
di CRISTOFORO PUDDU
L’ultima fatica di scrittura di Paolo Pulina (Ploaghe 8.12.1948 – Pavia 27.07.2024) è stata pubblicata postuma e così completa, con il quarto volume relativo agli anni 2021-2023, il percorso documentale delle “Cronache culturali ‘dae su disterru‘ pubblicate nel magazine on line Tottus in Pari”.
Paolo era frequente parlare dell’ideale e reale mondo dell’emigrazione, composto da “migliaia di generosi volontari”, lavoratori disinteressati – proprio come lui è stato e speso fino alla fine – al servizio della Sardegna e con lo scopo di favorirne lo sviluppo in nuove radici di futuro. Da mèntore operativo è sempre stato sensibile alle istanze dell’emigrazione e nella promozione culturale-pubblicistica dell’universo sardo, nei circoli e nella F.A.S.I. (Federatzione de sos Assòtzios Sardos in Itàlia); associazione in cui è stato eletto come componente del Comitato Esecutivo per venti anni e dove ha svolto continuativamente ruoli apicali nei settori delle Attività Culturali, Informazione, Comunicazione e da vicepresidente, nel quinquennio guidato dalla presidente Serafina Mascia.

L’opera realizzata a lascito da Paolo (il materiale pubblicato è stato messo a disposizione dalla moglie Marinella Mirinino) può essere considerata come un prezioso studio, diretto su diversi aspetti e analisi dell’emigrazione, che traccia la cronaca-storia di circoli e comunità sarde in Italia. Attraverso gli articoli si esplorano aspetti culturali, dinamiche sociali-economiche e di umanità sviluppata in senso solidale; un flusso di informazioni e di legami coltivati per promuovere o rafforzare i rapporti di conoscenza dell’Isola.
Dalla lettura degli articoli di Paolo, integrati anche dai contributi di diversi emigrati, emerge la rappresentazione della grande responsabile azione de sos sardos in fora. L’emigrazione interna, presente con una rete organizzata di 70 Circoli F.A.S.I. in tutta Italia, è proposta e letta come concreta risorsa e opportunità fondamentale di sviluppo per l’Isola; sinergico impegno, che passa nel rapporto con i residenti e istituzionale con la Regione Sardegna, esaltato dal senso di appartenenza e “sardità” nel determinare progetti di comune interesse (es.: trasporto, turismo, cultura, enogastronomia) ed inseriti nel mutato contesto sociale “in movimento”.

Le cronache, oltre a rappresentare un eccezionale archivio sulle attività degli emigrati sardi, hanno sviluppato e rivelato una Sardegna dai mille volti e le infinite porte di accesso e conoscenza verso l’unicità dell’Isola; un pregevole bilancio storico del ventennale impegno e di progetti, elaborati e concretizzati nel segno del “fare” e “fatto”, con la regia culturale e pubblicistica di Paolo Pulina.
La Prefazione di Desiré Alma Manca, Assessora al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Autonoma Sardegna, evidenzia, con “profonda commozione e gratitudine”, un lavoro che “si inserisce in una lunga e fondamentale tradizione di riflessione sull’emigrazione sarda”. L’Assessora riconosce, al compianto Paolo, autorevolezza e “capacità di indagare con scrupolo, precisione e occhio attento ai dettagli” per “costruire un racconto denso di valore storico e umano”. Una testimonianza di cronache e di storie che “rendono questo volume un’importante risorsa per la comprensione di una Sardegna non limitata nei suoi confini, ma si espande ben oltre, in un mondo che cambia incessantemente”. Significativo l’aspetto di storicizzare “la memoria delle comunità sarde che vivono in altri territori”, nel riconoscimento documentale di un percorso caratterizzato da una forte identità culturale.
Contributi introduttivi al volume sono offerti da Paola Pisano, presidente Circolo Culturale Sardo Logudoro di Pavia, che di Paolo sottolinea la “solida preparazione professionale” e segnala le molteplici iniziative maturate e cresciute con passione e risultati all’interno del sodalizio di Pavia.
La nota di Bastianino Mossa, presidente F.A.S.I. – A.P.S., ripercorre i contenuti del volume e dei “comunicati ufficiali, i progetti messi in campo culturale e socio economico nonché la posizione della F.A.S.I. rispetto alle diverse vertenze che riguardano il mondo dell’emigrazione”; i quattro volumi, per le fonti citate e fedelmente riportate, “sono un documento storico insostituibile” in cui rivivono l’attualità e “i temi, gli eventi, i dibattiti che hanno strutturato l’identità della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia”.
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