
di DANIELA PORQUEDDU
Massimiliano Perlato, scrittore e giornalista pubblicista, è originario della Sardegna e vive in Brianza. “Tottus in pari”, il portale che ha creato nel 1997, è un riferimento per le associazioni sarde nel mondo. Da sempre sensibile al mondo delle donne, riesce a vedere attraverso i loro occhi, ne “accarezza le peculiarità” e “ne prende le difese d’innanzi alle difficoltà”. Per lui scrivere è come amare. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni tra romanzi e poesie che trattano dell’universo femminile. Nel suo ultimo lavoro “Farfalle, quaranta battiti d’ali nell’amore”, edito da AmicoLibro, descrive l’amore in una combinazione di sfumature che richiama il suo passato e celebra questo Sentimento (con la esse maiuscola) “nel senso più profondo che un cuore umano può percepire”.
Massimiliano, in “Farfalle” celebri l’amore fra uomo e donna. Oggi sembra un concetto quasi anacronistico. L’amore puro e sincero è universale e nella sua soggettività, secondo il mio modo di pensare, si deve attenere a delle semplici regole. Quali sono le regole? Ho la presunzione di pensare che un essere umano prima di preparare le braccia ad accogliere altre braccia, debba essere predisposto ad accogliere le proprie. Che la solitudine e le riflessioni siano preziose. Anche se a volte possono far male. Ci insegnano che il dolore taglia ma non uccide. E nessuno ha il diritto di privarci dell’esistenza per una mancanza d’amore. Una donna quando si spoglia, racconta la sua storia, il corpo femminile non è soltanto pelle, sangue e brividi. Un corpo va ascoltato, corteggiato e protetto.
Si può avere un appuntamento con l’amore? Quanto c’è della tua o delle tue storie d’amore in questo libro? Credo che ogni scrittore metta nero su bianco diversi aspetti del proprio vissuto. Talvolta sono solo sfumature, altre volte un qualcosa di più autobiografico. Questo per evidenziare che dietro il libro “Farfalle” c’è molto del mio recente passato in cui ho avuto il mio “appuntamento con l’amore”. In particolar modo da quando ho (ri)conosciuto Daniela, che nel 2023 è diventata mia moglie. Ci siamo incontrati a quarant’anni di distanza dalle scuole medie frequentate insieme. Con lei ho messo in pratica una forma di stalkeraggio attraverso un corteggiamento della parola, con scritti quotidiani che poi, rielaborati, hanno portato alla pubblicazione di questo libro. In tanti racconti c’è l’accostamento con l’adolescenza e agli anni della scuola vissuti insieme.
Trovarsi per costruire insieme un sentimento prezioso come l’amore è legato al caso e alla fortuna oppure esiste un disegno, un destino che lega un uomo e una donna? Quali sono gli ingredienti dell’amore? Credo che il Destino giochi un ruolo fondamentale nella conoscenza spesso casuale fra due persone. Ma finisce lì, nel momento del primo contatto, dell’approccio iniziale. Dopodiché ognuno di noi deve esser capace di entrare in totale simbiosi con l’altra persona dove comunque non devono mancare i requisiti principali per un dialogo d’amore. Quindi rispetto, fiducia, sincerità e passione. Queste sono alcune delle tematiche che propongo in questa raccolta di racconti. E tanti dialoghi di un sentimento amoroso consapevole, volto a ricercare conferme e sicurezze prima di un affidamento reciproco.
Qual è il peggior nemico dell’amore? La superficialità, il dare per scontato ogni situazione, l’egoismo. L’amore per quanto mi riguarda è prima di tutto condivisione. Il resto sono pianeti (fiducia, sincerità, rispetto per fare alcuni esempi) che orbitano nella galassia dell’Amore.
A volte ci sembra che nell’amore niente sia facile, l’amore è impegnativo, spesso sofferto, ma quand’è, allora, che riesce a essere leggero come le farfalle? Per rispondere a questa domanda, mi riallaccio al primo racconto del libro, quello propedeutico intitolato “Farfalla” che vuole essere una sorta d’introduzione al testo che racconta molto del messaggio intimistico che voglio trasmettere. Mi riferisco al desiderio di ognuno di noi di vivere più intensamente le proprie emozioni. Oggi viviamo in un contesto complicato dove tutto è frenetico e dove si fa fatica ad avere confronti con se stessi nel dialogo con le altre persone. E questo è penalizzante allo stremo. Perciò si rende insindacabile l’esigenza di tornare ad apprezzare la semplicità. E così facendo si hanno possibilità in più di scorgere la bellezza delle piccole cose.
Ancora una volta ci regali una serie di ritratti di donne, le donne sono il tuo riferimento? Sorrido a questa domanda e con convinzione rispondo che forse è nella mia indole. Mia moglie ritiene che nel mio intimo abbia una sensibilità e prerogativa femminile molto spiccata che si evidenzia fortemente quando scrivo. Daniela è la mia musa ispiratrice. La personale svolta di scrittore c’è stata con la sua presenza e da allora il mondo femminile è padrone del mio intelletto. “Farfalle” oggi in libreria è la lettura del Sentimento Nobile per eccellenza visto attraverso gli occhi delle donne.
Roberto Sanna, che ha curato la copertina, ha intenzionalmente e dichiaratamente utilizzato l’IA per realizzarla. C’è un contrasto tra il sentimento “dipinto” dalle tue parole e la tecnologia usata nell’immagine? Roberto ha fatto un lavoro meraviglioso e altamente professionale. E non solo per la copertina ma anche per la pazienza mostrata nel percorso di crescita di “Farfalle”. L’uso della tecnologia non mi sconvolge. È necessaria perché i tempi mutano in fretta e se non vuoi rimanere troppo indietro, ti devi saper reinventare e adeguare.
C’è un altro amore che si intravvede nel libro, l’amore per la terra delle tue origini, la Sardegna, è sullo sfondo ma per te non è meno importante. A dispetto del mio cognome che tradisce le origini, il legame con la Sardegna è vivo da quando sono nato, nel 1969. La mia mamma di Terralba, che ho perso poche settimane fa, è sempre stata colei che mi ha trasmesso l’amore e i valori umani che l’isola può insegnare. Quotidianamente si parlava di Sardegna, del nostro impegno ventennale nel mondo dell’associazionismo dei circoli sardi degli emigrati. Il mio grande cruccio è quello di non essere riuscito ad accompagnarla, in queste ultime sue settimane, con la lettura di “Farfalle”.
Le “Farfalle” di Massimiliano Perlato volano leggere dentro i Sentimenti più profondi: l’amore per l’Universo femminile e quello per la sua Sardegna. Ma per amare ciò che ci circonda dobbiamo, prima di tutto, voler bene a noi stessi.
Grazie
bello
Ammirata dai contenuti del suo libro corrispondono a pieno il mio pensiero.. sono una Donna sarda costretta dalla vita a emigrare per disperazione e mancanza di rispetto . Sono in Lombardia da 10 anni … ma le origine i valori e l’anima sarda e radicata in me .. determinata e orgogliosa di essere sarda ❤️🔥🫂🌹🙏🏿✨✨✨✨✨✨✨✨✨❤️🔥