Budelli
di GIANDOMENICO MELE
La Costa Smeralda® è famosa per le sue spiagge da sogno, le acque turchesi e il panorama mozzafiato. Ma la bellezza di questa terra non si esaurisce qui. Nei suoi dintorni, infatti, si nascondono vere e proprie gemme preziose: le isole dell’Arcipelago della Maddalena. Un luogo di incanto e un paradiso incontaminato dove la natura regna sovrana. Le sue isole, caratterizzate da coste frastagliate, spiagge incontaminate e fondali cristallini, offrono un panorama unico al mondo
Situata all’estremità orientale delle Bocche di Bonifacio, l’arcipelago di La Maddalena è famoso per le meravigliose spiagge, i numerosi approdi naturali, e la macchia mediterranea, da cui emergono enormi rocce in granito. Il centro storico di La Maddalena è un dedalo di viuzze strette e pittoresche, dove si trovano negozietti di artigianato locale, ristoranti tipici e bar accoglienti. Ma il vero tesoro di La Maddalena è la sua natura incontaminata. Noleggiando una bicicletta ci si può dirigere verso la spiaggia di Cala Lunga, una delle più belle dell’isola
Spargi
Spargi è un’isola selvaggia e incontaminata, famosa per la sua spiaggia di Cala Granara, considerata una delle più belle d’Italia, è la terza per estensione dell’arcipelago. Ha uno sviluppo costiero di 11 chilometri e la punta di Guardia Preposti, la più elevata dell’isola, raggiunge la quota di 153 metri. Di natura granitica, ricchissima di acqua e vegetazione, ospita numerose specie protette di volatili. Nei primi decenni dell’Ottocento un bandito, Natale Berretta, inseguito dai gendarmi, si nascose sull’isola riuscendo a sfuggire così al carcere, ma quando finalmente la sua innocenza fu provata decise di restarvi con la sua famiglia allevando capre e vacche. Nell’ultimo secolo fu utilizzata solo durante la Prima e la Seconda Guerra mondiale con i ruderi delle fortificazioni ancora oggi visibili, tra le quali quella meglio conservata è l’Opera Antinave Rubin de Cervin a Punta Zanotto. Nei fondali dell’isola sono stati recuperati vari reperti oggi esposti al museo navale di La Maddalena.
Budelli è considerata una delle più belle isole del Mediterraneo, nonché simbolo del Parco nazionale: è conosciuta anche all’estero per via della sua famosa Spiaggia rosa, sottoposta a un rigidissimo regime di tutela. Si trova a Cala di Roto, nella parte sudorientale dell’isola, deve il suo colore tipico e il nome ai frammenti sminuzzati di miniacina miniacea, un microrganismo rosa che vive nella posidonia all’interno di gusci e conchiglie, trasportato a riva dalle correnti. Budelli è uno dei gioielli più splendenti dell’arcipelago della Maddalena. A Cala Roto, dove sorge la spiaggia, nel 1964, Michelangelo Antonioni girò la scena della favola della bambina in Deserto Rosso, immortalando la natura del luogo in tutta la sua bellezza. Nel 1989 il modenese Mauro Morandi diventa unico abitante e guardiano dell’isola, che lascio definitivamente il 26 aprile 2021, rendendola disabitata.
Santa Maria, la più settentrionale delle isole-gioiello che compongono il parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, nell’estremo nordest della Sardegna, è un’isola ricca di storia, dove si trovano i resti di un’antica fortezza e una splendida spiaggia con vista sul mare aperto. L’isoletta ha una superficie di due chilometri quadrati, mentre il perimetro della sua costa misura dieci chilometri. La caratteristica che la distingue dalle altre isole minori maddalenine è quella di essere l’unica stabilmente abitata. Anche la morfologia distingue Santa Maria dalle isole vicine: non presenta alcun rilievo e il punto più elevato è Guardia del Turco, che raggiunge appena i 49 metri. Lungo i sentieri interni si trovano le rovine di un monastero benedettino edificato nella prima metà dell’XI secolo, luogo d’isolamento e preghiera per i monaci. Abbandonato nel XVI secolo, alla fine del XVIII secolo passò ai Bertoleoni, famiglia che colonizzò successivamente anche Spargi. Nel XIX secolo l’edificio ristrutturato diventò dimora di un pastore. Oggi a Santa Maria sono presenti altre abitazioni, usate come residenza estiva anche da artisti e personaggi dello spettacolo. C’è poi il Faro di Punta Filetto, da dove vedere le perle costiere, in particolare Cala Santa Maria e Cala di Fosso.
Cala Coticcio
Mortorio vista dall’alto, con le sue coste frastagliate che si diramano come piccoli tentacoli, ricorda un polpo sospeso su acque cristalline, da cui sporge appena, con la sua massa granitica che non raggiunge gli 80 metri slm nel suo punto più alto e dove solo la macchia mediterranea e le ginestre si insinuano tra le rocce. È l’isola di Mortorio, parte del meraviglioso Arcipelago della Maddalena, un luogo fuori dal tempo a meno di 2 miglia da Porto Cervo, dove protagonista assoluta è la natura incontaminata avvolta in una quiete impareggiabile. Un’isola totalmente disabitata, se non da uccelli come gabbiani corsi e falchi pellegrini. Sul versante occidentale, e quindi quello baciato dal sole del tramonto, il suo profilo roccioso si apre abbracciando una bellissima spiaggia di sabbia bianca che si tuffa, degradando dolcemente, in un mare che sembra dipinto, dove le barche volano placidamente. La spiaggia guarda la vicina isola di Soffi, con cui Mortorio forma una sorta di piccolo arcipelago a sé, e dove si può ammirare un altro capolavoro della natura: le sue quattro calette note come le ‘Piscine di Soffi’, grazie alla bellezza e alla tranquillità delle loro acque, il fondo di sabbia morbida e i bordi protetti dalle rocce. Al fine di preservare la loro bellezza natutale, per l’isola di Mortorio e Soffi è stato imposto il divieto di fonda e di transito.
Razzoli è il penultimo baluardo della Sardegna nelle Bocche di Bonifacio, al confine con la Corsica, più a nord risulta soltanto l’isola “gemella” di Santa Maria. Razzoli domina da nord con le sue alte scogliere il parco dell’Arcipelago della Maddalena, del quale rappresenta la quinta isola più grande con una superficie di un chilometro quadrato e mezzo e uno sviluppo costiero di oltre dodici chilometri. Caratteristiche inconfondibili di Razzoli sono il litorale frastagliato e una conformazione montagnosa con la cima più alta in monte Cappello, alto 65 metri, mentre ciò che più affascina è la sua storia che custodisce misteri, divenuti sempre più fitti e suggestivi nel corso dei secoli. A farla da padrone sono vegetazione incontaminata e fauna marina, non a caso, tra le 60 isole e isolotti dell’arcipelago, è quella che presenta l’aspetto più selvaggio. È un argine con le sue alte scogliere granitiche alle intemperie di un mare spesso agitato nell’estremità settentrionale della Sardegna. Le rocce modellate da mare e vento sono vere e proprie sculture naturali. Alcune cale riparate sono rinomate: Cala Cappello, Cala Noce, Cala Lunga, raggiungibile solo via mare e composta da ciottoli e sabbia fine, e altre piccole insenature sabbiose come Cala Bove marino. In passato, non lontano dalla battigia, da qui si poteva vedere la foca monaca, avvistata per l’ultima volta al largo della caletta nel 1997.
Wow!!!!
Che ricordi.!!!!