto anche la sua catenina che mi aveva promesso al mio 18esimo compleanno. Ci ha pensato il nonno a farmela avere dopo la sua scomparsa”.
“Non so quando sarà, ma ci rincontreremo” recita il ritornello della sua canzone che vuole essere un augurio a che un giorno si possano ritrovare.
Cos’è la musica per te?
“E’energia positiva che mi dà forza e mi fa stare bene. La musica è libertà, abbatte ogni steccato. Quando canto vedo perfino il leggio che si abbassa e questo lo interpreto come segno augurale perché col canto io possa arrivare sempre più in alto. La musica per me è anche e soprattutto strumento di sano riscatto da tutte le mie fragilità con le quali convivo serenamente. Tanti i sacrifici affrontati da me e dalla mia famiglia che mi sostiene in questo percorso con la speranza di offrirmi un futuro migliore in un mondo dove nessuno ti regala niente. Sono caparbia e la musica è una cassa di risonanza molto potente, un punto di partenza per una lunga carriera. Ai giovani dico coltivare le proprie passioni, di non mollare mai, di non indietreggiare davanti alle critiche degli invidiosi”.
Altri progetti?
“Il mio nuovo pezzo “Seconda vita” uscirà a breve”.
Un augurio?
“Spero che la mia canzone “Ora che non ci sei più”, già presente nei miei social, possa essere messa su disco quanto prima e che la mia musica venga ascoltata da un pubblico sempre più vasto.
MariKa Farre, nata a Nuoro il 12 luglio nel 2003, canta ogni anno al saggio della scuola civica di musica cittadina che si tiene a maggio. L’anno scorso si è esibita a Budoni, a Mamoiada e quest’anno nella chiesa sella Beata Maria Gabriella.
E’ figlia d’arte, la madre autodidatta e il fratello studente in architettura e designer, sono dei bravissimi ritrattisti, anche se la sua passione principale resta il canto, ama il ballo e il make-up.
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Grande Marika, sei una forza della natura ❤️ Congratulazioni tesoro bello ❤️