
di RITA CODA DEIANA
L’ Arte, con il suo valore universale, può essere considerata uno strumento di sinergia e inclusione sociale, quasi un tramite tra l’interiorità e l’esterno, tra un potenziale pressoché illimitato e la concretezza dell’atto in sé. Recuperare l’Arte e riprodurla con le conoscenze acquisite nel tempo diventa così la chiave di volta di un percorso in continuo divenire. Ed è in questo percorso che il passato incontra il presente in un’ottica dell’avvenire che si fa sfaccettata e multidisciplinare. L’ingegno e la mano dell’artista plasmano e modellano un’idea astratta che si concretizza sempre di più fino ad avere la valenza simbolica dell’essenza, e cioè della realtà al di là dell’apparenza. Questo passaggio attraverso l’espressione dell’artista, rende visibile e tangibile ciò che si agitava interiormente, allontanando così la barriera dell’esclusione. Si inserisce in questo senso la sua fruibilità e la sua caratteristica di sinergia e inclusività nell’ambito sociale quotidiano. L’Arte è una forma di cultura, che diventa quindi maestra e guida verso nuove mete che insieme diventano veri e propri obiettivi non più irraggiungibili. In questa inclusività e sinergia rinnovata, la persona intraprende un viaggio che parte dal più profondo sé e trasforma il divenire in una serie di nuove scoperte nelle quali “nuovo” ha valenza di “esperienzialità”.
Il valore della cultura e dell’Arte è quindi immensa fonte per arricchire il presente e sostenere il futuro, e ancor di più unire ciò che in un primo momento appariva separato e diviso. E’ il possibile che si fa concreto, reale, è punto d’incontro e di riferimento per tutti coloro che attraverso la conoscenza cercano di alimentare un presente migliore, più ricco, meno diviso e più inclusivo.