IO NON SCLERO, SORRIDO E VIVO: STEFANIA CALVISI, UN PERCORSO TRENTENNALE NELLA SUBDOLA PATOLOGIA

Stefania Calvisi

Ci sono interviste che si scrivono da sole. Non hanno bisogno di introduzioni né di frasi a effetto, perché le risposte sono così luminose da lasciare ogni volta accecati, e così dense da trovarti senza fiato.
Questa è la storia di Stefania Calvisi, 49 anni, residente a Nuoro, che da 30 anni combatte contro la sclerosi multipla.
“Compagna fedele ed esigente, che non ho scelto, ma che tengo d’occhio. Da quando è arrivata, è sempre al mio fianco e chiede ogni giorno di più. Non si arrende mai, ma neanche io…
I primi sintomi iniziarono ad affiorare a 19 anni in una normale giornata estiva, quando mi trovavo in campeggio con gli amici. Mi svegliai con alcune difficoltà visive. Pensai alla stanchezza e continuai a vivere la mia vacanza nonostante le difficoltà.
Una volta rientrata a casa i miei mi portarono immediatamente dall’oculista. Dai primi controlli, si insinuò subito il dubbio: ‘Sclerosi Multipla’. Fui ricoverata per sottopormi alla cura cortisonica e a ulteriori accertamenti. E qui venne confermato il sospetto iniziale.
La malattia si presentò subito in modo veloce e aggressivo: gli arti si bloccarono, iniziai ricoveri, terapie, esami e cure. Lei si manifestò nella sua interezza, ma io tenevo duro; benché stessi male inizialmente non volli parlarne con nessuno, non per vergogna, ma perché pensavo che il non far vedere che stavo male, mi aiutasse a reagire.”

Si dice che il dolore abbia cinque fasi: il rifiuto, la rabbia, il patteggiamento, la depressione e, infine, l’accettazione.
“Non ho mai provato il rifiuto perché per me quella notizia non voleva dire morte, voleva dire tempo. Tempo da vivere in un modo diverso, con una consapevolezza della vita differente.”
Gli studi e la pratica di tutti i giorni ci dimostrano che per la maggior parte delle persone è una consapevolezza difficile da raggiungere anche razionalmente. Ma Stefania ha fatto un lavoro importante su se stessa.


“Ho passato anni molto bui con lei che mi attaccava da ogni fronte; le terapie spesso erano più pesanti della patologia. Anche se non mi sono mai chiesta:

Perché proprio a me?
Era molto difficile andare avanti, perché ero solo una ragazzina; una ragazzina con mille sogni che un giorno si svegliò in un altro corpo, in un’altra vita…
Iniziò così la mia odissea: ricoveri, cure fortissime, esami e tante sofferenze. Decisi però che non volevo sapere nulla della mia malattia. Volevo conoscerla, così come lei avrebbe conosciuto me.
Oggi, a 49 anni, posso dire che, io e la sclerosi multipla, siamo cresciute assieme. Lei fedele, sempre al mio fianco. Ma nonostante questo, faccio tutto ciò che mi va di fare; non mi son mai messa limiti, semplicemente, alcune cose, le riadatto. Oggi mi muovo con l’ausilio di un deambulatore che spero di poter eliminare presto!”
Durante il lockdown, un caro amico la sprona a trasmettere agli altri il suo modo di affrontare la malattia e crea, a sua insaputa, un blog dal nome “nonsclerosorridoevivo”

immagine di Massimo Locci


E così… Stefania inizia a scrivere…
“Con gli anni ho capito che la condivisione è un’arma vincente. Ho deciso di pubblicare la mia storia, i miei pensieri, perché so che molte persone non hanno la forza per farlo, ma leggere aiuta. Ci si ritrova nelle storie degli altri, si prende anche la forza per guardare la vita da un’altra prospettiva e si reagisce in modo diverso.
Dopo tanti anni, ho scoperto come il male si possa combattere con il bene, come un sorriso possa essere più forte di un chemioterapico, come una risata possa fermare il dolore…
Sono molto fortunata perché amo molte persone e sono riamata in modi diversi.
Ho un marito fantastico che darebbe la sua vita per me, ho una famiglia che mi è sempre accanto, ho tante persone che mi vogliono bene, e devo tanto a queste persone.
Non mi sono mai rassegnata a pensare che non mi spettasse la felicità. Quando mi dicevano:
-Tu che cosa vuoi fare nella vita?
Rispondevo:
-Non lo so, ma voglio essere felice!
Molte volte la felicità ti passa accanto e tu non capisci che quello è un momento felice. Perché sei troppo presa o troppo stanca”.

Un percorso lungo e intenso quello di Stefania Calvisi…
“La vita è bella ed è l’unico regalo che ci viene fatto una volta sola. E quando domani la Sclerosi Multipla vincerà, perché so bene che ha più armi di me, io mi riterrò comunque vincitrice perché avrò vissuto intensamente ogni giorno, ogni singolo istante…”
Ciao, sono la tua vita. Potrei non esserci domani, ma ci sono oggi… Piacere di conoscerti…

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6 commenti

  1. Carissima Stefania solo: GRAZIE!

  2. ✌💕 buona giornata

  3. Maria Nives Cabizzosu

    Grande,Stefania Calvisi!!!

  4. mariangela Sanna

    cuore

    • Carissima Stefania,sei un grande esempio di forza,di coraggio,di gioia!Vuoi leggere un mio libro? Te lo spedisco via posta.Mandami il tuo indirizzo.Io sono Iride Peis,abito a Guspini in via Velio Spano 37.

  5. Anna Elisa Fanari

    Complimenti per la tua energia

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