URISE’, LA TRADIZIONE CANTATA AL FEMMINILE: INTERVISTA A DANIELA CONTU, DIRETTRICE ARTISTICA DELLA CORALE NATA NEL 2009

La musica, linguaggio universale fra i popoli e strumento di pace, anima la passione di Daniela Contu che, sempre impegnata nella condivisione e divulgazione di un così nobile messaggio, ama tutto quanto c’è di bello in ogni genere musicale, dalla tradizione canora del territorio, al classico e jazz. Nata a Orosei, ha frequentato l’istituto Magistrale e la scuola civica Chironi di Nuoro e dopo la laurea in clarinetto al Conservatorio Luigi Canepa di Sassari si è dedicata all’insegnamento, ha fatto dei master e degli atelier, ha partecipato a vari seminari jazz sotto la direzione artistica di Paolo Fresu. Dal 2012 insegna nell’istituto comprensivo di Irgoli.
In famiglia ha sempre respirato musica, entrambi i figli frequentano il conservatorio di Sassari, Giacomo è concertista, organettista e pianista, Alessandra fa canto lirico mentre il nonno materno, Francesco Busu, è stato uno dei primi ad incidere i dischi in tenore di Orosei.
Già assessore alla cultura di Orosei, attualmente consigliere comunale con delega alla pubblica istruzione, da anni segue l’attività della scuola civica.
Direttore del coro femminile “Sotto voce” con sede a Onifai, patrocinato dalla scuola civica di Orosei e frequentato anche da giovani dei comuni limitrofi, Daniela Conti è Direttore artistico del coro femminile Urisè, nato nel 2009 e diventato associazione nel 2011, con sede nella casa rettorale su Probanu, che oggi conta circa 25 iscritti di ogni età e ceto sociale. “L’amore per la tradizione canora – ha dichiarato la Maestra – e l’intento di tramandarla alle generazioni future è stato il volano della nostra ultra decennale attività”.
Il repertorio eseguito è in prevalenza a cappella ma anche con l’accompagnamento strumentale. I brani spaziano dal sacro al profano, seppur rivisitati e adeguati alla vocalità femminile, nascono dalla tradizionale polifonia maschile nuorese come “Non poto reposare, Nanneddu meu, Deus ti sarve Maria”. Tuttavia, nel tempo, il repertorio si è arricchito di pezzi scritti esclusivamente per coro femminile.
A Sarule, nel concorso Badore Sini del 2016, il coro Urisé si è aggiudicato il primo premio e la targa del miglior direttore. Nel 2021 ha preso parte alla realizzazione del docufilm “Retour en Sardaigne”, girato in occasione del centenario del viaggio di Lawrence e poi ancora al Times Jazz di Berchidda sotto la direzione artistica di Paolo Fresu, evento che ospita artisti di tutto il mondo. A Nuoro, per la 3 volta ha preso parte al concorso “Patria dei cori” di Bobore Nuvoli, mentre nel 2024 si è esibito nel Trentino, Roma, Tivoli, perfino in Belgio, Spagna e Francia.
“Abbiamo partecipato a numerosi percorsi di formazione – spiega Daniela -, online e in presenza, sotto la guida di grandi maestri, organizziamo importanti eventi culturali come “Feminas de coro”, diversi atelier per voci femminili a cui possono accedere singole coriste o piccoli gruppi di complessi vocali. Abbiamo realizzato il progetto “Manu in Musica” con l’artista Manu Invisibile, in collaborazione con la Scuola Civica, l’Amministrazione Comunale, i ragazzi disabili di Speedy Sport e gli studenti del Tecnico commerciale di Orosei dove si può ammirare un bellissimo Murales realizzato da artista e studenti.
Tutti gli anni – prosegue -, organizziamo l’evento “Luches de irverru” in onore di Sant’Antonio Abate che ha luogo il sabato prima dell’accessione del fuoco, mentre l’evento “Cantande chin su coro”, è destinato alla raccolta fondi per beneficenza. Nel 2016, il ricavato è stato devoluto alle scuole di Norcia colpita dal terremoto”.
Di recente le ragazze del coro Urisè hanno allestito la mostra “Com’eri vestita” in sa Prejone vezza di Orosei, location che assurge a luogo simbolo per tutte le donne, dove è stato creato uno spazio di riflessione. Hanno curato una ricerca sulle domande che, con maggiore frequenza, vengono rivolte alle donne nei vari processi sulla violenza nell’intento di ribaltare le responsabilità e anche sulle eventuali risposte in merito.
Le coriste di Urisè vestono Modolo con giacca e pantalone in velluto nero, ma anche l’abito lungo in velluto blu, con sciarpa dello stesso tessuto, firmato Francesca Pilotto. Portano una catenina con ciondolo che racchiude un pezzo di broccato sardo, un vero gioiello creato dalla corista Antonella Lotto.

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Un commento

  1. Bella lodevole storia

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