
di CAMILLA MACCIONI
Quest’oggi, una piccola scuola del Sud Sardegna mi ha permesso di sbirciare tra i suoi banchi o, meglio, nel suo giardino. Infatti, in una tiepida giornata d’aprile, il plesso di Musei dell’Istituto comprensivo “F. Meloni”, ha dato vita a un progetto molto speciale, facente parte della tesi di laurea della futura dott.ssa Chiara Argiolas.
Nato da un’idea della Prof.ssa Valentina Coroneo (Università degli studi di Cagliari) e supervisionato dalla pedagogista Dott.ssa Manola Bacchis, questo progetto prevedeva lo sviluppo di un gioco da tavolo basato sulla dieta Mediterranea.
Ma si sa, i bambini sono molto creativi, e il gioco da tavolo si è trasformato in un gioco da prato: un grande tabellone, strutturato come il famoso gioco dell’Oca, su cui gli stessi alunni si muovono come pedine. Ci si divide in squadre e inizia la partita: le caselle sono 100, e a ogni tiro di dado corrisponde una domanda, inerente ai principi di una sana alimentazione, o un esercizio fisico da svolgere tutti insieme.

Il neonato gioco ha avuto la fortuna di vedere la partecipazione di giocatori non comuni: i genitori degli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado, e il sindaco di Musei, Sasha Sais. Questi speciali ospiti hanno portato tanta energia e simpatia.
È stato un vero piacere poter vedere come i bambini abbiano imparato senza fatica e con entusiasmo, con tanta leggerezza ma anche consapevolezza di ciò che stavano scoprendo. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione dei docenti Nerina Asaro, Silvia Bonadies, Simonetta Casteggio, Marta Defraia, Adele Frongia, Claudia Merlo, Marcello Mura, Marina Sais, Simonetta Tocco, e della Dirigente scolastica Prof.ssa Marta Putzulu.
La scuola di Musei è un piccolo fiore all’occhiello per tutto il Sud dell’Isola, e dimostra, a noi spettatori esterni, come la didattica, in una realtà scolastica così circoscritta e non sempre fortunata, possa assumere mille e più sfaccettature, dando al bambino la possibilità di imparare e di sviluppare senso critico nei confronti di una tematica che lo riguarda da vicino, e quindi di non vivere l’alimentazione in maniera passiva.

A Musei non si è tenuta la solita lezione sulla Piramide alimentare, ma si è voluto rendere gli alunni attori principali di questo grande gioco.
Le reazioni a caldo dei piccoli partecipanti confermano le impressioni esterne, tanto divertimento e qualche goccia di sudore hanno reso la mattinata piacevole e leggera.
“La cosa migliore di oggi è che non abbiamo fatto lezione!”. Così ha dichiarato Nicolò, 7 anni, pochi attimi dopo la merenda.
E invece, caro Nicolò, la lezione l’avete svolta eccome.
10 a tutti, genitori compresi.
Complimenti Camilla!