di LIA CAPORIN
Un attesissimo ritorno quello di Vanessa Roggeri, scrittrice sarda innamorata della sua Isola e delle suggestioni che sussurra. La prima nazionale del suo nuovo romanzo “Il ladro di scarabei” si terrà proprio a Cagliari, città in cui l’autrice è nata e cresciuta. Quando? Il giorno stesso dell’uscita del libro edito da Rizzoli, martedì 21 maggio alle ore 18.30 presso la MEM – Mediateca Del Mediterraneo.
L’appuntamento rientra nel progetto del Festival Dicembre Letterario IX edizione – “Da dove tutto è iniziato” a cura del Club di Jane Austen Sardegna. A dialogare con la scrittrice sarà l’autore e docente Duilio Caocci.
L’ingresso alla presentazione è gratuito previa prenotazione via Eventbrite: https://bit.ly/VanessaRoggeriCagliari
Faranno fede la prenotazione stessa e l’ordine di arrivo sino a esaurimento posti.
L’iniziativa è sostenuta e finanziata dalla Fondazione di Sardegna.
Evento realizzato in collaborazione con la Libreria Murru.
La sinossi di “Il ladro di scarabei”, ed. Rizzoli
Cagliari, 1928. Segnato da un’infanzia di stenti e privazioni, Antino è un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia. Asmara, però, non è la creatura insignificante che Antino crede, e quando il ragazzo se ne renderà conto, sarà ormai troppo tardi. Vanessa Roggeri ha dato vita a una storia familiare di ambizione e passioni sullo sfondo dell’Italia fascista. Il racconto emozionante e vivido delle vie oscure che può seguire il desiderio di riscatto sociale.
L’autrice
Vanessa Roggeri nasce e cresce a Cagliari, dove si laurea in Relazioni Internazionali. L’autrice ama definirsi una «sarda nuragica, innamorata della sua isola così aspra e coriacea, ma anche fiera e indomita».
La passione per la scrittura in Vanessa germoglia molto presto: a quindici anni inizia a scrivere racconti, pubblicati poi in antologie. Sua fonte di ispirazione è la nonna, che le raccontava favole e leggende sarde intrecciate alle proprie memorie d’infanzia. Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa la segnano profondamente facendole affinare il gusto per la narrazione.
Ha pubblicato “Il cuore selvatico del ginepro” (2013), “Fiore di fulmine” (2015) e “La cercatrice di corallo” (2018), con cui ha vinto il Premio Letterario Grazia Deledda e il Premio Alghero Donna. È editorialista per “La Nuova Sardegna”.
La location – la Mediateca del Mediterraneo:
Nata dalle ceneri del mercato civico, la MEM si configura come un’opera di architettura contemporanea, e non solo. È un polo culturale innovativo che offre molteplici servizi informativi gratuiti per il cittadino e mette a disposizione ambienti dedicati allo studio, alla ricerca bibliografica, archivistica e multimediale, dove è possibile connettersi gratuitamente ad internet, consultare riviste e quotidiani, prendere in prestito materiale librario e multimediale. La MEM è la sede dell’Archivio Storico Comunale, della Biblioteca Centrale e di quella di Studi Sardi che si articolano in molti servizi culturali e informativi destinati a tutti secondo le diverse fasce di età e di interesse. Aperta al pubblico dal 2011, ospita eventi, esposizioni, mostre, convegni, proiezioni, laboratori dedicati a giovani, ragazzi e bambini, progetti di formazione, corsi di lingua e molte altre attività che testimoniano la vitalità della città.
A forte vocazione multiculturale, la MEM è il luogo dove si incontrano memoria storica e cultura del Mediterraneo.