IL GRANDE FISARMONICISTA: BULTEI RICORDA IL MAESTRO MARIO BANDE CON UN “MEMORIAL”

Si è recentemente celebrato a Bultei, un Paese del Goceano, zona interna della parte centro settentrionale della Sardegna, il “Memorial Mastru Mario Bande”, ideato e lodevolmente organizzato da Giovanna e Marieddhu Bande, titolari del Museo “Casa Bande”. L ‘evento, presentato da Pietro Lavena, di Pattada, ha avuto come autorevoli protagonisti i giovanissimi suonatori di organetto diatonico quali Antonio Tanda (7 anni) e Sebastiano Fenu ( 10 anni), le bravissime “ Ragazze di Casa Bande” ed il brillante gruppo “ Prendhas” mini folk della stessa Associazione, distintisi anche in alcune manifestazioni folkloristiche tenutesi al di fuori del proprio Comune di appartenenza , accompagnati dovutamente da Marieddhu Bande, suonatore di organetto diatonico, ben conosciuto in tutta la Sardegna. Sono stati proprio loro ad aprire la serata con i suoni e balli della loro tradizione, iniziata dal grande Mario Bande e a fare così da trait d’union fra passato e presente. Con loro numerosi esperti e noti suonatori di organetto diatonico provenienti da tutta l’Isola: Miriam Costeri, Martino DeLuigi, Ireneo Massidda, Gianpaolo Piredda, Giuseppe Roccu, Bastiano Pala, Nicola Goddi, Evangelista Piras, Gianuario Mugoni, Antonello Falchi Bande, Marieddhu Bande che hanno allietato la serata al numeroso pubblico accorso a rendere il dovuto omaggio ed onori all’indimenticabile Mario Bande, Maestro autorevole del Folklore della Sardegna. La presenza e gli interventi dei relatori del Prof. Tonino Dettori (Ex Sindaco di Anela), del Prof. Ireneo Massidda (Docente di Musica), di Mino Meloni (Presidente nazionale dell’Unione Folklorica Italiana) e dell’Ing. Daniele Arca (Sindaco di Bultei) hanno illustrato esaurientemente il percorso di vita professionale ed artistico del Maestro. Nato ad Orani nel 1900, Mario Bande si era esibito come suonatore di organetto diatonico ad Anela nel 1920 in occasione della festa patronale in onore dei SS. Cosma e Damiano ed è proprio lì che conobbe Maria Giuseppa Leoni, nota Peppina, che sarebbe diventata sua moglie e da cui ebbe 5 figli (2 femmine e 3 maschi). Giunse a Bultei nel 1921 come imprenditore edile. Mario Bande non lascerà più Bultei, suo Paese di adozione. Vi aveva costituito un’impresa edile, impegnata nel pubblico e nel privato. Ne sono testimonianza la costruzione delle Scuola elementare, della Scuola materna, del lavatoio comunale contribuendo nel contempo a migliorare lo stile di molte abitazioni del Paese suggerendo l’utilizzo di nuovi colori e decorazioni delle facciate delle case di civile abitazione. Mario Bande aveva iniziato a suonare l’organetto diatonico a 8 anni ad Orani e non se n’era più distaccato. A Bultei aveva portato con sé una passione innata per la musica ed i balli popolari in un tempo in cui le fonti di ispirazione musicale erano limitate. Aveva introdotto “Su Passu Torrau” elaborandolo ed introducendovi canti originali che incitavano i ballerini nelle loro esibizioni, creando “Su Passu cantadu” e facendolo conoscere in tutta la Sardegna. I suoi contatti con Tziu Contazzeddhu, suonatore locale in forma privata di “sa Dansa”, con un repertorio ridotto a tre o quattro passaggi , aveva ispirato Mario bande a rielaborare “ Sa Dansa Urteina” creando variazioni nuove, autentiche ed originali con “ un’intelligenza musicale naturale ed un forte senso del ritmo, aggiungendovi alcuni passaggi inediti, adattandola ai gusti ed alle esigenze dei numerosi ballerini che partecipavano alle feste del tempo, rendendo il ballo più vario, dinamico e coinvolgente , con canti originali, trasformandola in un’esperienza unica, ricca di vivacità, allegria e spirito di comunità” come scrive giustamente Antonello Falchi Bande, brillante erede del nonno quale apprezzato e conosciuto giovane suonatore di organetto diatonico. “Queste novità contribuirono a definire decisamente un’identità folclorica chiara e riconoscibile non solo a Bultei, ma anche nei paesi vicini, in particolare ad Anela dove spesso si esibiva. Aveva altresì reinterpretato “sa Mamoiadina” riuscendo a “tradurre i passaggi vocali in melodie per organetto, arricchendoli talvolta con variazioni nate spontaneamente dalla sua sensibilità e dal profondo sentimento per la tradizione dei balli cantati” come sostiene ancora con emozione Antonello Bande. Mario Bande aveva anche creato “Sa marcetta”, ballo cantato che piaceva tanto ai Giovani ed agli Anziani generando entusiasmo, allegria e forte coinvolgimento sociale. Mario era molto gioviale e stimato

non solo a Bultei, ma in tutto il Goceano e non solo. Le famiglie se ne assicuravano la presenza in occasioni dei fidanzamenti di un tempo, dei matrimoni (Il suonatore di organetto diatonico sfilava sempre per primo nei cortei nuziali), di battesimi e cresime. I Comitati delle feste patronali lo invitavano ad allietare le giornate folkloristiche dopo averlo inserito nei propri programmi cosi come i gruppi di ballo dei vari paesi del Goceano per accompagnarli nelle grandi manifestazioni folkloristiche isolane: La Cavalcata a Sassari, Il Redentore a Nuoro e S. Efisio a Cagliari e le varie feste patronali dell’Isola. Talvolta anche in continente come ricorda Mino Meloni nel suo intervento. Mario Bande aveva accompagnato il gruppo di Bultei in Spagna ed il Gruppo Folk di Anela a Nuoro, nel 1977, in occasione della sessione Sarda dell’Europeade del Folklore e nel 1978 a Vienna, in occasione dell’edizione austriaca della stessa Europeade ed in tutte le edizioni del Redentore a Nuoro. “La casa Museo Bande” ospita oggi l’omonima Associazione Culturale fondata nel 2023 , porta avanti l’ambizioso e significativo progetto “ Tramandare”, per conservare e diffondere i balli e i canti del grande Maestro ed è nel contempo nota per la ricchezza dell’esposizione di organetti, di spartiti musicali ( sull’importanza dei quali si è soffermato con competenza ed interesse il Prof. Ireneo Massidda ), di costumi di un tempo ,di documenti, di libri che gli servivano nella vita professionale e non solo. Mario Bande era anche un bravo fotografo. Ne danno prova alcune sue foto proiettate su uno schermo gigante durante l’evento. Mastru Mario Bande ha accompagnato generazioni di giovani di vari gruppi folkloristici del Goceano, ha rallegrato le giornate più felici di famiglie e popolazioni, ha insegnato ai Giovani comportamenti di serietà, onestà, fierezza e l’orgoglio di essere Sardi. Perche è nata l’idea del “Museo Casa Bande”? Sicuramente da ricordi ed affetti familiari da preservare nel tempo insieme all’opera artistica di Mastru Mario Bande, considerato “una pietra miliare del Folklore Sardo”. Il 3 di maggio c.a. si sono esibite “le ragazze di Casa Bande”, accompagnate da Mario Bande e dai suoi giovanissimi allievi Antonio Tanda e Sebastiano Fenu. La Casa Bande fa scuola di Organetto diatonico e di balli sardi. In primis su passu torrau,su ballu cantadu, sa dansa urteina, etc. Bultei ha fatto e fa scuola di suonatori di organetto diatonico. Oltre a Marieddhu Bande ed ai suoi allievi, sono da citare Antonello Falchi Bande e Gianuario Mugoni. L’opera di Giovanna e di Marieddhu Bande si inserisce bene come continuazione di un lodevole collegamento fra esperienze folfkloristiche del passato e del presente, per la conservazione, valorizzazione e diffusione della cultura materiale e immateriale della Sardegna. La difesa della memoria storica, a partire dagli aspetti linguistici deve essere infatti un punto fondamentale per garantire la dignità e l’identità del popolo Sardo.

“L’opera di Mastru Mario non si limitò all’intrattenimento. Fu un vero e proprio lavoro culturale, capace di definire nel tempo l’identità folklorica di una Comunità. Ancora oggi, la sua eredità vive nei suoni, nei gesti e nei costumi che raccontano la storia di un popolo”.

La consegna degli spartiti musicali di questo Grande Maestro al Sindaco Di Bultei, Ing. Daniele Arca da parte di Giovanna Bande sta ad indicare l’invito al primo cittadino di questo bel Paese a conservare nella locale sede Istituzionale preziosi documenti che onorano una tradizione artistica unica che ha dato immagine e positiva visibilità alla Comunità che ufficialmente rappresenta. L’ intervento del Sindaco ha evidenziato il suo sentito ringraziamento personale e dell’intera popolazione con il sicuro impegno di continuare a conservare, valorizzare il ricco patrimonio culturale di questo centro del Goceano che si unisce a quello dell’intera isola. La conclusione della serata con canti e balli festosamente e pienamente coinvolgenti ha sigillato un evento che verrà ricordato per lungo tempo.

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2 commenti

  1. Tonino Dettori

    Ringrazio sentitamente il Direttore e tutti i suoi collaboratori per la pubblicazione di questo mio articolo che ho ritenuto inviare per contribuire positivamente e con orgoglio alla diffusione della cultura materiale ed immateriale della nostra Sardegna. Un ringraziamento particolare anche al Prof. Gianraimondo Farina che fa da trait d’ Union fra me e voi. Fortza Paris.

  2. Gianraimondo Farina

    UN GRANDISSIMO DEL FOLCLORE SARDO.

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