
di BRUNO MOSSA
Non si ferma a Meana Sardo il successo della rassegna “Visioni Sarde”.
L’evento, curato dal Sistema Bibliotecario Territoriale Gennargentu-Mandrolisai e dalla Biblioteca Comunale in collaborazione con l’associazione culturale S’Andala e l’associazione turistica Pro Loco di Meana Sardo, è stato accolto da un pubblico numeroso, attento e partecipe.
“Siamo molto soddisfatti del gradimento riscosso dall’iniziativa – hanno dichiarato gli organizzatori – L’entusiasmo e la calorosa accoglienza manifestati dal nostro pubblico confermano la grande vitalità del cinema sardo che continua a sorprenderci e a emozionarci con le sue storie. I film proposti, grazie alla forza delle immagini, alle emozioni della musica, all’intrigo delle storie, agli ambienti descritti hanno ben rappresentato i temi della vita sociale e del sentire contemporaneo. I cortometraggi, come strumento di educazione, hanno fornito stimoli molteplici alla riflessione e al dibattito; abbiamo trasmesso cultura attraverso il linguaggio accattivante delle immagini”.
A grande richiesta, quindi, saranno riproposti:
– Dalia di Joe Juanne Piras.
Thriller drammatico che racconta di una psicologa infantile alle prese con un caso molto delicato e complesso. Smarrimento e ossessioni si avvicendano fino a confondersi.
– Giu’ cun giuali di Michela Anedda.
Due cugini diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e
irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze.
– Incappucciati, Foschi di Nicola Camoglio.
Una coppia viene a contatto con una banda di rapitori, sperimentando sulla propria pelle la
realtà incerta del anni ’70 in Sardegna.
– La punizione del prete di Francesco Tomba, Chiara Tesser.
Un avido prete e un astuto cieco avviano una lunga trattativa che porterà la furbizia di uno a prevalere sull’avarizia dell’altro.
– Quello che è mio di Gianni Cesaraccio.
Quattro ex soldati malati terminali compiono una rapina dietro l’altra per riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato.
– Ranas di Daniele Arca.
Due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte.
– Spiaggia libera di Ludovica Zedda.
Un confronto tra generazioni e la difficoltà di trovare un equilibrio tra sogno e realtà, nella cornice senza tempo di una spiaggia deserta.
– Ti aspetto qui di Gabriele Brundu.
Un bambino di 9 anni si ritrova a dover ristabilire un equilibrio nella sua vita dopo un evento sconvolgente che mette a dura prova il suo spirito gioviale.
– Tilipirche di Francesco Piras.
La forza della natura e il coraggio dell’uomo. Storia di una famiglia di allevatori durante l’invasione delle cavallette nel centro Sardegna.
Per rivedere i film è stato indetto un quarto appuntamento a Sa Domo ‘e molinu per le ore 18:30 di mercoledì 9 aprile.