QUANDO LA SCIENZA INCONTRA L’AMORE: DENTRO IL CRA DI BARCELLONA DOVE I SOGNI PRENDONO VITA. DALLA DOTT.SSA MOLFINO, UNA GUIDA UMANA E PROFESSIONALE NEL MONDO DELLA PMA IN SPAGNA

Flor Molfino

Ci sono percorsi che nascono da un sogno, e diventano realtà grazie a scelte coraggiose, mani esperte e cuori che sanno accogliere. Io e mia moglie Giorgia abbiamo intrapreso il nostro viaggio verso la genitorialità a Barcellona, affidandoci alla competenza e alla sensibilità del CRA e della Dott.ssa Molfino. Un cammino iniziato nel novembre 2023, tra analisi, emozioni e attese, e culminato in un trasfer positivo nel settembre 2024. Oggi, a un mese dalla nascita di nostra figlia Carlotta Raquel, possiamo dire che quella scelta è stata la più giusta della nostra vita. Per questo motivo, ho voluto raccontare il cuore del CRA di Barcellona attraverso le parole di chi, ogni giorno, si prende cura dei sogni delle persone con dedizione, competenza e una profonda umanità. Dall’ovodonazione al metodo ROPA, dall’accoglienza delle donne single alle tecnologie più avanzate di laboratorio, questa intervista con la Dott.ssa Molfino è molto più di un approfondimento: è una finestra su ciò che rende speciale un centro che non cura solo i corpi, ma anche i cuori. Un invito a credere che sì, diventare genitori è possibile. E che ci sono luoghi dove il desiderio di maternità viene ascoltato, rispettato e accompagnato passo dopo passo.

Dottoressa, ci racconta innanzitutto com’è nato il CRA di Barcellona e qual è la sua filosofia? CRA Barcellona è nato come un centro di riproduzione orientato principalmente alle pazienti spagnole. Dal 2019, il Dott. Julio Herrero, Direttore del CRA, ha deciso di creare il Dipartimento Internazionale e mi ha offerto la posizione di Direttrice Internazionale. Per capire meglio il nostro spirito, bisogna sapere che con il Dott. Herrero e la Dott.ssa Laura Marques, direttrice del laboratorio, ci conosciamo da più di 20 anni e condividiamo la stessa visione: l’impegno per l’eccellenza, senza dimenticare il rapporto personale con le nostre pazienti. Credo che questa sia la nostra vera forza.

In Italia, molte coppie scelgono di affidarsi a centri come il vostro. Perché, secondo lei, la Spagna è diventata un punto di riferimento così importante nella PMA? Credo principalmente perché in Spagna la legge sulla riproduzione assistita è molto chiara e consente trattamenti come l’ovodonazione e la gravidanza per donne single. Dall’approvazione della legge sul matrimonio egualitario, offriamo anche il metodo ROPA di gravidanza condivisa. Avere una legislazione così avanzata rispetto ad altri Paesi ha permesso ai centri spagnoli di svilupparsi molto sia dal punto di vista medico che tecnologico, raggiungendo risultati tra i migliori d’Europa. Le nostre percentuali di successo sono paragonabili a quelle degli Stati Uniti, ma con costi decisamente più accessibili.

Quali sono le principali tecniche di procreazione medicalmente assistita che proponete al CRA? Al CRA offriamo tutte le tecniche di riproduzione permesse dalla legge spagnola: inseminazione artificiale, fecondazione in vitro (FIV-ICSI), fecondazione in vitro condivisa (metodo ROPA) e ovodonazione. Disponiamo di un laboratorio all’avanguardia, dotato di incubatrici time-lapse, che permettono di monitorare lo sviluppo dell’embrione dal primo giorno fino allo stadio di blastocisti. In casi selezionati, realizziamo anche la diagnosi genetica preimpianto, che consente di verificare la salute dell’embrione prima del trasferimento in utero. Possiamo inoltre applicare la tecnica del microfluido nei casi di fattore maschile con alta frammentazione spermatica.

Ci può spiegare meglio in cosa consiste la tecnica ROPA, molto amata dalle coppie di donne? Il metodo ROPA prevede la ricezione degli ovociti della partner e una maternità condivisa: una delle due donne dona i propri ovociti alla compagna, che gestirà l’embrione formato con seme di un donatore anonimo. Il donatore viene selezionato in base alle caratteristiche più simili alla madre ricevente. Per poter accedere a questo percorso, entrambe devono firmare un consenso in cui dichiarano di voler formare una famiglia; non è necessario essere sposate.

Come avviene la scelta dei donatori di seme o ovuli? Quali criteri adottate per garantire sicurezza e compatibilità? La legge spagnola è molto rigorosa in merito alla donazione di gameti: i donatori devono sottoporsi a una valutazione medica e psicologica, oltre che a esami infettivi, ormonali e genetici. Solo dopo un’attenta selezione possono essere accettati per la donazione. L’assegnazione alla ricevente avviene in base alle caratteristiche fenotipiche e alla compatibilità del gruppo sanguigno. Se necessario, si esegue anche una compatibilità immunologica.

È possibile per una donna single accedere alla PMA in Spagna? Come viene vissuto questo tipo di percorso da voi? Sì, la PMA per donne single è praticata da molti anni ed è ampiamente accettata. Noi raccomandiamo sempre un supporto psicologico a tutte le pazienti, senza differenze particolari per le donne single. Ognuna merita attenzione, ascolto e rispetto.

Quali sono le percentuali di successo delle varie tecniche e da cosa dipendono principalmente? Abbiamo già i risultati aggiornati del Dipartimento Internazionale per il 2024:

Inseminazione artificiale con sperma di donatore: 20% per ciclo

FIV-ICSI: media di 3,7 blastocisti per paziente, con una percentuale di gravidanza del 62% per ogni trasferimento di 1 blastocisti

Metodo ROPA: media di 4,5 blastocisti per paziente, con una percentuale di gravidanza del 68% per ogni trasferimento di 1 blastocisti

Ovodonazione: media di 4,5 blastocisti per paziente, con una percentuale di gravidanza del 70,8% per ogni trasferimento di 1 blastocisti

Giorgia e Mariazzurra, il giorno del transfer (25 settembre 2024, la Giornata Internazionale dei Sogni)

Immagino che il vostro lavoro vada ben oltre l’aspetto medico. Come accompagnate le persone da un punto di vista umano ed emotivo? Nel mio caso particolare ho la fortuna di vivere la PMA “inside out”: lavoro in questo ambito da oltre 20 anni, quindi conosco bene le tecniche e le percentuali. Ma, come donna, ho vissuto personalmente un percorso di PMA e so cosa significa sentirsi vulnerabili, perdere il controllo, affrontare l’incertezza. Questo mi aiuta ad essere vicina, davvero, alle emozioni delle pazienti.

C’è una storia, tra le tante, che l’ha particolarmente colpita o emozionata e che le è rimasta nel cuore? In 20 anni di carriera nella riproduzione assistita ho vissuto tante storie meravigliose, ma una in particolare mi ha segnato. Ero una giovane dottoressa che lavorava in un ospedale pubblico a Buenos Aires, tra il 1999 e il 2000. Una ragazza cercava una gravidanza da due anni, ma l’ospedale non offriva tecniche di PMA. Decisi di provare con una stimolazione dell’ovulazione: rimase incinta, ma purtroppo si trattava di una gravidanza extrauterina, e fu necessario rimuovere una tuba. Sapevo che non poteva permettersi un ciclo di FIV, e io non avevo molte risorse da offrirle. Ma non ci arrendemmo: con un vecchio ecografo e tanta determinazione, monitorammo l’ovulazione sull’ovaio con la tuba sana, e dopo qualche mese arrivò il positivo. Questa volta tutto andò bene, e nacque il suo bambino. Quel momento ha cambiato la mia vita.

Che messaggio vorrebbe lasciare a chi oggi si affaccia per la prima volta a questo mondo, magari con dubbi, paure o domande? Se hai un forte desiderio di maternità, seguilo. Non aspettare il “momento perfetto”, perché nella società moderna conciliare maternità e carriera è sempre più complesso. Noi donne viviamo in conflitto permanente con la maternità, perché la biologia a volte ci rema contro. Se sei vicina ai 35 anni e non hai ancora deciso, valuta seriamente la crioconservazione degli ovociti: è il miglior regalo che puoi fare al tuo futuro. Se invece hai già deciso di intraprendere un percorso di PMA, informati bene e scegli un medico competente ed empatico. Ricorda: la riproduzione assistita è un percorso emotivamente intenso. Affrontalo un passo alla volta: è una maratona, non uno sprint. E se dovessi sentirti scoraggiata, pensa che oggi la PMA offre fino al 97% di probabilità di portare a casa un bambino. Non sei sola.

CONTATTI

Se stai pensando di intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita, che tu sia single, in coppia eterosessuale o omosessuale, il primo passo è l’informazione. Presso CRA Barcelona, troverai non solo un centro all’avanguardia, ma soprattutto persone capaci di accoglierti, ascoltarti e accompagnarti con competenza e umanità. Per qualsiasi dubbio, curiosità o semplicemente per orientarti tra le possibilità esistenti, puoi contattare il team anche solo per una consulenza informativa: ogni storia merita attenzione e rispetto.

Sito web: www.cra.barcelona

Telefono: +34 93 51 17 100

Instagram: @crabarcelonait

Contatto diretto con la Dott.ssa Flor Molfino:

Instagram: @flormolfino

La maternità (o la genitorialità) non è un’idea astratta, ma un sogno concreto che può prendere forma, anche a chilometri di distanza. Noi lo abbiamo vissuto. E lo rifaremmo mille volte.

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4 commenti

  1. Valeria Gilberti

    TE FELICITO FIOR

  2. The Lucky Pinapple

    la dottoressa Molfino e la dottoressa Zonza, due angeli

  3. Colei che ha reso realtà il nostro sogno. Eternamente grate

  4. Molfino ma anche Zonca parte fondamentale

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